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I lavori di ristrutturazione di una abitazione, comportano di frequente la necessità di dover sostituire la vecchia pavimentazione con una nuova, cercando una soluzione veloce e conveniente.
Nella circostanza descritta, esistono fondamentalmente due metodi d'intervento, rimuovere il vecchio pavimento e sostituirlo con uno nuovo, oppure sovrapporre alla vecchia pavimentazione un nuovo pavimento avendo cura di valutare attentamente alcuni aspetti tecnici.
La scelta del tipo di intervento, dipende da molti fattori come la posizione in altezza dell'alloggio da ristrutturare, la difficoltà o meno a smaltire le parti demolite, la riduzione dei tempi di intervento, i costi, il rischio di arrecare danni ai condomini sottostanti ecc.
Vediamo in breve, quali sono gli elementi di valutazione essenziali da tener presente in ciascun tipo di intervento al fine di evitare di imbarcarsi in situazioni non soddisfacenti.
Nel caso della sostituzione della vecchia pavimentazione con una nuova, occorre tener presente che i tempi di intervento per la conclusione dei lavori, tenderanno inevitabilmente ad allungarsi, per cui è importante stabilire a priori la tempistica che si intende rispettare.
Occorre inoltre tener presente che se esistono degli impianti a pavimento di vecchia data che si ritiene di non dover sostituire, durante la demolizione del pavimento, gli stessi potrebbero venir danneggiati e ciò con ulteriore aggravio di spesa e dei tempi di esecuzione.
Per ovviare ai problemi descritti, si può prendere in considerazione l'ipotesi di intervenire sovrapponendo una nuova pavimentazione su quella esistente, in questo caso bisogna procedere con molta perizia, al fine di evitare di spendere anche cifre rilevanti, visti i costi delle pavimentazioni in ceramica di spessore ridotto, senza però ottenere il risultato che si desidera.
Per cui prima di decidere se posare in sovrapposizione un nuovo pavimento, vanno considerati elementi importanti come lo stato di tenuta della vecchia pavimentazione sul sottofondo sottostante, la presenza o meno di parti vuote, dovute alla presenza di vecchie tubazioni o altri sottoservizi, lo stato del livello dell'intera pavimentazione esistente, verificando eventuali differenze di quota anche minime, tra le varie zone della casa.
Oltre ai citati elementi tecnici descritti, occorre stabilire che tipo di pavimentazione impiegare in sovrapposizione, se si opta per la ceramica, occorrerà scegliere un prodotto di ottima qualità con spessori ridotti max 4/5 mm. o un formato tale da consentire anche piccole compensazioni di quota in presenza di eventuali differenze di livello tra un ambiente e l'altro della casa.
In caso di dislivelli di quota, non conviene impiegare formati grandi come 60x60cm, 70x40, 90x90, ecc., infatti con i formati descritti è molto difficile rendere perfettamente uniforme la superficie totale dell'appartamento.
Sono pertanto consigliabili, i formati più piccoli nelle varie tipologie anche sotto forma di listelli, suscettibili di adattamento anche su superfici non perfettamente planari, che consentono al posatore di effettuare quelle correzioni di posa necessarie a rendere il pavimento posato a regola d'arte.
Risulta inoltre utile ricorrere alla scelta di un unico pavimento per tutta la casa, per evitare di impiegare marche e qualità differenti che possano creare differenze anche minime di posa tra una zona e l'altra della casa.
L'esempio pratico di quanto detto, è rappresentato dalla necessità di pavimentare il bagno con un prodotto diverso da quello della pavimentazione generale, in questo caso è bene usare lo stesso prodotto magari con caratteristiche cromatiche diverse dalla pavimentazione complessiva, ma con le stesse caratteristiche tecniche come spessore, peso, dimensione ecc.
Non mi dilungo, sulla possibilità di impiegare altri tipi di pavimentazione in alternativa a quella in ceramica, in quanto l'argomento è già stato ampiamente trattato da altri colleghi, mi preme piuttosto mettere in evidenza gli aspetti più operativi nella scelta della nuova pavimentazione.
Va rilevato che spesso, la committenza, per economizzare sulle spese generali d'intervento, tende ad optare per pavimentazioni di spessori notevoli anche di grandi formati, da sovrapporre a quelle esistenti.
In questo ultimo caso, occorre tener presente che sovrapporre un nuovo pavimento comporta la revisione massiccia di tutti gli infissi, con diverse problematiche di ordine pratico ed economico, non bisogna inoltre trascurare l'aumento di peso sul solaio, del quale vanno conosciute le caratteristiche costruttive.
Spesso mi è capitato di trovare solai con una luce molto grande, soggetti a frecce di inflessione superiori alla norma, responsabili del distacco delle pavimentazioni sovrapposte in seguito alla vibrazione continua dovuta al traffico o altra sollecitazione dinamica.
Da quanto esposto, si evince che il metodo d'intervento ai fini della scelta della nuova pavimentazione da impiegare, non può dipendere da un fatto esclusivamente estetico, ostinarsi nella scelta di formati molto grandi quando le condizioni oggettive del sito non lo consentono, crea le condizioni per il verificarsi di episodi spiacevoli come la rottura nelle parti più sollecitate della pavimentazione.
Desidero infine sottolineare, che nel caso in cui si scelga di sovrapporre la nuova pavimentazione alla vecchia, è necessario in caso di preesistenza di un pavimento molto lucido, passarci sopra una levigatrice per renderlo più adatto a ricevere il collante, che non può essere uno generico.
Per quanto riguarda il tipo di collante da impiegare, consiglio di utilizzare collanti di qualità ad alto pregio prestazionale, che non presentano ritiri sensibili dopo l'indurimento, ricordo che per una corretta posa dei rivestimenti molto sottili, è necessario applicare il collante sia sulla mattonella che sul sottofondo, avendo cura di impiegare delle apposite spatole dentate.
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