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Il patchwork (letteralmente, lavoro con le pezze) è una tecnica di cucito che permette di riciclare gli avanzi di stoffa altrimenti inutilizzabili, accostando tra loro piccoli pezzi di tessuto tagliati secondo forme geometriche e cuciti insieme a formare precisi motivi decorativi (ciascuno dei quali ha un proprio nome e spesso anche un preciso significato tradizionale), per ottenere complementi di arredo tessili quali trapunte, arazzi o centrotavola.
In particolare, il cosiddetto patcwork all'inglese o metodo inglese costituisce la tecnica più antica e autentica, perché tutte le figure geometriche che compongono un manufatto vengono dapprima ritagliate su carta e successivamente cucite a mano: ogni realizzazione richiede quindi moltissima cura, tempo e fatica.
La forma geometrica più utilizzata è l'esagono, con un effetto estetico decisamente affascinante, e il motivo decorativo che ne risulta porta il bellissimo nome di grandmother's flowers garden, che letteralmente significa il giardino dei fiori della nonna: in questo articolo, vi insegnerò quindi a realizzare con le vostre mani bellissimi oggetti per la cucina (ottimi anche come regali di Natale), e più precisamente un set di presine, un sottopentola e un centrotavola.
Perciò se desiderate cimentarvi con questa tecnica, come io faccio ogni tanto per rilassarmi - e dunque i seguenti consigli sono il frutto delle mie sperimentazioni - armatevi di forbici, carta (anche di recupero, purchè sufficientemente robusta), ago, filo e ovviamente stoffa: saranno perfetti anche piccoli i ritagli avanzati dall'accorciamento di un vestito, da altri lavori di cucito o eventualmente recuperati da indumenti, tovaglioli e strofinacci dismessi.
Per prima cosa, è necessario disegnare su un foglio di carta un esagono regolare con il lato di tre centimetri: chi ha dimestichezza con i programmi CAD non avrà particolari problemi, mentre gli altri potranno costruirlo con righello e compasso (non è difficile: basta seguire ad esempio le semplici regole del sito Viva la Scuola) o addirittura scaricarlo da internet e stamparlo. Gli esagoni dovranno essere tanti, perché i nostri complementi per la cucina saranno formati da parecchi di questi tasselli.
Perciò, dopo aver ritagliato un sufficiente numero di esagoni di carta, puntateli sulla stoffa con uno spillo e tagliate lasciando circa un centimetro di tessuto sul bordo. A questo punto, ripiegate la stoffa sulla carta, cercando di essere il più precisi possibile, e imbastite normalmente: avrete ottenuto il modulo base dei nostri oggetti.
Una presina è formata da sette esagoni, uno centrale e sei esterni, e perciò costituisce un modulo base del fiore della nonna: a vostro gusto, potete usare solo due fantasie (una per il centro e una per gli esagoni esterni, in modo da suggerire meglio il motivo del fiore), oppure accostare le stoffe casualmente: personalmente preferisco il primo sistema, scegliendo di solito una fantasia per l'esterno e una stoffa in tinta unita per il centro, o viceversa.
Successivamente, accostate gli esagoni già imbastiti due a due dritto contro dritto, e cucite a mano con piccoli punti a sopraggitto: procedete in questo modo fino a completare un singolo fiore. Il risultato dovrebbe essere simile a quello della foto qui accanto, in cui gli esagoni già cuciti sono pronti per diventare presine. Quando avete finito, stirate i fiori sul rovescio per fissare le pieghe, tagliate i punti dell'imbastitura e rimuovete delicatamente gli esagoni di carta: la stoffa dovrebbe rimanere perfettamente in forma.Bisogna ora pensare all'imbottitura, in modo da non scottarsi quando si useranno le presine: prendete quindi una stoffa piuttosto spessa, ricavata ad esempio da vecchi asciugamani, strofinacci o perfino jeans, e piegatela doppia, per ottenere due o più strati (il numero di strati per l'imbottitura varia ovviamente in base alla pesantezza della stoffa utilizzata).
Puntate la stoffa sulla presina (uno spillo per ogni esagono esterno), e tagliate lasciando un certo margine in più. Successivamente, rimuovete gradualmente la stoffa eccedente con un paio di forbicine da ricamo, mano a mano che procedete unire il dritto (presina) con il rovescio (imbottitura) usando dei punti a sopraggitto e un filo di lana colorata o di cotone da ricamo, per creare una cucitura decorativa. Durante questo lavoro, non tralasciate di creare un'asola per appendere le presine, inserendo nella cucitura una piccolo cappio di fettuccia o di stoffa ripiegata, magari uguale alla fantasia della presina.
I sottopentola, utilizzabili anche come mollette per estrarre le teglie calde dal forno, sono realizzate con le stesse regole e modalità delle presine: tuttavia, in questo caso gli esagoni complessivi sono dieci, due al centro e otto esterni, come si nota molto bene nella fotografia a sinistra.
Essendo formato da ben sette grandmother's flowers (uno centrale e sei esterni), per un totale di ben quarantanove moduli base, un centrotavola risulta decisamente più laborioso da realizzare, sebbene la tecnica di esecuzione sia la stessa delle presine: l'unica differenza riguarda infatti l'imbottitura, che in questo caso è superflua e può essere sostituita da una semplice fodera in tessuto leggero, da applicare con le stesse modalità.
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