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Un arazzo è sempre stato un elemento di rilievo nell'arredamento degli ambienti.
Le prime testimonianze di arazzi risalgono al XV secolo AC ad opera di artigiani egizi. Il termine italiano arazzo deriva dal nome della città francese di Arras, dove, nel Medioevo, venivano prodotti i migliori arazzi d'Europa.
In Europa l'Arte dell'arazzo è praticata fin dall'VIII secolo. Il periodo di maggior produzione venne raggiunto nel Rinascimento, in particolare nelle Fiandre e in Francia.
Uno dei più importanti arazzi del trecento è l'Arazzo dell'apocalisse che fu tessuto tra il 1373 e il 1382, ed è esposto nel Castello di Angers, Francia. Tutt' oggi la reale manifattura dei Gobelins, fondata a Parigi nel 1662 continua a produrre arazzi di grande pregio.
Con la tecnica dell'arazzo, utilizzata fino ai giorni d'oggi, si creano pannelli decorativi che solitamente vengono appesi alle pareti. Sono oggetti artistici che richiedono molta abilità e pazienza.
La differenza della tessitura tra un tessuto semplice ed un arazzo sta nel fatto che nell'arazzo si lavora una porzione ristrettadella superficie usando molte navettine coi colori necessari.
In poche parole con il filo di trama (che è quello che corre da un lato ad un altro), si lavorano limitate superfici per volta, proprio come se si stesse realizzando un dipinto.
I fili dell'ordito vengono nascosti totalmente dalla lavorazione della trama.
I telai usati per lavorare gli arazzi sono quelli a basso liccio o ad alto liccio.
Il liccio è uno dei componenti del telaio e nel telaio sono sempre due.
Il loro compito è quello di separare i fili pari da quelli dispari dell'ordito, aprendo il passo al filo di trama.
Abbiamo gia' sommariamente parlato della tessitura a telaio in precedenza nell'articolo che troverete alla seguente pagina:
https://www.lavorincasa.it/la-tessitura/
La differenza sostanziale tra il telaio ad alto liccio e quello a basso liccio è che il primo è un telaio verticale e il secondo è orizzontale e leggermente inclinato in avanti.
Gli arazzi possono essere realizzati con diversi filati come cotone, seta, lana, ecc. ma questi devono avere un alto coefficientedi resistenza alla luce.
L'arazzo viene realizzato su di un telaio seguendo un disegno realizzato dall'artista che viene chiamato cartone.
Grandi pittori come Raffaello, Rubens, Goya, William Morris, Pablo Picasso, Joan Mirò, ecc. hanno fornito i cartoni per la realizzazione di arazzi.
La tradizione vuole che nell'arazzo sia riportata la firma dell'artista che ha realizzato il cartone, e, a volte come nel caso della manifattura dei Gobelins o di Beauvais, riportano anche il nome dei singoli tessitori.
Il termine arazzo viene usato impropriamente per indicare alcuni manufatti realizzati con tecniche differenti che non sono la tessitura atigianale. Sono in realtà lavori che riporducono immagini che si appendono ai muri ma realizzati con il ricamo.
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