Ologrammi da arredamento

Cos'è un ologramma?

Gli ologrammi, che tutti gli appassionati di fantascienza conoscono perfettamente (in quanto le immagini olografiche non possono mai mancare in ogni scenario futuristico che si rispetti), sono immagini tridimensionali stereoscopiche, statiche o in movimento: girandogli attorno, si può infatti osservare l'oggetto rappresentato da ogni suo punto di vista.

L'immagine viene registrata illuminando contemporaneamente l'oggetto da riprodurre e un'apposita lastra di materiale sensibile (simile alle prime lastre fotografiche) con un fascio di luce laser anche non molto potente (ad esempio quella emessa da un diodo o un semplice puntatore): la luce riflessa dall'oggetto e quella inviata direttamente dalla fonte si incontrano quindi generando delle interferenze che si imprimono sulla lastra sensibile, registrando le informazioni tridimensionali.

Inoltre, le lastre per l'olografia hanno due curiose particolarità: consentono di imprimervi numerosi ologrammi (ciascuno dei quali sarà visibile inclinando la lastra in un modo diverso), e se rotte - contrariamente a quanto avviene per una normale fotografia - l'immagine completa resta visibile in ogni frammento, sebbene meno nitidamente rispetto all'originale.

Per gli ologrammi che paiono invece fluttuare nell'aria (simili cioè a quelli che siamo abituati a vedere nei film di fantascienza) il trucco consiste nel riflettere i raggi laser con un sapiente gioco di specchi.

Inventata negli anni '60 grazie allo sviluppo delle tecnologie laser, l'olografia sta conoscendo negli ultimi anni un vero e proprio boom, al punto che già molte Aziende specializzate vendono o noleggiano apparecchiature per proiettare ologrammi a scopi artistici (alcuni musicisti e cantanti cominciano infatti a servirsi di proiezioni olografiche nei propri concerti), espositivi e pubblicitari: al Fuori Salone 2014, la nota azienda Asus ha scelto ad esempio di arricchire il proprio spazio espositivo con proiezioni olografiche tridimensionali.

Già da molti anni sono inoltre disponibili oggetti di design e complementi di arredo - anche se alcuni purtroppo di difficile reperibilità nel nostro Paese - che, utilizzando questa tecnologia o simulandola con opportuni artifici, consentono di ottenere effetti visivi decisamente interessanti, e tali da incuriosire gli appassionati di nuove tecnologie.

Ologrammi da incorniciare

Una prima - e ovvia - applicazione dell'olografia all'arredamento di interni è quella dei quadri o poster olografici. Si tratta di vere e proprie immagini olografiche - cioè tridimensionali e stereoscopiche - che, essendo riprodotte su supporti bidimensionali, vengono incorniciate normalmente e quindi appese al muro: in questo caso l'oggetto raffigurato sembra flutturare nel vuoto dietro alla cornice, al posto della normale parete.

Queste immagini sono però difficilmente reperibili in Italia, mentre in vari paesi europei sono facilmente acquistabili in alcuni negozi specializzati: è quindi possibile aggirare il problema grazie all'e-commerce, rivolgendosi ad esempio agli olandesi Dutch Holographic Laboratory o al 3D Holograpy di Amsterdam, il cui assortimento è particolarmente ricco.

Inoltre, poiché la produzione di queste tipologie di ologrammi non è particolarmente complessa, per gli appassionati di fotografia che volessero cimentarsi personalmente esistono dettagliate istruzioni su internet (come ad esempio queste tratte da Wikihow) e perfino appositi kit comprendenti lastre sensibili, reagenti per lo sviluppo e spesso anche specchi e diodi laser adatti allo scopo, acquistabili per poche decine di euro su siti specializzati.

Orologi olografici

Un altro complemento di arredo che non può mancare in ogni casa e ufficio è un orologio, di cui esistono alcune versioni olografiche.

In questo articolo ne vorrei presentare due: nel primo modello, Holo Clock, facilmente reperibile nei negozi della catena La Città del Sole, l'ora esatta sembra fluttuare sopra la base dell'orologio grazie a una speciale fibra ottica brevettata che, proiettando l'immagine su una lente che a sua volta divide in due il fascio di luce, genera l'effetto olografico. Il secondo prodotto, XP3 Ultra dell'Azienda Fascinations, sfrutta invece il fenomeno della persistenza retinica delle immagini (lo stesso fenomeno su cui si basano i film e che ci consente di percepire una serie di fotogrammi staccati come un'unica sequenza di immagini in movimento) per generare brevi testi in movimento contenenti l'indicazione dell'ora o semplici messaggi - anche personalizzabili - di saluto, augurio o promemoria.

Ologrammi simulati

Esistono infine alcuni oggetti o complementi di arredo che, pur non utilizzando direttamente la tecnologia olografica vera e propria, riescono comunque a ottenere effetti decisamente simili a quelli dei veri ologrammi.

È quanto avviene ad esempio per lo specchio Mirage, un giocattolo educativo pensato per essere esposto su un tavolo o il ripiano di una libreria, che imita un ologramma grazie a un oggetto reale posto sul fondo dell'oggetto e proiettato sull'apposita base grazie a un gioco di specchi, apparendo del tutto incorporeo e inafferrabile. Prodotto da varie Aziende esiste in molte versioni, diverse solo nelle dimensioni e finiture estetiche, ma identiche nel principio di funzionamento: è possibile trovarlo ad esempio in tutti i negozi della catena Natura&Co.

Un altro oggetto decisamente affascinante è l'omonima lampada Mirage, ideata dal designer milanese Lorenzo Longo di De-Signum Studio Lab per Kundalini srl in cui l'effetto olografico è frutto soltanto di una sapiente illusione ottica accuratamente studiata.