Norme per la sicurezza dei parapetti in vetro interni ed esterni

Le ringhiere in vetro, molto diffuse soprattutto negli edifici moderni e contemporanei, devono rispettare severe normative per garantire la sicurezza degli utenti.
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Balaustre e ringhiere in vetro: applicazioni e caratteristiche


I parapetti in vetro per esterni e interni sono ormai comuni negli edifici moderni o contemporanei soprattutto grazie al loro scarsissimo peso visivo, che consente di proteggere gli spazi praticabili aggettanti senza alterare le linee architettoniche.

Un esempio di ringhiere in vetro per scale esterne
Le loro principali applicazioni sono infatti:

  • scale a giorno interne di villette e appartamenti in duplex;

  • scale comuni in edifici condominiali;

  • balconi, terrazzi e lastrici solari;

  • soppalchi;

  • rampe per disabili;

  • passerelle e ponti pedonali;

  • spazi aperti su molti piani in centri commerciali, centri congressi, alberghi e palazzi per uffici.

Grande scala con parapetto in vetro
Esistono tre tipi principali di ringhiera in vetro:

  • parapetti in cristallo veri e propri, cioè in cui il vetro assume anche un ruolo strutturale e le lastre vengono fissate sul fianco della soletta o direttamente all'estratosso rispettivamente con tasselli o angolari a L;

  • ringhiere in acciaio e vetro, con struttura metallica formata da montanti e traversi in metallo e un tamponamento di pannelli trasparenti;

  • parapetti misti, ad esempio in muratura o calcestruzzo con asole vetrate variamente estese.

Esempio di parapetto misto in vetro e muratura
Naturalmente, queste soluzioni devono rispettare requisiti molto rigorosi per garantire la sicurezza degli utenti. Le norme sono soprattutto di due tipi: relative a tutte le ringhiere indipendentemente dal loro materiale e specifiche sul vetro per l'architettura.
In questo articolo le esamineremo entrambe.


Norme su ringhiere e balaustre


Naturalmente qualsiasi balaustra deve rispettare alcune normative contenute principalmente nel:

  • Decreto 17 gennario 2018 (Aggiornamento delle Norme Tecniche per le costruzioni);

  • Decreto ministeriale del 14 gennaio 2008 (Norme tecniche per le costruzioni);

  • Decreto ministeriale 236 del 14 giugno 1989 sull'abbattimento delle barriere architettoniche;

  • Norma UNI 10809:1999 (Ringhiere, balaustre o parapetti prefabbricati. Dimensioni, prestazioni meccaniche e sequenza delle prove).

Le prescrizioni sono molto articolate e riguardano l'altezza, la forma e la resistenza delle balaustre.

Edificio moderno con parapetti in vetro per balconi
Per prima cosa è obbligatorio installare un parapetto in presenza di qualsiasi dislivello con altezza maggiore di 50 cm: lo scopo principale di una ringhiera è infatti la protezione contro le cadute e una caduta da quell'altezza può già essere pericolosa soprattutto per bambini e anziani.

L'altezza minima richiesta è invece di:

  • 100 centimetri negli edifici pubblici e aperti al pubblico;

  • 100 centimetri negli edifici privati come le scale di un condominio;

  • 90 centimetri negli spazi privati ad uso secondario, ad esempio la scala interna di un appartamento.

Terrazzo con ringhiere in acciaio e vetro
Tale altezza viene misurata per le balaustre orizzontali dal piano di calpestio alla sommità dell'elemento anticaduta e per un parapetto scala, cioè inclinato, dalla punta del gradino alla sommità dell'elemento.

Inoltre, il suo design non deve consentire l'attraversamento in nessun punto di una sfera con diametro superiore a 10 centimetri. Il motivo di questa norma è facilmente intuibile pensando a un bambino molto piccolo che potrebbe inserire la testa tra le sbarre rimanendo incastrato o a un adulto che potrebbe rompersi una gamba infilando il piede in uno spazio vuoto durante una caduta.

Soppalco e scala interna con balaustre in acciaio e vetro
Gli elementi di una balaustra devono inoltre sfavorire un possibile scavalcamento: questa è un'azione assai pericolosa perché i bambini, avendo una testa più pesante rispetto al corpo di un adulto, sono particolarmente esposti al rischio di cadere se si sporgono eccessivamente.
In generale occorre dunque preferire le ringhiere a sbarre verticali.

Un parapetto in vetro, essendo costituito da pannelli monolitici rispetta pienamente questi requisiti, mentre per le balaustre in acciaio e vetro si deve prestare attenzione all'eventuale spazio vuoto tra la struttura e le lastre di tamponamento e a non creare appigli a mezza altezza per un facile scavalcamento.

Scala interna con parapetti in cristallo
Qualsiasi ringhiera deve inoltre garantire una resistenza orizzontale a livello del corrimano o del bordo superiore di almeno 1 kN/m (100 kg/m) negli spazi privati ad uso non comune (ad esempio i parapetti esterni dei balconi di un appartamento) e 2 kN/m (200 kg/m) per ballatoi, balconi, rampe e scale in zone soggette ad affollamento tra cui ad esempio i locali pubblici, le passerelle pedonali, le rampe esterne e le scale comuni degli edifici residenziali.

Questo per due ovvi motivi: non rompersi se una persona inciampa e vi si appoggia con tutto il proprio peso e non cedere sotto alla spinta di una folla in preda al panico, com'è purtroppo avvenuto di recente in una discoteca a Corinaldo.

Una scala con parapetto in vetro o le ringhiere in cristallo sono molto vulnerabili da questo punto di vista soprattutto per la tipologia di dispositivi di fissaggio, che vanno perciò studiati con particolare cura.


Normative sul vetro per parapetti


Le balaustre in vetro sono soggette alla norma UNI 7697 (Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie) che stabilisce i criteri di scelta dei vetri in edilizia in base alla loro destinazione d'uso.

Un parapetto vetro deve infatti garantire alcuni requisiti fondamentali come la resistenza agli urti e l'impossibilità di provocare ferite in caso di rottura accidentale: in altre parole un vetro per parapetti non si deve rompere o comunque non deve produrre schegge pericolose e taglienti.

I vetri per ringhiere balconi devono inoltre garantire un'adeguata resistenza alle intemperie e agli urti da grandine e fenomeni atmosferici come l'impatto con oggetti pesanti trasportati da un forte vento.

Anche le prove di resistenza sono codificate adeguatamente.

Una ringhiera di vetro viene infatti sottoposta alla prova del pendolo, che valuta la resistenza della struttura in caso di caduta accidentale di una persona con conseguente impatto con il piano della balaustra. Consiste nel colpire la superficie con un peso mobile di 50 kg da un'altezza di caduta di 1200 mm e con un'ampiezza di oscillazione pari a 68°. Viene superata se il parapetto in vetro non mostra danni rilevanti.

Una scala con parapetto in vetro
Per questo motivo i parapetti in cristallo vengono generalmente costruiti con pannelli in vetro stratificato temperato antisfondamento formati ad esempio da due lastre sovrapposte con spessore di 6 mm con interposta una membrana plastica. La larghezza di simili pannelli dev'essere inferiore a un metro.

Infine i pannelli non devono mai essere a spigoli vivi per non causare tagli in caso di urti o cadute ma presentare adeguati smussi o bordi arrotondati.

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Norme sulle ringhiere in vetro
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Alert Commenti
  • Massimo Porri
    Massimo Porri
    Sabato 11 Giugno 2022, alle ore 17:19
    Ho letto il vostro precisissimo articolo sulle ringhiere in verto e vi chiedo se possano esistere vincoli comunali e qui che possano vietare tali protezioni sui terrazzi di un condominio in virtù di un non ben citato vincolo di privacy. Il comune che sembra abbia posto tale veto è qulo di Pianiga (VE),  per un condominio in costruzione. Vi ringrazio se vorrete rispondere al quesito.
    rispondi al commento
  • Marvulli Mario
    Marvulli Mario
    Sabato 5 Marzo 2022, alle ore 12:57
    Le indicazioni sono chiare ed essenziali.
    rispondi al commento
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