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Isolare termicamente i nostri edifici è prassi comune ormai da diversi anni viste le buone detrazioni fiscali per l'efficieza energetica al 65%. Oggi ancora più conveniente visto l'ecobonus al 110% e la possibile cessione del credito.
Il cappotto termico esterno tradizionale, come quello della BetonWood srl è tecnica nota e applicata in innumerevoli casi, quindi abbiamo esperienza e letteratura sull'argomento.
In qualità di tecnici abbiamo il manualeCortexa che ci forma sulla corretta posa in opera dei cappotti termici e le norme UNI ci permettono oggi di posare in completa tranquillità secondo precise prescrizioni tecniche.
Parliamo di isolamento termico dei fabbricati e in qualità di utenti finali dobbiamo verificare il rispetto della normativa tecnica UNI di riferimento da parte dei progettisti e posatori per essere garantiti.
Nel caso invece dell'attuale nanocappotto, parliamo di altra cosa, parliamo non più di un isolante termico esterno con struttura di sostegno e rifinitura, ma di un unico rasante riflettente a basso spessore (4-6 mm) che uniforma le condizioni termiche superficiali delle strutture.
Non dobbiamo immaginarlo o intenderlo come sostitutivo dell'isolante termico ma come notevole miglioramento energetico nel caso delle riqualificazioni energetiche sull'esistente.
Per chiarire alcuni dubbi iniziali bisogna un minimo comprendere in termini semplici cosa si intende per isolare termicamente un fabbricato.
Le nostre case sono contenitori che devono proteggerci come prima loro funzione, dagli agenti atmosferici esterni, pioggia, grandine, vento o neve, ma anche dal sole e dalle temperature esterne, eccessivo caldo in estate o temperature sotto i 20° C in inverno.
Il nostro organismo sta bene (comfort outdoor) a una temperatura tra i 18-22°C in inverno e i 26-30°C in estate in esterno. All'interno delle nostre abitazioni siamo piuttosto esigenti e desideriamo temperature coincidenti con la nostra soglia di benessere che statisticamente viene rilevata intorno ai 20°C in inverno e 26°C in estate, (comfort indoor).
Normalmente, gli impianti termici sono regolati in marniera tale da stabilizzare gli ambienti interni a queste temperature, in stretto rapporto alla temperatura esterna e per non creare shock termici eccessivi nel passaggio tra esterno e interno (e viceversa), schock che risultano comunque nocivi alla salute.
Le pareti e i solai di calpestio e di copertura confinanti direttamente con l'esterno risultano essere in termini tecnici le superfici disperdenti. Queste, se non sono adeguatamente isolate, disperdono calore verso l'esterno in inverno e lasciano penetrare calore verso l'interno in estate.
Questo perché l'ambiente cerca spontaneamente il suo naturale equilibrio termico e quando trova pareti e solai ben isolati cerca incessantemente altri punti critici della costruzione mal isolati e purtroppo spesso li trova per errori di posa o punti critici di debolezza delle strutture isolanti, i cosiddetti ponti termici.
Con le nostre costruzioni noi forziamo questo equilibrio termico a nostro favore cercando di ricavarci un nostro nido a temperature e condizioni, anche di umidità, ottimali come dettagliato in precedenza.
Il nanocappotto permette di isolare termicamente le nostre pareti sia dall'interno che dall'esterno e con soli 4-6 mm di spessore di rasante riflettente.
Bisogna però chiarire che il nanocappotto è un intervento migliorativo delle condizioni termiche interne, non sostituisce l'isolamento termico delle strutture che deve essere previsto necessariamente come precedentemente mostrato (cappotto esterno, in intercapedine, cappotto interno)
Il nanocappotto, cambiando le caratteristiche termiche delle nostre pareti e/o solai di copertura, favorisce il contenimento delle dispersioni termiche invernali e il contenimento degli accumuli termici in estate. Il nanocappotto lavora per riflessione termica.
Tra i diversi tipi di prodotti, ne abbiamo selezionati due che rappresentano le principali ricerche in ambito di nanocappotto.
Afontermo, il termocappotto della Afon Casa è costituito da inerti termici naturali, è un rasante termoriflettente, a basso spessore, altamente traspirante, facilita la traspirabilità della parete e non ostacola il passaggio di vapori.
Questo rasante termico ha una particolare proprietà, quella di essere termoriflettente.
Applicato internamente su pareti fredde, permette alla parete di cambiare la sua temperaturasuperficiale impedendo così la formazione di condensa superficiale, causata spesso dal deposito dei vapori ambientali interni e quindi l'insorgere di muffe e batteri.
Applicato dall'interno su pilastri e travi di cemento, notoriamente a una temperatura più fredda rispetto ai muri in laterizio, (ponti termici strutturali) agisce attenuando notevolmente il cosiddetto ponte termico.
L'uso del prodotto sulle pareti interne dell'abitazione contribuirà al miglioramento delle condizioni interne di temperatura e umidità, stabilizzando la temperatura superficiale interna delle pareti.
Afontermo il nanocappotto contribuisce a rendere omogenea la temperatura superficiale dei diversi componenti, attenuando così i fenomeni di condense superficiali e muffe.
Abbiamo poi altra tecnologia di nanocappotto, che rappresenta l'ultima generazione in ambito di nanotecnologia: la tecnologia aerospaziale.
La tecnologia che sta alla base del cappotto nanotecnologico nasce da studi e ricerche della NASA, l'ente spaziale americano.
Il nano cappotto MANTI Ceramic è un isolante termico a basso spessore. Il suo composto è un mix di microsfere di ceramica, a granulometria variabile di pochi micron (1micron= un millesimo di millimetro).
Queste microsfere ceramiche sono di alta qualità e prodotte ad alte temperature, hanno aria sottovuoto al loro interno e grazie alla loro composizione sottovuoto bloccano il flusso termico. La loro capacità isolante dipende dal loro spessore.
Questo prodotto risulta adeguato all'uso anche nell'isolamento dei ponti termici, ovvero quei tipici punti nei quali, a causa delle differenti caratteristiche termiche dei materiali a contatto tra loro (cemento delle travi e dei pilastri rispetto al muro isolato in laterizi oppure muro in laterizio e infisso in pvc o legno o alluminio) la superficie diventa più fredda.
Manti ceramic offre la possibilità di rendere omogenea la temperatura superficiale dei diversi materiali così da evitare la creazione di condensa e riflettendo l'onda termica interna.
Può essere applicato sia in interno che in esterno e le sue proprietà riflettenti contribuiscono in entrambi i casi all'equilibrio energetico complessivo.
In inverno il calore tende a disperdersi verso l'esterno più freddo e incontrando la resistenza termica di queste microsfere ceramiche, viene riflesso verso l'interno dell'ambiente
In estate, quando il flusso termico delle radiazioni solari raggiunge il termorivestimento, questo ne blocca l'85% così che solo il 15% rimane accumulato nel muro grazie al rallentamento del flusso termico.
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