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Il monolocale rappresenta, nella maggior parte dei casi, una vera e propria sfida per progettisti e designers in quanto, a seconda delle diverse misure a disposizione, si devono prevedere delle soluzioni pratiche e funzionali, per non dover rinunciare a nessuna delle normali caratteristiche che rendono un'abitazione fruibile al meglio.
La progettazione, di conseguenza, diventa impegnativa perché ogni spazio ha la sua importanza, ogni angolo deve essere valorizzato.
Se questo è valido nelle costruzioni nuove, dove è possibile prevedere ad hoc la migliore soluzione planimetrica possibile, la sfida diventa ancora più ardua e interessante nel caso di ristrutturazioni, dove i vincoli di spazio e di distribuzione in pianta di questi sono, a volte, davvero problematici.
Aggiungiamo a questo quadro i vincoli di facciata per quanto riguarda aperture e finiture superficiali, nicchie di varie dimensioni ricavate in vecchie murature, ubicazione in un centro storico, e si avrà l'esatta dimensione del problema Disegnare gli interni di un monolocale.
Entriamo più nei dettagli. Il proprietario di una palazzina di 3 piani, con annesso locale mansarda abitabile, decide di ristrutturarla e ricavare più mini appartamenti da quella che anticamente era un'unica abitazione. In particolare il terzo livello sarà adibito ad abitazione principale del proprietario stesso.
Si tratta di un monolocale collegato internamente con la mansarda destinata ad accogliere eventuali amici o familiari da ospitare per periodi piuttosto lunghi, quindi dotata a sua volta di arredi/letto e bagno. Caratteristica di tutta la costruzione è la scala interna che collega tra loro tutti i piani.
Prevista come prima operazione proprio la chiusura della scala a livello del pianerottolo del secondo piano, si passa alla progettazione vera e propria del monolocale.
L'appartamento è di circa 50 mq utili e presenta molti vincoli: su due dei tre lati principali, liberi, ci sono varie aperture, per lo più porte-finestre; in più, all'interno, oltre alla scala centrale che collega direttamente con la mansarda, ci sono varie nicchie e rientranze nel perimetro dei muri portanti.
Tutto il monolocale si svilupperà, quindi, intorno a questa scala centrale, con solo pochi divisori destinati essenzialmente all'individuazione degli spazi della camera da letto e del bagno.
Si potrà godere, così, di tutte le viste offerte dalle aperture, che danno per lo più sulla piazzetta principale del paese, di fronte alla chiesa.
La scala al centro non rappresenta, come si è visto, l'unico vincolo in pianta. I muri perimetrali presentano infatti diverse nicchie, mentre altri piccoli spazi vengono disegnati da elementi strutturali verticali posizionati in maniera da risultare, per certi versi, un disturbo alla fluidità.
Come risolvere? Inglobando pilastri e pilastrini vari in setti murari che disegnano ambienti di servizio, mentre si sfrutteranno nicchie e rientranze per sistemarvi armadiature a muro e contenitori vari.
Cominciamo dall'ingresso al monolocale.
Accedendo direttamente dalla scala, ci si troverà di fronte alla porta del bagno che è decentrata rispetto alla pianta di quest'ultimo, per sfruttare una parete lunga e potere alloggiare i vari pezzi in maniera funzionale e comoda.
Il locale sarà dotato di impianto di areazione forzata, perché privo di aperture.
Proseguendo in senso antiorario, dall'ingresso, attraverso una porta a vetro che introduce alla zona giorno, si attraversa il locale salotto-pranzo, con pochi pezzi d'arredo, essenziali, quali: un divano, il tavolo allungabile per 6-10 persone, una piccola parete attrezzata e un carrello porta tv. Questi ultimi sono appoggiati alla parete che chiude la scala dalla parte della zona giorno.
Un'altra nicchia, di fronte alla rampa di accesso alla mansarda, sarà occupata da un armadio capiente a muro, da utilizzare come guardaroba, comodo per sistemarvi giacche, soprabiti, cappotti e borse utilizzati quotidianamente.
La cucina è sistemata nello spazio individuato dal muro divisorio che disegna in pianta anche lo spazio per la camera da letto.
Anche in quest'ultimo ambiente le nicchie nei muri ospitano i vari pezzi dell'arredamento, anche qui essenziale, che consiste in letto, comodini, settimino, comò, armadio ad angolo.
Rispetto al primo schizzo di progetto è stata cambiata la parete di appoggio della cucina, per evitare che si vedano le zone lavoro dal living.
La parete su cui è inserita la porta di ingresso alla camera è obliqua perché legata alla posizione della porta del bagno e, inoltre, permette in questo modo di far accedere in camera senza avere lo spiacevole impatto visivo con il fianco dell'armadio, come invece accade spesso.
Per la scelta degli arredi, ovviamente, si è tenuto conto di tanti fattori legati alla conformazione in pianta dell'appartamento.
La mancanza di spazi dove poter ricavare ripostigli o locali di servizio veri e propri suggerisce la necessità di sfruttare al massimo i mobili e le attrezzature delle composizioni di cucina e camera da letto.
La cucina, soprattutto, sarà funzionale al massimo con grande uso di colonne, a cominciare dalla colonna forno alta per avere anche una comoda dispensa nella parte superiore, per finire con la colonna dispensa vera e propria.
Il tavolo della cucina sarà fisso, di dimensioni 80x110, per un uso quotidiano e quindi non troppo grande, visto che nel living è possibile inserire un tavolo più grande, allungabile in caso di più persone a pranzo.
Per la scelta del divano si è preferito considerare comunque un modello con il letto in caso di ospiti occasionali, nonostante il locale mansarda, come abbiamo già visto, sia già destinato ad ospiti ma per soggiorni più lunghi (si tratta di una località a pochi chilometri dal mare).
La camera da letto prevede l'armadio ad angolo con l'angolo che si apre completamente in modo da gestirne comodamente gli spazi interni, mentre il letto sarà con il contenitore per potervi riporre la biancheria da letto più ingombrante, come coperte, piumoni e guanciali in più per gli ospiti.
Per l'attrezzatura e la chiusura delle nicchie, così come per l'arredamento del living, si è fatto riferimento alla stessa azienda che ha fornito i mobili per la cucina, in modo da avere la stessa lavorazione e le stesse finiture visto che, anche se le funzioni sono ben definite a livello planimetrico, in realtà si tratta di un ambiente unico.
L'inserimento di qualche pezzo antico di famiglia ha completato l'arredamento, riprendendo un po' lo spirito della vecchia costruzione, tra le più antiche del posto.
Immagini dalle produzioni ZG Mobili Oggioni, Dienne.
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