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Il Biedermeier è uno stile artistico e ornamentale molto diffuso nei paesi di lingua tedesca (Austria e Germania) tra il 1815 e il 1848: particolarmente apprezzato dalla borghesia, viene generalmente considerato una conseguenza indiretta della sconfitta di Napoleone e del Congresso di Vienna.
Infatti, grazie alla cosiddetta Restaurazione (che con il Congresso di Vienna tentò di riportare l'Europa all'assetto territoriale e dinastico antecedente alla Rivoluzione Francese), si verificò un deciso cambiamento nel clima culturale: alle reminescenze classicheggianti dello Stile Impero di età napoleonica subentrò infatti un gusto meno pesante e pomposo e maggiormente orientato alla praticità, all'armonia e sopratutto alla sobrietà.
Tuttavia il nuovo stile non fu subito conosciuto con il suo nome attuale, perché il termine Biedermeier si diffuse soltanto a partire dal 1850 con intenti satirici e dispregiativi: infatti, in origine era il nome di un personaggio letterario che descriveva il tipico borghese dell'Ottocento, di tendenze piuttosto conservatrici e dedito sopratutto alla cura della propria vita famigliare e professionale.
Questa nuova tendenza alla valorizzazione dei piccoli piaceri quotidiani e delle gioie della vita domestica emerge sopratutto negli interni borghesi, forse l'emanazione più tipica del Biedermeier.
Questi ambienti già a un primo sguardo appaiono infatti molto diversi da quelli di epoche precedenti: le stanze sono tendenzialmente più piccole e meno alte e con ampie finestre dotate di tende leggere, magari con un disegno a fiori.
Le pareti sono rivestite di stoffa o carta da parati (molto più economica delle tappezzerie di tessuto) quasi sempre in tinta unita: sono molto apprezzati i colori pastello come l'azzurro, il verde chiaro, il verde acqua, il giallo, il beige e il rosa antico.
Il pavimento è quasi sempre in parquet, mentre in un angolo talvolta si trova la tipica stufa rivestita di maiolica.
L'arredamento è generalmente costituito da divani a schienale alto, tavoli e tavolini rotondi, poltroncine foderate, sedie e sedie a dondolo, eleganti secretaire con il piano di scrittura a ribalta e infine credenze e piccole vetrinette per l'esposizione di vasi, servizi da tavola e soprammobili di vario tipo.
Ricompaiono infine i tappeti, e piccoli quadretti con paesaggi o scenette di genere completano l'allestimento.
In generale, i mobili Biedermeier sono facilmente riconoscibili per le linee curvilinee e l'assenza di dorature e grosse borchie o decorazioni in bronzo, spesso sostituite da delicati motivi ornamentali (sopratutto di ispirazione vegetale) eseguiti a intarsio.
Le essenze preferite sia per la costruzione del mobile vero e proprio che per l'esecuzione di eventuali impiallacciature sono relativamente poco costose: troviamo infatti il faggio rosso, il noce, l'abete, il pero, la betulla, l'acero, il frassino e in generale i legni chiari. Il mogano e l'ebano sono invece riservati quasi esclusivamente all'esecuzione di tarsie, spesso con motivi floreali.
Tra i mobili più rappresentativi possiamo annoverare:
- Tavoli e tavolini quasi sempre rotondi od ovali, sostenuti da un unico piede centrale, come quelli prodotti dall'Azienda Angelo Cappellini & C.: il piano può essere in tinta unita oppure decorato da tarsie variamente complesse;
- Tavoli da gioco e da bigliardo, di forma quadrata o rettangolare e generalmente dotati di un piano rivestito in panno verde (spesso protetto da uno sportello di legno che rende fruibile il mobile anche per altre funzioni, come pranzare o prendere il the) e alcuni sportelli o cassetti per conservare gli accessori da gioco, tra cui ad esempio biglie, stecche, gessetti, carte o fiches: ne troviamo alcuni modelli nel catalogo dell'Azienda Principessa Sissi Antichità, specializzata nel commercio di mobili e oggetti di antiquariato dell'Europa Centrale.
- Divani con braccioli a schienale alto, spesso dalla forma arcuata vagamente simile a un'arpa: l'Azienda Bertelè Mobili ne propone fedeli riproduzioni.
- Piccoli armadi con ornamenti di forma arcuata e gli sportelli spesso intarsiati o dipinti con eleganti motivi floreali; per l'esposizione di soprammobili, argenteria e stoviglie, le ante di legno sono ovviamente sostituite da sportelli vetrati;
- Secretaire, piccoli mobili dalla forma piuttosto compatta destinati sopratutto alla custodia e l'organizzazione della corrispondenza e delle carte private: la parte inferiore è infatti dotata di alcuni cassetti, mentre la parte superiore (chiudibile completamente con piano a ribalta che funge da scrittoio ed è munito di serratura) contiene un piccolo casellario e alcune nicchie o sportellini;
- Poltroncine con braccioli dalle forme molto avvolgenti e sinuose, che spesso finiscono con volute e spirali; seggiole impagliate e sedie a dondolo.
Particolarmente famose, e molto diffuse ancor oggi, sono in particolare quelle ideate dall'ebanista Michael Thonet, che intorno al 1830 mise a punto una tecnica molto ingegnosa per curvare il legno massello grazie al vapore, in pratica gettando le basi del moderno industrial design: gli arredi da lui prodotti - una vasta gamma di seggiole, panche, poltroncine e sedie a dondolo - riducono infatti notevolmente i tempi e i costi di produzione fondendo insieme vari pezzi (come i piedi e lo schienale) prima divisi.
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