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Un mobile per essere considerato di antiquariato, non deve necessariamente essere di vecchia fattura, ma deve possedere dei requisiti che lo rendono pezzo unico.
Da questa considerazione ci si rende conto che, il neofita, puo' facilmente incappare in un cattivo acquisto o semplicemente illudersi che il vecchio cassettone della nonna, trovato in soffitta, sia di pregio.
Innanzitutto occorre distinguere due categorie di mobili che sinteticamente si definiscono in: vecchio o di antiquariato.
Nella prima tipologia possiamo includere quegli elementi dal disegno semplice, concepiti per ambienti modesti e realizzati tra l'Ottocento e gli inizi del secolo scorso.
Risulta comunque difficile riscontrare pezzi di epoca antecedente.
Un'altra particolarità di alcuni di questi mobili è che, nel corso dei decenni, hanno subito delle modifiche, anche sostanziali, dovuti ad una serie di adattamenti a nuove esigenze abitative, compromettendone ulteriormente il già modesto valore.
È tuttavia possibile riscontrare in qualche elemento, un pregevole disegno delle modanature, della qualità del legno e dello stato di conservazione.
Per ciò che riguarda il riutilizzo, è opportuno innanzitutto verificare se il costo di eventuali lavori di restauro è giustificato, mentre l'adattamento nei vari ambienti, dipende principalmente dal senso di gusto personale.
Tuttavia, non è consigliabile collocare un vecchio mobile in un arredamento costituito da elementi, di fattura moderna, ma realizzati in stile classico.
Particolarmente interessanti, per chi volesse acquistare un pezzo, sono i mercatini dell'usato che comunemente si tengono in certi periodi dell'anno in alcune cittadine.
All'altra categoria vanno associati gli elementi di pregio.
La differenza sostanziale rispetto ai primi consiste nella ricchezza della fattura, nella qualità dei materiali, nelle forme e modanature e soprattutto nello stile, che viene catalogato in un'epoca ben definita.
I mobili di antiquariato sono visibili presso le sale dei musei, i negozi specializzati e possono essere acquistati nelle aste, ampiamente riconosciute e qualificate, che solitamente si tengono in alcuni grossi centri.
Il prezzo di questi arredi varia in funzione dello stile, dell'epoca e dello stato di conservazione.
Eventuali manomissioni o lavori di restauro errati ne possono compromettere il pregio e conseguentemente il valore.
Anche in questo caso, l'utilizzo di questi mobili dipende molto dal senso estetico personale o dell'arredatore.
L'abbinamento con elementi di tipo classico può essere complesso mentre è particolarmente interessante l'accostamento con elementi ed ambientazioni diametralmente opposti dalle linee semplici e moderne.
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