Materiali Pannelli Radianti

I pannelli radiati in materiali plastici, installabili a pavimento quanto a parete e a soffitto, offrono molti vantaggi rispetto ai sistemi di riscaldamento standard.
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Sezione di un pavimento con installazione di un impianto a pannelli radiantiA pavimento, a parete, a soffitto, i pannelli radianti offrono innumerevoli vantaggi rispetto ai sistemi di riscaldamento standard, in termini di igienicita' dell'aria, impatto estetico nullo, semplicita' e rapidita' di installazione, consumi contenuti ed elevati comfort.


Considerando un immobile di superficie media dell'ordine di 100 mq i costi costituiscono un aspetto controverso, maggiori mediamente del 40% rispetto a quelli degli impianti standard in fase di installazione e a parita' di esigenze termiche, ma che risultano, invece, piuttosto contvenienti in fase di esercizio.

È fondamentale osservare che, mediamente, un impianto di riscaldamento a pannelli radianti impiega almeno tre ore per andare a regime data l'elevata inerzia termica, con i contenuti costi di esercizio si riescono ad ammortizzare i costi di installazione avendo l'impianto acceso per circa 6/8 ore al giorno, tuttavia tale esigenza termica risulta alquanto specifica delle regioni centrosettentrionali o montane per edifici occupati con continuità. Gli impianti a pannelli, comunque, si prestano anche a soddisfare le esigenze di riscaldamento di superfici particolarmente estese e/o alte o caratterizzate, ad esempio, da vani scale interni che collegano diversi piani.


Materiali degli impianti radianti

Sono diverse le tipologie di materiali con i quali si possono realizzare gli impianti a pannelli radianti, ed ognuna di esse ( rame, acciaio e plastica ) offre vantaggi e svantaggi. Le tubazioni in acciaio erano spesso utilizzate negli anni passati, quando erano realizzabili con costi più contenuti rispetto ad oggi, ma il loro utilizzo era inficiato da molti problem,i oggi bypassati grazie all'evoluzione delle tecnologie di realizzazione e manutenzione degli impianti come: i sistemi di verifica della porosità degli impianti; gli inibitori di calcare; i prodotti che limitano i fenomeni delle incrostazioni; la possibilità di fare delle accurate simulazioni del comportamento degli impianti, anche nelle condizioni più stressanti, grazie ad efficaci software facilmente reperibili in web, sia per gli utilizzatori che per gli installatori.

Tubi in rameIl rame, offre rispetto all'acciaio l'innegabile vantaggio di un maggiore facilità di lavorazione in cantiere e maneggevolezza essendo fornito a rotoli con i diametri necessari per gli impianti, generalmente dn 16mm; rispetto all'acciaio, poi, il rame offre migliori qualità di conducibilità termica e resistenza agli attacchi corrosivi.

Attualmente i materiali più vantaggiosi, sia in termini economici che di prestazioni, sono quelli plastici, facili da maneggiare e leggeri in fase di posa, perché non presentano i tipici problemi di quelli metallici, corrosione ed incrostazioni e sono studiati e realizzati con particolare attenzione alla limitazione delle perdite di carico: i più comuni sono il polietilene reticolato, il polibutilene ed il polipropilene, quasi sempre caratterizzati da una struttura multistrato che incorpora un'anima metallica, generalmente in alluminio, che conferisce rigidità e resistenza alla struttura tubolare.

Impianto a pavimento con tubi plastici su isolante azzurroIn termini di resistenza dei materiali plastici, è significativo fare attenzione alla resistenza all'invecchiamento degli stessi materiali, resistenza diversa da quella meccanica e comunque sempre certificata da marchi di qualità.

Altro indice di qualità dei materiali plastici adottati per i pannelli radianti è il loro rivestimento con pellicole che limitano i fenomeni di ossidazione delle parti meccaniche dell'impianto a seguito dell'osmosi dell'ossigeno presente nel fluido termovettore.

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  • Michele Detoro
    Michele Detoro
    Giovedì 7 Marzo 2013, alle ore 19:47
    Si può spegnere un impianto a pannelli radianti a pavimento anche per lunghi periodi?
    Ci possono essere problemi di circolazione dell'acqua?
    Se si può spegnere quanto tempo occorre perché entri in efficienza dal momento dell'accensione?
    Se deve fungere da riscaldamento e raffrescamento, la centralina di controllo elettronica è obbligatoria?
    I termostati per regolare il calore nelle singole stanze sono compatibili?
    Grazie
    rispondi al commento
    • Ing.granato
      Ing.granato Michele Detoro
      Venerdì 8 Marzo 2013, alle ore 21:33
      Per Michele Detoro: si. Si può spegnere per un lungo periodo. Dall'accensione per andare a regime occorre qualche ora. La centralina ci vuole, sempre. In genere c'è compatibilità per diversi tipi di termostati.
      rispondi al commento
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