Poche ma significative attenzioni nella posa in opera dei pannelli radianti ne influenzano significativamente le prestazioni massimizzandone la resa funzionale.
I pannelli radianti, sia per la climatizzazione estiva che per quella invernale, costituiscono una delle soluzioni più efficaci per la produzione e la diffusione di energia termica, con la conseguente riduzione della spesa energetica degli edifici; la tipologia più diffusa è quella che li vede posati in opera al di sotto dei pavimenti degli ambienti da climatizzare, in uno spessore complessivo di circa 10 cm, al di sopra del solaio di riferimento ed al di sotto del rivestimento dei pavimenti.
Tra le prime considerazioni da fare per la posa in opera di un sistema di pannelli radianti a pavimento, c'è l'interferenza di quest'ultimo con gli impianti elettrici ed idrici: le tubazioni di tali impianti possono essere allocate perimetralmente ai pannelli radianti in corrispondenza degli incavi tra i pannelli e le pareti dei vari ambienti; generalmente, andrebbero posati in tali posizioni degli specifici giunti perimetrali e le tubazioni degli impianti idrici ed elettrici andrebbero allocate al di sotto dei pannelli radianti in un apposito massetto.
Gli stessi collegamenti elettrici per la termoregolazione, correlata all'impianto a pannelli radianti, devono essere predisposti prima della posa in opera dell'impianto; similmente, è buona norma iniziare la posa in opera con l'allocazione dei collettori, dai quali si diramano le varie tubazioni dell'impianto.
Elementi per la posa di Pannelli radianti
In ogni caso, le superfici sulle quali devono essere posati i pannelli radianti, devono essere il più possibile piane, e sulle stesse devono essere posti dei pannelli (tipo PVC) per ridurre eventuali infiltrazioni in caso di presenza di umidità.
Generalmente, al di sopra del solaio, deve essere posato uno spessore di materiale isolante di un paio di centimetri sovrapposto da pannelli di materiale plastico dello spessore di pochi millimetri e dotati di sporgenze, comunemente dette funghi, anch'essi dell'altezza di un paio di centimetri.
Le suddette sporgenze, o funghi, permettono di fissare le tubazioni all'interno delle quali scorre il fluido termovettore, acqua, generalmente a meno di 40 °C per il riscaldamento e circa 25°C per il raffrescamento estivo.
Lo spessore complessivo preso dall'isolante, posto sul solaio, dal pannello con le sporgenze e dal massetto sovrapposto è di circa 10 cm; all'interno del massetto, al fine di conferirgli compattezza, deve essere generalmente posta una rete di coesione; il massetto deve essere realizzato con specifici additivi che ne enfatizzino le caratteristiche trasmissive.
La posa in opera dei tubi avviene con il cosiddetto srotolamento degli stessi,m che devono essere incastrati nelle sporgenze degli specifici pannelli; i tubi sono, generalmente, realizzati in multistrato (anima di alluminio e rivestimenti superficiali con materiali plastici) con raggio di curvatura, detto passo, generalmente di circa dieci centimetri; all'interno del massetto, ed in corrispondenza delle porte tra ambienti comunicanti, è necessario posare dei giunti antirottura per lo stesso massetto, che potrebbe essere danneggiato da reazioni differenziate dei diversi pavimenti sovrapposti.
Prima del getto del massetto sovrapposto all'impianto a pannelli radianti, è necessario verificare la tenuta a pressione dello stesso impianto, il quale, generalmente, dovrebbe mantenere una pressione di 4 o 5 bar per 24 ore; significativa è l'aggiunta di additivi anticongelanti per gli impianti per il riscaldamento invernale.