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Il grado di finitura di un elaborato in legno può essere molto vario. Esso dipende, soprattutto, dal tipo di legno impiegato e da come è stato lavorato. Una finitura è tanto più fine quanto più il mezzo abrasivo è raffinato.
Ma una buona lisciatura non si ottiene al primo colpo. Si tratta di un lavoro graduale, che si sviluppa in varie fasi, in cui si usano abrasivi diversi.
La prima è quella della sgrossatura, poi si passa alla lisciatura e quindi alla finitura. In questa fase la qualità del legno è fondamentale per ottenere un risultato di buon livello, che garantisca la massima precisione.
La sgrossatura consiste, in genere, nello spianare o sagomare ulteriormente il legno per mezzo di una raspa a denti fini. La si esegue, preferibilmente, lungo le linee di taglio. Per una buona asportazione di materiale è possibile impiegare una particolare mola a lamelle abrasive azionata col trapano, oppure con un cilindro levigatore, ricoperto di abrasivo, che lavora particolarmente bene su parti sagomate.
Per asportare parti consistenti di legno e dare una finitura accettabile, potete anche impiegare una pialla o una lima raspa.
Questi attrezzi sono utilissimi ma bisogna fare una certa pratica per usarli convenientemente, selezionando di volta in volta l'attrezzo più indicato in base alle caratteristiche del legno e alla lavorazione che si deve eseguire.
Sulle superfici maggiori di tavole e pannelli la sgrossatura si effettua con il platorello dotato di tela abrasiva, azionato con il trapano.
Il platorello deve essere passato sul legno con mano leggera, in quanto è in grado di asportare molto materiale. Lavorate per breve tempo con la raspa o col platorello, per passare poi a rifiniture più delicate. Questa fase non è meno importante di quelle a maggiore precisione: se si commettono errori, si rischia di compromettere l'intera lavorazione successiva.
Asportate dal legno, su cui intendete lavorare, qualsiasi traccia di resina con uno straccio imbevuto di trielina per non compromettere la lisciatura. Infatti la resina impasta rapidamente qualsiasi abrasivo e ne annulla le capacità leviganti.
Nella finitura del legno entra a buon titolo anche la tradizionale pialla.
Questo attrezzo, oltre a essere protagonista nella lavorazione vera e propria, sagomando il legno, è anche in grado di realizzare un'ottima spianatura, che va solo minimamente rifinita. Per piallare, poggiate la parte anteriore della suola della lama sul pezzo da lavorare e spingete in avanti con decisione.
La pressione deve essere esercitata sull'impugnatura anteriore mentre, a fine passata, deve essere spostata su quella posteriore. Dato che si asporta del legno le misure del pezzo finito vanno ben studiate.
Quando la levigatura è stata effettuata potete passare alla fase della lisciatura (solamente se il legno è duro). Dovete prima procedere ad una accurata pulizia della superficie con uno straccio umido. Per una lisciatura di ottimo livello passate sul legno, delicatamente e a lungo, una paglietta d'acciaio di tipo extrafine (si trova nei negozi specializzati).
Il movimento deve essere lento e sempre lungo la fibra. Non si deve premere troppo. Questo lavoro può essere ripetuto più volte intervallandolo dall'asportazione del polverino.
La carta vetro (o carta abrasiva) è costituita da un supporto di robusta carta (ma c'è anche la versione su tela) su cui, tramite appositi adesivi, è applicato l'abrasivo in granuli. A seconda della grossolanità di tali granuli l'abrasivo è più o meno efficace ed il suo grado di finitura è diverso. Tale proprietà abrasiva è indicata da un numero progressivo (da 40 a 400): più è alto il numero e più è fine l'azione della carta vetro.
La carta vetro si aziona a mano: su superfici piane e ampie l'abrasivo può essere applicato su una bietta manuale. Dopo alcuni passaggi con abrasivo a grana grossa (N. 60 -100) si passa a una grana più fine.
La scelta della grana, dunque, si deve basare sulle caratteristiche del legno e sul livello di precisione che è necessario ottenere tramite l'utilizzo di questo versatile strumento.
Come per ogni utensile per la lisciatura del legno, anche quando si lavora con la carta vetro è importante ricordare che si può porre rimedio ad una finitura non abbastanza decisa, ma che è molto difficile, spesso impossibile rimediare ad un intervento troppo profondo e che ha causato l'asportazione di una quantità eccessiva di materiale.
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