Liberalizzazione delle Professioni: ecco cosa cambierà

Quali cambiamenti per il libero professionista a seguito della liberalizzazione delle professioni prevista dal Decreto Cresci Italia? Ecco in sintesi i punti principali.
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Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nella seduta dello scorso 20 gennaio, il Decreto sulle Liberalizzazioni, nell'ambito dei provvedimenti a favore della crescita: secondo l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori il risparmio stimato in un anno per ogni famiglia dovrebbe essere di 946 €, di cui 116 € proverrebbero dalla liberalizzazione delle Professioni.

Già la cosiddetta Manovra di Ferragosto contenuta nel D. Lgs 138/2011 ha apportato una serie di modifiche alle attività dei liberi professionisti: tra queste la possibilità di promuovere la propria attività professionale attraverso la pubblicità informativa.

Inoltre in essa sono indicati i principi per riformare gli ordinamenti professionali: a tale proposito, entro il prossimo 13 agosto, sarà emanato un apposito Regolamento.

Lo scorso 12 novembre, poi, fu approvata la Legge di Stabilità, L. 183/2011, che ha introdotto altre importanti novità nell'ambito della libera professione, stabilendo che entro il 30 giugno sia redatto un Regolamento che disciplinerà, tra l'altro, la costituzione delle società di Professionisti, la pubblicità dell'attività professionale e l'accesso alla formazione.

Vediamo ora in concreto cosa cambierà per i liberi professionisti, alla luce di quanto indicato nel decreto Cresci Italia, così come definito dallo stesso Presidente del Consiglio Monti.

Abolizione delle tariffe


ArchitettoIn precedenza il Decreto Bersani, pur non eliminando di fatto le tariffe, ha abrogato la loro inderogabilità nella determinazione dei compensi: sarebbero pertanto rimaste come riferimento nelle liquidazioni giudiziali dei compensi ed in ambito pubblico.

In pratica avrebbero continuato ad essere un parametro nella valutazione della congruità degli onorari.

Nelle procedure pubbliche, ad esempio, le stazioni appaltanti hanno la possibilità di utilizzarle come riferimento per stabilire i compensi ai professionisti.

Con l'entrata in vigore del Decreto, la tariffa è stata del tutto abolita tranne in caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, ovvero solo in caso di contenzioso: in quella occasione il compenso del Professionista sarà fissato secondi i parametri del Ministero della Giustizia.

Obbligo di contratto scritto tra cliente e professionista


Il professionista ha l'obbligo di pattuire con il cliente il compenso attraverso un vero e proprio contratto tra le parti.
La misura del compenso potrà essere nota al cliente sottoforma di preventivo, se da questi richiesto.

Inoltre il professionista deve mettere a conoscenza il cliente della complessità dell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione del lavoro, e deve indicare nel contratto i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell'esercizio dell'attività professionale.

L'inosservanza di tali norme costituisce illecito disciplinare.
Di fatto, già il codice deontologico degli architetti, prevede la presenza di un preventivo, pur non riferendosi esplicitamente al fatto che esso sia scritto.


Assicurazione professionale


IngegnereCome già accennato nel paragrafo precedente, nel contratto scritto fornito al cliente dovranno necessariamente essere riportati i dati relativi all'assicurazione professionale che, pertanto, diventa obbligatoria.

Tale disposizione è stata estrapolata dalle indicazioni della precedente manovra estiva, che prevedeva il suo recepimento nell'ambito della riforma delle professioni, da attuarsi entro il prossimo 13 agosto, ed inserita in questo nuovo Decreto.

Confidi


Viene estesa ai liberi professionisti la possibilità di partecipare al capitale sociale dei Confidi, con i medesimi limiti societari previsti per le imprese non finanziarie.

Cosa sono i Confidi?

Sono consorzi o società cooperative di garanzia collettiva dei fidi aventi lo scopo di rendere più agevole ai soci l'ammissione ai finanziamenti: ciò permetterà un accesso più facile ad una forma di finanziamento d'impresa fino ad ora destinata solo ad artigiani e commercianti.


Accesso dei giovani all'esercizio delle professioni


È stata introdotta la possibilità di prevedere che lo studente possa svolgere i primi sei mesi del tirocinio o della pratica per l'iscrizione negli albi professionali, durante l'ultimo biennio di studi per il conseguimento della laurea specialistica o magistrale.

La pratica professionale ed il tirocinio saranno pertanto equiparati a quelli previsti per l'iscrizione agli Albi Professionali ed avranno durata massima di 18 mesi.
È stata però abolita la norma, introdotta dalla Legge 148/2011, che prevedeva un equo compenso per i tirocinanti.

Inoltre il Decreto prevede la possibilità, per gli under 35, di costituire una s.r.l., società a responsabilità limitata, con meno adempimenti e un solo euro di capitale.

Le opinioni dei Professionisti


ProfessionistiAttraverso un documento pubblico il CNAPPC, Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, ha espresso parere sostanzialmente positivo sul Decreto, sottolineando la necessità di proseguire nel cammino della Riforma delle Professioni intrapreso ad agosto 2011.

Di tutt'altro parere il CNI, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, che attraverso il Presidente Armando Zambrano, ha esposto parere negativo soprattutto in merito alla abolizione dei minimi tariffari, depositando un pacchetto di proposte al Ministero della Giustizia, le cui istanze sono già in parte state recepite.

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