In queste ore sta circolando la notizia di una possibile rateizzazione dell'Imu, per alleggerire la pressione fiscale sulle famiglie (approvata il 16.04.2012).
Tra gli effetti più devastanti della Manovra anticrisi del Governo Monti che sta cercando di portare l'Italia fuori dal baratro della crisi economica, ci sono quelli riguardanti l'imposta Municipale Unica.
Infatti la maggior parte delle famiglie italiane sono proprietarie dell'immobile in cui vivono e si troveranno, nell'arco di pochi mesi, a passare dall'esenzione totale del pagamento di un tributo per il possesso di un immobile, ad un vera e propria stangata dovuta alla rivalutazione delle rendite catastali, che costituiranno la base imponibile su cui applicare le aliquote.
Il 13 aprile è incominciata a circolare la notizia di una possibile rateizzazione dell'Imu in tre tranches, per alleggerire almeno in parte la pressione fiscale sulle famiglie italiane.
Lo ha dichiarato Gianfranco Conte, relatore al decreto di semplificazione fiscale, che ha poi presenteto un emendamento alla Commissione Finanze della Camera finalizzato proprio a questa rateizzazione, il successivo lunedì.
Sui dettagli e sul contenuto di tale emendamento si sono inizialmente fatte una serie di ipotesi. Infatti non si sapeva in un primo momentto se il provvedimento avrebbe riguardato soltanto le prime case o tutti gli immobili e se avrebbe riguardato solo l'acconto o l'intera imposta, mentre si è parlato anche di uno sconto sull'importo da pagare per le dimore storiche e di un alleggerimento della tassazione per le case affittate a canone concordato.
L'emendamento è stato poi approvato e riguarderà solo le prime case.
Un cambiamento è stato previsto anche per gli anziani ricoverati nelle case di riposo.
Da più parti, infatti, era stato richiesto di applicare alle persone che si trovassero in questa situazione l'aliquota prevista per la prima casa (4 per mille) e non quella per la seconda (7,6 per mille), ma il relatore Gianfranco Conte sostiene di non voler modificare la norma per evitare che i figli mandino i genitori negli ospizi per affittare le case in nero, opinione discutibile, ma così manifestata.
Del resto già il sottosegretario all'Economia Vieri Ceriani, aveva espresso nei giorni scorsi parere negativo sulla modifica di questa norma, per scongiurare un rischio di evasione ed elusione fiscale.
Nonostante ciò è stato approvato un emendamento secondo il quale l'abitazione di questi anziani ricoverati potrà essere considerata dai Comuni prima casa, a patto che non risulti locata.
Nessuna modifica neanche per quanto riguarda l'Imu sulle fondazioni bancarie, in quanto l'ipotesi diffusa sul fatto che le banche non paghino, sarebbe secondo Conte errata.
Tra l'altro, tra i numerosi emendamenti presentati da tutti gli schieramenti politici, ce ne sono diversi che richiedono proprio che anche le fondazioni bancarie paghino l'Imu.
L'Anci, l'associazione italiana dei comuni, nella persona del suo presidente Graziano Delrio, ha espresso parere non troppo lusinghiero su questa rateizzazione.
Infatti, secondo Delrio che si è detto molto preoccupato, la rateizzazione applicata solo alle prime case avrà un effetto soltanto palliativo, poiché con la rata di settembre, si tratterebbe semplicemente di posticipare una parte della rata di giugno e anticipare una parte di quella di dicembre.
Mentre se avesse coinvolto anche le seconde case avrebbe potuto avere effetti devastanti e la questione sarebbe diventata molto più complicata (dal punto di vista dei Comuni, ovviamente).
Ora che la rateizzazione è andata a regime, si sono fissate le date previste come scadenza per il pagamento delle tre rate, che coinvolgeranno anche la dichiarazione dei redditi, in cui è possibile eventualmente compensare l'Imu: 18 giugno, 16 settembre e 17 dicembre.