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In seguito alle numerose richieste di chiarimento, sui metodi di rafforzamento ed adeguamento antisismico,delle strutture in cemento armato, mi corre l'obbligo di illustrare con un esempio operativo tali metodiche, allo scopo di far conoscere meglio anche ai non addetti ai lavori tali interventi.
I principali obbiettivi che è possibile raggiungere mediante l'applicazione di materiali compositi in FRP possono così riassumersi:
rinforzo a flessione delle travi,rinforzo a taglio delle travi,confinamento dei pilastri.
È fondamentale precisare che prima di intervenire occorrerà acquisire mediante le prove sui materiali, tutte le informazioni circa la capacità di resistenza delle strutture esistenti.
Andrà quindi verificato con un calcolo adeguato, redatto da professionista abilitato e competente, le modalità di intervento sulle strutture a secondo del tipo di carenza strutturale evidenziato.
Di seguito viene illustrata una fase tipica di tali interventi, che chiarisce molto bene come bisogna operare.
A titolo dimostrativo è stato considerato un intervento di rafforzamento su di un nodo trave-pilastro, oltre ad un esempio di rafforzamento di un pilastro facente parte di una pilastrata centrale dell'intero edificio in esame.
Il procedimento da seguire per ogni intervento, comporta normalmente il susseguirsi delle seguenti fasi:
individuazione della struttura ammalorata, rimozione delle parti deteriorate, rimozione dell'ossidazione dalle armature, protezione delle stesse con idonei prodotti, applicazione di malta tissotropica per ricostruire le parti demolite.
Infine applicazione di primer, stuccatura epossidica ed applicazione di resina epossidica con successiva posa in opera del tessuto in fibra di carbonio.
Il metodo descritto può essere impiegato con i dovuti accorgimenti, anche a strutture in muratura e lignee.
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