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La diffusa sensibilizzazione ai temi del risparmio dell'energia e alla tutela dell'ambiente è figlia degli anni Novanta, quando, analizzando le criticità del pianeta, si è deciso, a livello mondiale, di adottare misure in grado di arginare gli effetti dell'inquinamento, tutelando gli ecosistemi e le naturali fonti energetiche: acqua, terra, vento e sole.
Ma in questo discorso, che ruolo gioca la casa?
La casa, purtroppo, è una delle principali fonti di emissioni di gas nocivi nell'aria e di consumo smodato di energia; per questo motivo, negli anni, sono state introdotte alcune Direttive comunitarie, tese a dare indirizzi per una corretta progettazione ecosostenibile e per contenere il consumo di energia.
Dagli anni Novanta, seguendo l'esempio dei Paesi del Nord Europa, in Italia si è cominciato ad adottare tecniche di costruzione rispettose dell'ambiente, ad utilizzare materiali e risorse del territorio, a limitare gli sprechi. A tutto ciò si è unito l'utilizzo di dispositivi ed elettrodomestici in grado di consumare meno, con un impatto ridotto sull'ambiente e un conseguente risparmio in bolletta.
Ma come poter scegliere con facilità un elettrodomestico in base alle sue caratteristiche e quindi ai consumi?
Con la Direttiva CEE n.75 del 1992 sono state introdotte le etichette energetiche per gli elettrodomestici, ossia certificazioni che, con colori e simboli, forniscono, in maniera diretta e intuitiva per l'acquirente, le caratteristiche prestazionali dell'oggetto dal punto di vista dei consumi.L'etichetta è caratterizzata da simboli, lettere e pittogrammi, ognuno dei quali fornisce un'informazione ben precisa sullo stesso; le sette frecce, di lunghezza e colore variabili, indicano i consumi: più la freccia è corta e il colore è verde intenso, minore sarà il consumo di energia.
Tali frecce sono accompagnate da una lettera, in una scala che andava dalla A alla G: il continuo sviluppo di tecnologia ha portato, però, alla produzione di dispositivi maggiormente prestazionali, tanto da avere oggi sul mercato elettrodomestici anche in classe A+++.
Unitamente alla classe di efficienza, è possibile trovare il consumo annuo di energia, nonché informazioni tecniche su prestazioni e capacità, espressi con simboli e lettere di lettura immediata e comprensibili in qualunque Paese dell'Unione Europea.
Dai soli elettrodomestici, l'utilizzo dell'etichetta energetica si è esteso anche ad altri dispositivi, così da permettere di conoscere le caratteristiche prestazionali degli stessi: televisori, condizionatori, lampade e altri apparecchi per l'illuminazione.
Questi sono solo alcuni dei dispositivi che, ad oggi, risultano dotati di etichetta: presto, in attuazione delle Direttive comunitarie, anche altri, il cui funzionamento incide in maniera diretta o indiretta sui consumi, lo saranno.
Con la Direttiva 2010/30/UE, recepita sul nostro territorio con il Decreto Legislativo 28 giugno 2012, l'etichetta è obbligatoria per qualsiasi bene che abbia un impatto sul consumo di energia durante l'uso.
Un esempio è dato da uno degli elementi che, più di tutti, influisce sul comfort climatico della casa, evitando dissipazioni di calore e correnti d'aria e consentendo l'ingresso di luce e aria naturali. Stiamo parlando dei serramenti che, per questo motivo, vengono dotati di etichetta energetica.
Grazie all'apposizione di una etichetta energetica su di un serramento, all'atto dell'acquisto è possibile valutare, in maniera immediata, le sue caratteristiche.
Ad oggi esistono diverse tipologie di etichette, ognuna studiata e promossa dalle singole aziende di serramenti o associate in gruppi: ANFIT, Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy e SiPVC, Gruppo Serramenti e Avvolgibili sono solo alcuni dei promotori e attuatori di tali iniziative.In linea di massima un'etichetta energetica per serramenti è molto simile a quella di un elettrodomestico: contiene le prestazioni espresse mediante frecce, colori e lettere, nonché marcatura CE, modalità di assemblaggio e posa in opera, ed impatto ambientale. Inoltre, a seconda della sua localizzazione sarà studiato il fattore solare, e quindi il comportamento del serramento a seconda delle stagioni e delle ore del giorno.
In questo modo sarà possibile stabilire in maniera chiara se il serramento è idoneo per la localizzazione geografica in cui verrà installato; dovrebbe essere, infatti, proprio la zona climatica a determinare la scelta dell'infisso.
È opportuno specificare che i parametri vengono studiati e stabiliti al netto della presenza di eventuali schermi o dispositivi, che modificano intensità e direzione di aria e luce: parliamo di aggetti di coperture, tendaggi, pensiline, etc.
Essendo ancora al preludio della diffusione di tale certificazione, sebbene in netto ritardo rispetto agli altri Paesi, ci auguriamo che, presto, come è consueto per gli elettrodomestici, i serramenti siano dotati di un'unica etichetta energetica, standard per tutti i prodotti, che siano in legno, pvc o alluminio, e quindi chiara e d'immediata lettura per gli acquirenti.
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