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Le pompe di calore e le caldaie a condensazione sono due approcci distinti nell'ambito del riscaldamento e della produzione di acqua calda sanitaria.
Queste alternative vengono solitamente prese in considerazione durante la progettazione di nuovi edifici o nel corso di ristrutturazioni edili, quando l'obiettivo è l'efficienza energetica.
Esistono differenze nei costi e nel funzionamento di queste soluzioni, il che porta a chiedersi quale sia la scelta migliore. Rispondere a questa domanda senza prendere in considerazione le peculiarità di ciascun progetto risulta impossibile.
La soluzione ottimale dipende infatti da una serie di variabili che caratterizzano ciascun contesto ed edificio in cui questi sistemi saranno implementati.
In questo articolo, andremo a esplorare entrambe le soluzioni così da delinearne funzionamento e differenze.
La scelta di una caldaia a condensazione può essere giustificata da diverse ragioni.
Questo tipo di impianto rappresenta una moderna evoluzione delle vecchie caldaie a gas, poiché impiega lo stesso tipo di combustibile e, dopo aver riscaldato l'acqua mediante la combustione del gas, diffonde il calore in tutto l'edificio.
Nell'ambito residenziale, specialmente quando si tratta di sostituire una caldaia preesistente, un modello a condensazione può rivelarsi l'opzione ideale, poiché può essere facilmente integrato con gli impianti esistenti.
Grazie a una combustione più efficiente, che sfrutta il recupero di calore dai fumi di scarico, è capace di riscaldare l'acqua a temperature elevate, adatte per i tradizionali radiatori.
Ciò non esclude la possibilità di associare una caldaia a condensazione a nuovi impianti di riscaldamento radiante a pavimento o ad altre soluzioni.
Per capire il funzionamento di una caldaia a condensazione, è importante specificare che questo tipo di impianto fa uso di componenti realizzati con materiali altamente resistenti, come l'acciaio inox.
Questa scelta è dettata dal fatto che le condense, che solitamente presentano un pH di 4,5 o superiore, potrebbero deteriorare le tubazioni degli impianti tradizionali a causa della loro acidità.
L'acqua che alimenta una caldaia a condensazione viene riscaldata attraverso un bruciatore a premiscelazione che riduce le emissioni di monossido di carbonio e aumenta l'efficienza dell'impianto.
Inoltre, i fumi di scarico non vengono espulsi attraverso il tiraggio del camino, ma vengono smaltiti tramite un ventilatore posizionato nella parte superiore del bruciatore.
La canna fumaria è solitamente costituita da materiali come l'acciaio inox o il polipropilene. C'è, inoltre, un tubo di scarico aggiuntivo che elimina la condensa prodotta che viene poi trasferita in un pozzetto di raccolta.
Le caldaie a condensazione usano il gas come fonte di energia e sfruttano il calore che si genera dalla combustione per riscaldare l'acqua.
Questa tecnologia consente di massimizzare l'utilizzo del calore contenuto nei fumi di scarico, evitando dispersioni durante l'espulsione.
A differenza dei fumi espulsi da una caldaia tradizionale, che possono raggiungere temperature di circa 120°C, quelli emessi dalla caldaia a condensazione sono notevolmente più freddi, intorno ai 55-60°C.
Le pompe di calore funzionano con l'ausilio di energia elettrica, essenziale per il funzionamento del compressore, e sfruttano fonti rinnovabili per generare calore. Queste fonti possono includere l'aria esterna, l'acqua o il terreno, a seconda della configurazione dell'impianto.
In seguito, il calore prodotto può essere utilizzato per il riscaldamento di acqua o aria, il che si traduce in diverse tipologie di pompe di calore, come le pompe aria-aria, aria-acqua e geotermiche.
Indipendentemente dal modello scelto, questi impianti offrono notevoli vantaggi in termini di efficienza energetica, sfruttando in gran parte fonti di energia rinnovabile.
Questa caratteristica contribuisce a rendere le pompe di calore rispettose dell'ambiente, poiché evitano l'emissione di sostanze nocive.
Inoltre, quando abbinate a un sistema fotovoltaico, è possibile ridurre al minimo la dipendenza da energia elettrica acquistata dall'esterno.
Il funzionamento di una pompa di calore è analogo a quello di un frigorifero.
La differenza sta nel fatto che il frigorifero estrae il calore dal suo interno e poi lo disperde nell'ambiente, mentre la pompa di calore attinge il calore dall'ambiente per riscaldare l'edificio.
Tuttavia, entrambi i dispositivi si basano sul medesimo principio termodinamico noto come effetto Joule Thomson. Tale principio stabilisce che i gas possono modificare la loro temperatura a seguito di una compressione o espansione senza apporto di energia esterna.
Le pompe di calore, come anticipato, sfruttano diverse fonti di calore come l'aria, il terreno e le acque. Queste risorse sono abbondanti e gratuite, ma la loro temperatura iniziale è troppo bassa per essere utilizzata direttamente per il riscaldamento o la produzione di acqua calda.
Per cui, la pompa di calore sfrutta un processo termodinamico per aumentare il calore.
L'efficienza di una pompa di calore viene misurata considerando il rapporto tra il calore disponibile per il riscaldamento e l'energia elettrica necessaria per ottenerlo.
Più alto è questo rapporto, più alta sarà l'efficienza della pompa di calore.
I produttori di pompe di calore utilizzano valori come COP (coefficiente di prestazione) e/o SCOP (coefficiente di prestazione stagionale) per descrivere le prestazioni dei loro sistemi.
Questi valori mettono in relazione la produzione di calore e l'energia elettrica richiesta per generarla, fornendo indicazioni sulle prestazioni e consentendo la comparazione tra diversi impianti, modelli e tipi.
Tali valori sono calcolati in condizioni di laboratorio specifiche.
Vediamo ora quali sono le principali differenze tra caldaia a condensazione e pompa di calore. Un aspetto fondamentale riguarda l'energia utilizzata: la caldaia a condensazione fa affidamento su combustibili fossili, mentre la pompa di calore può sfruttare fonti di energia potenzialmente 100% rinnovabili.
Questo contribuisce in modo significativo a ridurre l'inquinamento associato alla produzione di energia direttamente sul posto.
Dal punto di vista dei costi, sebbene il risparmio complessivo garantito da una pompa di calore nel corso degli anni solitamente superi quello di una caldaia a condensazione, l'investimento iniziale e i costi di installazione sono superiori.
Pertanto, la scelta dipenderà dal budget disponibile.
Nei riguardi della manutenzione, la pompa di calore tende a essere più semplice da gestire, mentre la caldaia a condensazione richiede interventi periodici per verificare la sicurezza dell'impianto.
Per quanto concerne l'ingombro, la pompa di calore richiede spazio aggiuntivo per ospitare l'unità esterna e il serbatoio di accumulo dell'acqua calda sanitaria.
Inoltre, alcuni modelli di pompa di calore possono essere influenzati dalle condizioni climatiche, quindi è fondamentale una corretta pianificazione.
La caldaia murale a condensazione ecoTEC plus VMW di Vaillant rappresenta la scelta ottimale per garantire un riscaldamento efficiente e una fornitura affidabile di acqua calda sanitaria.
Caldaia murale a condensazione Vaillant
Una delle sue più recenti innovazioni è la funzione Soaping che elimina il fastidio degli improvvisi cambi di temperatura durante la doccia.
La tecnologia di combustione IoniDetect consente l'uso della caldaia con un mix di gas contenenti fino al 20% di idrogeno.
La caldaia offre anche un'elevata modulazione 1:9, il che significa che è in grado di adattarsi con precisione alle esigenze di riscaldamento.
La caldaia Ciao Green di Beretta Clima offre una serie di vantaggi e caratteristiche distintive.
Prima di tutto, è dotata di un circolatore a basso consumo, il che contribuisce a un notevole risparmio energetico. Inoltre, dispone di uno scambiatore condensante in alluminio.
Caldaia a condensazione Beretta
Un aspetto importante da notare è la sua versatilità di installazione: è possibile posizionarla sia all'esterno che a incasso grazie ad accessori opzionali.
In termini di standard di qualità, la caldaia Ciao Green è conforme alla Classe 6 secondo la Normativa Europea UNI EN 15502, garantendo prestazioni affidabili.
La pompa di calore aria-acqua split Vitocal 222-S di Viessmann è la scelta ideale per garantire riscaldamento e produrre acqua calda sanitaria.
L'installazione e il montaggio del sistema sono agevoli, semplificando il processo complessivo.
Pompa di calore aria acqua Viessmann
Le dimensioni compatte dell'unità la rendono adatta anche a spazi limitati.
Una caratteristica degna di nota è la produzione di acqua calda, resa possibile da un bollitore da 210 litri.
Questa pompa di calore può essere combinata con un impianto fotovoltaico, consentendo di sfruttare l'energia elettrica prodotta in modo autonomo.
Inoltre, può essere integrata con dispositivi di ventilazione meccanica, migliorando ulteriormente l'efficienza complessiva.
Family Sprint di RIELLO è un sistema pompa di calore split, composto da un'unità interna murale progettata per riscaldare, raffrescare e fornire acqua calda sanitaria.
Questo sistema si compone di due principali componenti: un'unità esterna che utilizza il gas R32 e un'unità interna murale collegata mediante tubazioni frigorifere.
Pompa di calore Riello
L'unità esterna è compatta e opera in modo silenzioso, l'unità interna ha una profondità di soli 270 mm e offre due versioni: una con resistenza integrativa già incorporata e una senza.
Nelle unità monofase, la resistenza integrativa ha una potenza di 3 kW, mentre nelle unità trifase è di 9 kW.
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