Tasi: modello di dichiarazione unico

Il modello di dichiarazione ai fini Tasi deve essere unico a livello nazionale, così come per l'IMU, secondo la risoluzione 3/DF 2015 del Dipartimento delle Finanze.
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Dichiarazione Tasi


dichiarazione TasiLa dichiarazione Tasi, la tassa sui servizi indivisibili comunali, deve essere presentata entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui ha avuto inizio il possesso degli immobili o sono intervenute variazioni di dati già dichiarati, sulla base di un modello unico a livello nazionale, da approvare con apposito decreto del Ministero dell'economia e delle finanze.

I singoli comuni non possono emanare quindi modelli diversi da quello stabilito dal governo centrale, ma hanno solo l'obbligo di metterlo a disposizione dei contribuenti. A stabilirlo il Dipartimento delle finanze con la risoluzione n. 3/DF del 25 marzo 2015, criticata dalla Fondazione IFEL secondo cui invece i comuni possono adottare modelli diversificati per adempiere alla dichiarazione Tasi.

Cerchiamo di capire meglio i termini della questione, in attesa di un ulteriore intervento chiarificatore del Ministero dell'economia.


Dichiarazione Tasi: quando deve essere presentata


La Legge di Stabilità 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147) all'articolo 1 comma 639 introduce la IUC (Imposta Unica Comunale) che si compone dell'imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola in due fattispecie impositive:

-la TASI, tributo comunale sui servizi indivisibili a carico sia del possessore che dell'utilizzatore dell'immobile

-la TARI, la tassa sui rifiuti destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento, a carico dell'utilizzatore dell'immobile.

Alcune disposizioni relative a questi tributi sono comuni, come quelle inerenti gli obblighi dichiarativi.

Così come per l'IMU, anche per la Tasi è necessario presentare una dichiarazione al Comune nel caso di:

- possesso di immobili non conosciuti al Comune

- variazioni e modifiche dei dati già dichiarati che comportano un diverso ammontare del tributo.

La scadenza per presentare la dichiarazione Tasi (così anche la dichiarazione IMU) è il 30 giugno dell'anno seguente a quello in cui è iniziato il possesso o sono intervenute le variazioni. Inoltre la validità della dichiarazione si produce negli anni successivi a quello della presentazione, a patto che non si verificano nuove variazioni dei dati dichiarati. In tal caso, la scadenza per presentare la dichiarazione è sempre il 30 giugno dell'anno successivo.


Modello dichiarazione Tasi


modello dichiarazione TasiLa dichiarazione deve essere presentata sulla base di un apposito modello. Per l'IMU, tale modello di dichiarazione è stato approvato con il Decreto ministeriale del 30/10/2012 prot. 23899, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 258 del 5/11/2012.

Per la dichiarazione Tasi invece molti Comuni si sono adoperati per l'adozione di modelli diversi.

Sulla base di ciò il Dipartimento delle Finanze è intervenuto con la risoluzione n. 3/DF del 25 marzo 2015, affermando che l'uso di una modulistica differente per ciascun comune in relazione all'obbligo dichiarativo concernente la Tasi, potrebbe generare confusione, soprattutto per chi è proprietario di immobili dislocati in aree comunali diverse, stante anche l'impossibilità a predisporre un software unico per tutto il territorio italiano.

Sulla base di queste considerazioni, il Dipartimento delle Finanze ha precisato che il modello di dichiarazione ai fini Tasi è solo quello adottato dal Ministero dell'economia e i singoli comuni hanno esclusivamente l'onere di metterlo a disposizione dei contribuenti proprietari di immobili.

Così se per l'IMU si usa un modello di dichiarazione unico a livello nazionale, stessa cosa vale anche per la Tasi.

Così si legge nella risoluzione: appare evidente che anche il modello di dichiarazione TASI, emanato secondo le anzidette modalità, deve essere unico e valido su tutto il territorio nazionale né si riscontrano all'interno della disciplina generale del tributo norme dalle quali sia possibile desumere la facoltà per i comuni di predisporre autonomamente modelli di dichiarazione concernenti la TASI, i quali, tra l'altro, confliggerebbero con i principi di semplificazione amministrativa degli adempimenti dei contribuenti, già realizzati con l'IMU.



Dichiarazione Tasi: la nota dell'IFEL


TasiQuanto disposto dal Dipartimento delle Finanze però è stato oggetto di critiche da parte della Fondazione IFEL (Istituto per la Finanza e l'Economia Locale), che in una nota di approfondimento del 27 marzo 2015, ha sostenuto che le argomentazioni addotte nella risoluzione n. 3/DF non appaiono conformi al quadro normativo di riferimento.

Secondo l'IFEL i Comuni devono disporre per via regolamentare in materia di dichiarazione Tasi, in modo analogo a quanto previsto per la Tari. Nel caso in cui si ritenga invece necessario un modello dichiarativo unico nazionale, si dovrà urgentemente apportare una modifica normativa che demandi espressamente ad un decreto ministeriale l'adozione di tale modello, così da permettere ai contribuenti di adempiere in tempo utile alla scadenza del prossimo 30 giugno.

Il contenzioso è aperto e come tale si attende un nuovo intervento normativo che chiarisca una volta per tutte quale modello deve essere utilizzato per la dichiarazione Tasi: se uno unico a livello nazionale ovvero tanti modelli a livello comunale, così come attualmente è previsto per la Tari.

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