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In questo periodo di emergenza sanitaria da Coronavirus il tema degli affitti degli studenti fuori sede è un argomento particolarmente sentito sotto molteplici profili.
In primo luogo, perché i tanti studenti che in questo momento hanno fatto rientro presso l'abitazione di famiglia restano comunque costretti a versare il canone dell'affitto. Il ritorno a casa è dovuto al fatto che le Università sono state chiuse e si seguono i corsi a distanza.
Il canone per l'affitto però deve essere pagato anche se l'immobile non viene più utilizzato, sia pure per causa di forza maggiore, quale può essere ritenuta la situazione di emergenza sanitaria da Covid-19.
In questo momento non vi sono dunque i requisiti per una sospensione dei pagamenti.
Qualora non si riesca economicamente a sostenere il costo del canone unica strada da percorrere sarà quella di trovare un accordo con il locatore per la riduzione dello stesso.
Ricordiamo che il mancato pagamento del corrispettivo della locazione comporta lo scioglimento del contratto e la condanna a versare le rate pregresse non pagate.
Altra questione di interesse per gli studenti fuori sede è la dichiarazione dei redditi.
È ormai tempo di 730 ed è quindi bene conoscere quali siano le modalità e le condizioni per poter portare in detrazione il canone versato. Di seguito facciamo il punto su quelle che sono le regole da seguire per ottenere il rimborso fiscale del 19% sugli affitti per studenti.
In fase di compilazione della dichiarazione dei redditi 2020 sarà possibile portare in detrazione le spese sostenute nel 2019 per gli affitti degli studenti fuori sede.
Viene a tal fine riconosciuto un rimborso Irpef del 19% della spesa effettuata. Ricordiamo che il modello 730/2020 dovrà essere inviato entro il 30 settembre.
Lo spostamento del termine è dipeso dalla revisione del calendario fiscale a seguito dei provvedimenti per contenere il contagio da coronavirus.
Segnaliamo che il modello 730 precompilato è online a far data dal 5 maggio e dal 14 maggio è consentita la modifica dei dati che in esso sono stati riportati unitamente all'eventuale invio all'agenzia delle entrate.
La detrazione spetta a favore di chi frequenta atenei sia pubblici che privati, indipendentemente dal tipo di percorso di studio prescelto. Sono escluse dalle spese che si possono portare in detrazione le spese di condominio, il deposito cauzionale o eventuali spese di riscaldamento.
L'agevolazione fiscale prevista per gli studenti universitari fuori sede spetta qualora vengano stipulate le seguenti tipologie contrattuali:
Per quanto concerne i requisiti necessari per poter ottenere la detrazione dell'affitto per gli studenti fuori sede si deve segnalare per quest'anno una novità sulla distanza minima per avere accesso al rimborso Irpef. Tra il Comune di residenza dell'inquilino e la sede dell'Università la distanza deve essere di almeno 100 km. L'ateneo, inoltre, deve trovarsi in una provincia differente da quella della residenza dello studente.
Da segnalare, infine, che per quest'anno si riduce la platea dei beneficiari della detrazione fiscale. Infatti con la dichiarazione dei redditi 2020 è stata cancellata l'agevolazione precedentemente introdotta a favore dei residenti in Comuni disagiati e montani per i quali la distanza minima accordata era di 50 km.
Gli universitari fuori sede che hanno stipulato un contratto d'affitto possono portare in detrazione il 19% dell'importo corrisposto a titolo di canone di locazione nel 2019.
Ai fini del calcolo del rimborso Irpef si dovrà tener conto della presenza di determinati limiti.
Vi è, infatti, un importo massimo che potrà essere indicato nel modello 730 che è pari a 2633 euro sul quale occorrerà calcolare l'apposita aliquota. L'importo che si potrà richiedere a titolo di rimborso sarà dunque pari al massimo a 500 euro.
Cosa succede se il contratto di affitto è cointestato a più studenti?
Il costo del canone potrà essere portato in detrazione proquota da ciascun soggetto interessato e il limite della detrazione resterà sempre pari a 2633 euro, in riferimento a ciascun inquilino, purché sussistano i requisiti per poter beneficiare della detrazione.
È esclusa la detrazione fiscale in caso di contratto di sublocazione.
Si ricorda, inoltre, che il costo del canone può essere sostenuto anche da un familiare del quale lo studente universitario sia fiscalmente a carico. In tal caso sarà il familiare a dover riportare la spesa sul modello 730 ai fini della detrazione fiscale. Restano fermi i limiti di spesa sopra citati anche in presenza di più figli. Qualora il genitore ad esempio abbia due figli studenti a carico, per ciascuno di essi avrà a disposizione un limite di spesa pari a 2633 euro.
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