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Continuo imperterrita la mia opera di rinnovamento degli ambienti della casa.
Sono di nuovo in soggiorno e, come già fatto per la camera da letto, svecchiata grazie a una nuova disposizione dei mobili e a uno studio delle finiture superficiali e dell'illuminazione, anche qui mi do da fare con cataloghi di carte da parati, tinteggiature, lampade e tutto ciò che mi viene a portata di mano mentre sono concentrata sull'obiettivo restyling.
Riassumo in breve le caratteristiche del nuovo assetto planimetrico del mio ambiente.
Fra le tre soluzioni, messe a punto collocando e ricollocando con cura le figurine che rappresentano le sagome in pianta dei miei mobili, mi innamoro della seconda.
La realizzo insieme a un volontario che, braccia salde e voglia di lavorare, mi aiuta a far corrispondere il disegno alla realtà.
Ora ammiro l'opera compiuta e prendo appunti mentali per capire come andare avanti e completare l'allestimento.
Comincio dal tavolo da pranzo; è il punto focale dell'ambiente, quello sul quale converge lo sguardo non appena entrati, grazie all'efficace e scenografico apporto della luce naturale, che arriva dall'ampia porta finestra a tre partite posta sul lato corto in fondo.
A far da cornice alla zona dedicata alla convivialità ho una doppia serie di scaffali (80 x 40 x 200 cm), uguali tra di loro, che la racchiudono, la proteggono e la separano dal resto.
L'area relax, invece, più vicina alla porta, è meno incisiva e più minimalista;
arredata da un semplice divano e da un mobile per la TV, ampio e basso, è meno visibile.
Chi entra nell'ingresso difficilmente potrà scorgerci mentre, comodamente distesi, siamo intenti nella lettura di un buon libro.
Vediamo ora cosa si può fare per accentuare questa differenza funzionale tra le due zone del soggiorno.
Inizio con una considerazione d'insieme: potrei modulare il soffitto su due quote differenti in modo da delineare, senza vincolarmi eccessivamente con ingombri a pavimento (inopportuni e scomodi in un ambiente così piccolo), una chiara divisione.
Per accentuare il carattere intimo dell'area divano / tv decido di ribassare proprio qui il soffitto e di mantenerlo comunque piano.
Una configurazione più complessa, oltre a un impegno economico e operativo maggiore per la messa in opera del controsoffitto, risulterebbe eccessiva e non in linea con la chiara ed espressiva semplicità del soggiorno.
Misurando un'altezza interna - tra solaio e solaio - pari a 3 metri, decido di arrivare a 2,70 metri;
il limite del controsoffitto (in lastre di cartongesso ancorate a un'orditura in profilati di metallo) è visibile nella sezione longitudinale e nella pianta riportate sopra e delinea la giustapposizione di due rettangoli pressoché uguali.
Ho intenzione di sottolineare ancor più la divisione utilizzando finiture superficiali a parete diverse, anche se armoniche e complementari.
Con la sola variazione delle quote del soffitto non ho però discontinuità verticali che mi rendano facile il passaggio tra due tinteggiature o tra una tinteggiatura e un materiale da rivestimento.
Decido dunque di introdurne una, di discontinuità, e di utilizzarla anche in modo utile e divertente.
Prendo bene la misura, in lunghezza, del mobile della TV (150 cm) e studio un sistema di nicchie in cartongesso nel quale incastonarlo.
Ottengo una serie di ripiani che mi saranno utili per disporre in bella vista alcuni vasi, una discreta quantità di libri e la mia collezione di CD.
Modulo il progetto di questa libreria fissa in funzione del futuro contenuto. Il risultato, di semplice e relativamente economica realizzazione da un artigiano esperto, è quello visibile nel disegno accanto.
A questo punto ho la possibilità di trattare le varie superfici con colori e / o rivestimenti diversi, delineando i volumi degli elementi e raggruppandone alcuni: partizioni delle nicchie in cartongesso / controsoffitto a quota 2,70 m; fondo delle nicchie / pareti principali dell'ambiente / soffitto a quota 3 metri.
In merito alla questione lascio a voi di sbizzarrirvi con le combinazioni più audaci: carta da parati optical anni '60 e colori pescati nella gamma del marrone, dell'arancio e del rosso; fantasie floreali inglesi; arabeschi classici; righe sempreverdi adatte a giovani alle prese con i lavori nella prima casa.
Bene, ora il grosso è fatto; non mi resta con conservare un po' di divertimento per la scelta delle lampade.
Ne serve una, necessariamente, per dar luce al tavolo da pranzo.
Non posso che optare per una sospensione di carattere scenografico, adatta a sottolineare la posizione centrale del tavolo stesso.
Per darvi qualche idea vi invito a curiosare tra le proposte riportate negli articoli di Lavorincasa.it che trattano di lampade a sospensione in legno, in metallo e vetro o così leggere da creare una suggestiva pioggia di luce.
Il design e l'ispirazione sono di volta in volta nuovi e stimolanti e non dubito che troverete la soluzione più adatta alle vostre esigenze e coordinata con le finiture già scelte e con gli arredi presenti nella stanza.
Ultima nota: anche l'angolo di divano, che può essere dedicato alla lettura, deve essere accessoriato della luce giusta; così come le nicchie in cartongesso che, per valorizzare e rendere ben visibile il loro contenuto, possono ospitare un sistema di illuminazione realizzato con faretti a tecnologia LED.
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