|
So che, in questo momento di sfavorevole congiuntura economica, non sempre è possibile assecondare i nostri più pressanti desideri di rinnovamento della casa. Spesso ci dobbiamo accontentare di piccoli interventi localizzati che prevedono, ad esempio, la sostituzione di porzioni di rivestimento delle pareti o dei pavimenti, l'introduzione di un nuovo elemento d'arredo o, semplicemente, la ventata di freschezza di una nuova tinta alle pareti.
In concomitanza con uno o più di questi lavori, solitamente rapidi e di poca spesa, è comunque possibile ripensare la disposizione dei mobili nelle varie stanze; l'impatto sul nostro portafogli è pressoché nullo (dobbiamo tenere conto solo di eventuali ritocchi alla tinteggiatura, di piccole modifiche all'impianto elettrico o dell'acquisto di complementi o elementi decorativi aggiuntivi) ma l'effetto restyling è garantito. Tutto ci sembrerà come nuovo e – se studiamo bene le varie soluzioni – anche più funzionale.
Per non farci prendere da una smania di cambiamento - responsabile, il più delle volte, di lunghe e inutili fatiche - desistiamo dal metterci a spostare i mobili in maniera sconclusionata e non programmata.
La loro nuova disposizione deve essere il frutto di un'attenta pianificazione che va fatta, prima di tutto, a tavolino.
Gli strumenti per iniziare bene sono pochi e di facile reperimento: una piantina della stanza da risistemare (disegnata a mano o stampata a una scala adeguata, meglio se 1:50; a questa scala 1 metro reale corrisponde a 2 cm su carta), una matita, alcuni fogli di carta e cartoncino colorato, un righello o una squadretta, un paio di forbici e – dulcis in fundo – un po' di pazienza.
Se non abbiamo a disposizione le misure della stanza, possiamo procedere al loro rilievo; in un articolo precedente ho descritto le fasi di questo lavoro preliminare, un po' noioso ma indispensabile per aver chiara la situazione planimetrica reale.
Per darvi un esempio concreto di come procedere alla risistemazione dei mobili, prendo la piantina della camera da letto di un appartamento qualsiasi. Nel mio caso ho a che fare con uno spazio rettangolare profondo 3,30 metri e largo quasi 5; la sua altezza è di 3 metri.
L'accesso avviene da una porta a cerniera posta all'estremo di uno dei lati lunghi, mentre una porta finestra a tre partite, attestata su un lungo balcone, occupa una buona porzione della parete contrapposta.
La camera ha una forma regolare; l'unica singolarità è rappresentata dalla lieve rientranza (di appena 18 cm) di una delle pareti più corte, che potrei eventualmente utilizzare inventando qualche soluzione su misura.
Nella configurazione iniziale gli arredi sono disposti come nella figura 1: il letto matrimoniale, che troviamo entrando a sinistra, è affiancato da una coppia di comodini; l'armadio, parzialmente nascosto dall'apertura della porta, segue l'intero andamento di una delle pareti secondarie; un cassettone per la biancheria occupa l'angolo più lontano dalla porta.
Questo assetto, seppure abbastanza funzionale, presenta un paio di problemi.
Il cassettone rende poco fluido il passaggio da e verso il posto letto più lontano dalla porta, limitandolo a poco più di 70 cm; la sua misura ottimale si aggira infatti intorno agli 80 – 90 cm.
Il letto, davanti alla finestra, si trova particolarmente esposto alle correnti d'aria e, come tale, poco salutare e assolutamente non in linea con i consigli del Feng Shui. La sua posizione sembra inoltre interferire, almeno parzialmente, sulla direttrice che collega la via d'entrata alla camera e quella di uscita sul balcone.
Partendo da questi dati minimi e, se volete, utilizzandoli come scusa per prospettare un cambiamento al partner recalcitrante, potete procedere così.
Ritagliate su un foglio di cartoncino colorato le sagome dei vostri mobili; io ricaverò un rettangolo di 3,6 x 4,2 cm (il mio letto 1,8 x 2,1 metri in scala 1:50), un altro di 1,6 x 1 cm (il cassettone di 0,8 x 0,5 m al 50) e, inoltre, due rettangoli più piccoli per i comodini, che misurano 40 x 50 cm e che quindi saranno di 0,8 x 1 cm. Per l'armadio, costituito da 5 moduli di 60 x 60 cm, ritaglierò lo stesso numero di quadratini di 1,2 cm di lato.
Mi metto all'opera e provo a posizionare i ritagli sulla piantina della camera fino a ottenere la combinazione più soddisfacente. Nel farlo dovrò tenere conto di alcune regole fondamentali:
1. I passaggi tra i vari mobili e tra i mobili e le pareti dovranno misurare tra gli 80 e i 90 cm;
2. Gli arredi saranno in armonico dialogo tra loro; meglio evitare sovraffollamenti e giustapposizioni, poco funzionali ed esteticamente non convincenti;
3. La soluzione perfetta, in realtà, non esiste. Tra alcune soluzioni che presentano lo stesso grado di funzionalità dobbiamo scegliere quella che più si adatta alle nostre esigenze, anche estetiche, e arricchirla con un trattamento delle pareti e alcuni complementi deputati a valorizzarla e a renderla personale e intima.
Anche eventuali adattamenti impiantistici posso fare al caso nostro e remare a favore della decorazione. Alcuni designer utilizzano addirittura i cavi elettrici a vista per creare inediti effetti a parete.
Giocando con le mie figurine, individuo tre possibili soluzioni; tutte mantengono l'armadio nella posizione iniziale che, in assoluto, mi sembra la più convincente:
Soluzione 1. Il letto, insieme alla coppia di comodini, occupa la parete corta più lontana dalla porta. Il problema di questa configurazione è legato al cassettone che, posto trasversalmente vicino alla porta finestra, pur creando con l'armadio una sorta di ambito – spogliatoio, finisce per intralciare il passaggio;
Soluzione 2. Il letto a centro stanza ospita a ridosso della testiera il cassettone che, volendo, può essere raddoppiato; la zona riposo e quella del guardaroba sono divise e fruibili separatamente; i passaggi sono però un po' scomodi e i comodini non trovano un'adeguata sistemazione;
Soluzione 3. Il letto, come nella soluzione 1, occupa una delle pareti corte; ai suoi piedi troviamo il cassettone, da raddoppiare per creare simmetria e armonia tra le varie parti. Finalmente tutto sembra stare al posto giusto. La rientranza dietro il letto può inoltre essere attrezzata con una serie di ripiani a tutta altezza, a integrazione dei piani d'appoggio forniti dai comodini.
Soddisfatta del lavoro compiuto, inizio a pensare al soggiorno e alle altre stanze della casa. In ognuna, se guardiamo bene, ci sono i germogli del cambiamento e, matita, cartoncino e forbici alla mano, possiamo pianificarlo. Diamoci da fare!
|
||