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Il sistema LEED (acronimo per Leadeship in Energy and Environmental Design) è una metodologia di classificazione dell'efficienza energetica e dell'impronta ecologica degli edifici introdotta dall'USGB (U.S. Green Building Council), un'associazione statunitense fondata nel 1993 allo scopo di diffondere la promozione e lo sviluppo di un approccio globale alla sostenibilità.
Il sistema, dapprima applicato unicamente negli Stati Uniti e in seguito diffusosi in quasi cento paesi (compresa ovviamente l'Italia) si pone obiettivi molto ambiziosi, tra cui ad esempio definire il concetto di edificio verde tramite l'individuazione e applicazione di parametri di misura standardizzati (in senso sia quantitativo che qualitativo), sviluppare metodi di progettazione integrata a ogni aspetto dell'edificio (materiali, impianti, sistemi costruttivi, distribuzione interna, etc.), modificare il mercato dell'edilizia in senso più ecologicamente sostenibile e ovviamente diffondere una maggiore consapevolezza su questi temi.
L'approccio metodologico è molto diverso rispetto alla certificazione energetica disciplinata dalla normativa italiana, in quanto multidisciplinare.Vengono infatti considerati ben sette criteri principali (a loro volta suddivisi in numerosi requisiti prestazionali più specifici), e cioè:
- sostenibilità del sito in cui si trova l'edificio, con i seguenti requisiti prestazionali:
- prevenzione dell'inquinamento da attività di cantiere;
- selezione del sito, nel senso di scelta della posizione ideale per l'edificio;
- densità edilizia e vicinanza ai servizi; una maggiore vicinanza e dotazione di scuole, negozi di vicinato, centri di aggregazione eccetera consente infatti di ridurre gli spostamenti, e di conseguenza le emissioni di anidride carbonica;
- recupero e riqualificazione dei siti contaminati;
- dotazione di trasporti alternativi, in particolare per quel che riguarda le capacità delle aree di parcheggio, l'uso di veicoli poco inquinanti (auto elettriche, ibride o a bio-diesel), la dotazione di rastrelliere per biciclette e la vicinanza alle fermate dei mezzi pubblici;
- controllo della qualità e quantità delle acque meteoriche, e soprattutto l'eventuale loro utilizzo per il lavaggio di marciapiedi e cortili, l'irrigazione degli spazi verdi e il funzionamento degli scarichi dei gabinetti;
- sviluppo del sito, in relazione specialmente alla protezione e ripristino dell'habitat preesistente, e alla massimizzazione degli spazi aperti;
- effetto isola di calore in relazione sia alle coperture sia alle superfici esterne e in particolare all'involucro esterno e alle pavimentazioni; è infatti evidente che un tetto verde e materiali con un basso coefficiente di trasmissione termica, come ad esempio il legno, risultano più sostenibili;
- riduzione dell'inquinamento luminoso.
Gestione efficiente delle acque, con i seguenti requisiti prestazionali:
- riduzione della quantità d'acqua necessaria al fabbisogno dell'edificio;
- gestione efficiente delle acque per l'irrigazione delle aree verdi;
- tecnologie innovative per la gestione delle acque reflue.
Energia e atmosfera, con i seguenti requisiti prestazionali:
- ottimizzazione delle prestazione energetiche;
- Produzione in situ di energie rinnovabili, specilmente tramite l'installazione di pannelli fotovoltaici e micropale eoliche;
- gestione di base e avanzata dei fluidi refrigeranti degli impianti (ascensori, aria condizionata, eccetera);
- esecuzione di misure e collaudi.
Materiali e risorse, con i seguenti requisiti prestazionali:
- raccolta e stoccaggio dei materiali riciclabili;
- riutilizzo degli edifici, in relazione al mantenimento delle murature, dei solai e delle coperture esistenti, e inoltre di almeno la metà delle partizioni interne non portanti;
- gestione (ed eventuale riutilizzo per riempimenti di scavi e scarpate) dei rifiuti prodotti dal processo di costruzione;
- contenuto di materiale riciclato;
- provenienza dei materiali estratti, lavorati e prodotti a distanza limitata: è infatti evidente che l'uso di materiali locali consente di ridurre i trasporti, e perciò risulta molto più sostenibile.
Qualità degli ambienti interni, con i seguenti requisiti prestazionali:
- controllo ambientale del fumo di tabacco;
- monitoraggio e incremento dei ricambi d'aria;
- piano di gestione IAQ in fase sia costruttiva che prima dell'occupazione;
- materiali basso emissivi: adesivi, primer, sigillanti, materiali cementizi, finiture per il legno, pitture, pavimentazioni, prodotti in legno composto e fibre vegetali;
- controllo delle fonti chimiche e inquinanti negli ambienti interni;
- controllo e gestione dell'impianto di illuminazione.
Innovazione nella progettazione.
Priorità regionali, i cui requisiti prestazionali variano da caso a caso in base alle condizioni locali.
Le classi di merito si basano invece sull'attribuzione di punti in ciascuno degli ambiti sopra elencati, con i seguenti livelli prestazionali:
- certificato, tra 40 e 49 punti;
- classe argento, tra 50 e 59 punti;
- classe oro, tra 60 e 79 punti;
- classe platino, tra 80 e 110 punti.
Per ottenere una certificazione LEED, è necessario rivolgersi al Green Building Council Italia (GBC), responsabile nel nostro paese dell'attribuzione delle certificazioni secondo rigorosi criteri che costiscono un preciso adattamento di quelli in uso ormai da molto tempo negli Stati Uniti.
In particolare, per prima cosa occorre registrare on-line l'edificio da certificare tramite un'apposita pagina sul sito internet del GBC, in cui indicare la denominazione del progetto, la localizzazione dell'edificio, la data indicativa di inizio e fine dei lavori, la superficie totale e infine la classe di merito che si presume di raggiungere.
Successivamente, per ciascuno dei requisiti relativi a ogni criterio principale è necessario fornire la documentazione richiesta e comprovante il rispetto del requisito, per quelli obbligatori e/o il livello prestazionale raggiunto, per i requisiti facoltativi o supplementari.
Tale documentazione, in base alle diverse caratteristiche di ciascun requisito, consiste generalmente in relazioni, calcoli ed elaborati grafici.
Una volta predisposto tutto quanto necessario, è possibile inoltrare la richiesta ufficiale di certificazione: l'operazione può essere eseguita direttamente dal responsabile del progetto, generalmente il progettista architettonico, il direttore dei lavori o, per gli edifici più complessi e che richiedono diverse competenze, il coordinatore del gruppo di lavoro.
Prima del perfezionamento della procedura di certificazione vera e propria, bisogna infine procedere al pagamento della certificazione richiesta, il cui costo negli Stati Uniti è di circa 900 dollari per gli associati al GBC e 1.200 per i non associati.
La certificazione di un edificio in base ai criteri LEED è vantaggiosa specialmente per chi costruisce edifici residenziali a scopo di investimento; parliamo dunque dei gruppi immobiliari, gli operatori del real estate e gli imprenditori del settore più che dei singoli privati.
Tuttavia, anche chi vende casa, soprattutto se di un certo pregio e valore economico, come una villa, un casale o una dimora storica, potrebbe trovare conveniente questo tipo di operazione.
Infatti, grazie alla certificazione LEED, e in particolare per le classi di merito più prestigiose, si è certi di offrire un edificio tecnologicamente avanzato, eco-sostenibile, completamente salubre e con pochi costi di gestione per l'approvigionamento energetico.
È chiaro, dunque, che queste caratteristiche possono diventare un ulteriore fattore di pregio e fare la differenza sia dal punto di vista pubblicitario che dell'aumento del valore di mercato.
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