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Le pareti perimetrali che delimitano gli edifici con struttura in calcestruzzo armato, comunemente note con il termine di tamponamenti o murature di tompagno rivestono una particolare importanza per la sicurezza e il confort dell'edificio.
A esse è affidato il compito di dividere gli ambienti interni dall'esterno mediante l'impiego di materiali di natura diversa accoppiati ad altri con poteri isolanti particolari miranti a soddisfare ogni tipo di esigenza progettuale e prestazionale.
Le tompagnature più comuni sono realizzate con termoblocchi in laterizio o con due fodere dello stesso materiale distanziate tra loro da una camera d'aria, la quale può ospitare anche materiali termicamente isolanti, costituiti da lastre rigide o materiali sciolti.
In seguito ai numerosi eventi sismici verificatisi su tutto il territorio nazionale, si è potuto constatare come queste parti degli edifici siano soggette facilmente a fenomeni di espulsione e frantumazione dei blocchi in laterizio, con gravi conseguenze per l'incolumità delle persone.
Per questo motivo, gli organi nazionali preposti a redigere norme sempre più sicure per le costruzioni hanno previsto degli obblighi per chi progetta e costruisce tali opere, al fine di rendere più sicura la loro stabilità in occasione di eventi capaci di sollecitare dinamicamente le strutture portanti a esse connesse.
Anche se la normativa ha cercato in qualche modo di disciplinare in maniera più severa le regole di progettazione e costruzione di tali murature, a oggi non si può ancora dire che esse siano complete nel definire in maniera esaustiva tale problema.
Gli eventi eccezionali come i terremoti non rappresentano la sola causa di rovina di tali parti dell'edificio, esistono infatti una serie di cause più o meno note che ne decretano l'indebolimento e nei casi più gravi il crollo.
Lavori eseguiti in tutta fretta, senza rispettare i tempi necessari per consentire ai leganti impiegati di unire in maniera adeguata le successive file di blocchi, cattiva o mancante incassatura sotto la cornice strutturale della tompagnatura, cattiva qualità dei leganti, altezze eccessive del paramento murario, difetti di graffaggio, rappresentano alcune di queste cause che nel tempo con la complicità di agenti esterni, come microsismi indotti dal traffico veicolare o altri tipi di scuotimenti indotti sulle strutture portanti da macchinari in moto innescano processi di instabilità pericolosi.
La famosa affermazione prevenire è meglio che curare è assolutamente pertinente quando si manifestano distacchi dei tompagni dalle strutture perimetrali, lesioni con espulsioni di alcuni parti in laterizio, strapiombature, ecc.
In presenza di un palese scollamento del tompagno, quando la percussione con un pugno al centro della parete mette in evidenza una certa instabilità della stessa, occorre intervenire per ripristinare il collegamento danneggiato mediante un procedimento che può variare in relazione all'estensione dello scollamento e della localizzazione dello stesso.
Infatti se il tompagno risulta distaccato solamente dalla trave soprastante per difetto di incassatura è possibile intervenire solamente su tale parte, mentre qualora il tompagno risultasse scollato dalla struttura in maniera evidente è necessario operare in maniera più invasiva.
Vediamo ora come si procede per realizzare il ripristino dei collegamenti deteriorati tra struttura e muratura perimetrale.
In presenza di uno scollamento di una parete di tompagno, rispetto alla struttura perimetrale è possibile intervenire fondamentalmente in due modi e precisamente ripristinando la coesione tra muratura e struttura mediante l'introduzione di materiali espandenti aggrappanti, o collegando mediante fasce perimetrali ancorate le due parti da unire.
La prima soluzione può essere adottata in presenza di scollamenti non rilevanti e di tamponamenti non molto snelli, per intenderci è possibile procedere su murature di altezza libera max fino a m.3,00, utilizzando schiuma poliuretanica monocomponente pronta all'uso ed estrudibile mediante apposita pistola di tipo universale.
Nel secondo caso, quando la stabilità dei tompagni dovesse risultare molto compromessa, è necessario procedere in maniera più invasiva.
infatti l'intervento di collegamento va effettuato operando dall'interno e dall'esterno con le stesse modalità e cioè rimuovendo perimetralmente 25 cm di intonaco dalla muratura e dalla struttura perimetrale adiacente.
in seguito, dopo accurata pulizia delle superfici è necessario forare a interasse costante di circa 150 cm la parete adiacente con la struttura, al fine di poter inserire in seguito un collegamento tra le fasce di rete in fibra di vetro fissate sulle superfici descritte mediante malta cementizia.
Nei fori descritti verranno inseriti dei connettori costituiti da fazzoletti in fibra di vetro passanti, con risvolti di circa 30 cm sulle due facce del tompagno.
Si procederà infine alla stuccatura dei fori precedentemente trattati con resine adeguate al fine di consentire l'ancoraggio del connettore, dopo la stuccatura verranno eseguiti gli strati di finitura in rapporto al tipo di finitura preesistente.
In luogo dei connettori costituiti da fibra di vetro, è possibile impiegare tondini in acciaio filettati provvisti di rondella in fibra di vetro molto simili ai tasselli impiegati per fissare i rivestimenti a cappotto.
Appare subito evidente come le due procedure pur diverse come invasività e impiego di materiali in ogni caso riducono il pericolo di ribaltamento della muratura, la qual cosa intervenendo anche sulle connessioni laterali del pannello ne garantisce la completa stabilità.
I costi dei due interventi sono molto diversi, in virtù del fatto che nel primo caso l'intervento può essere effettuato anche senza l'impiego di maestranze particolari da chi possiede una buona manualità impiegando prodotti poliuretanici adeguati e seguendo le prescrizioni operative riportate nella scheda tecnica del prodotto.
Nel secondo caso è necessario l'intervento di ditta adeguata seguita da professionista abilitato, al quale è demandato il compito di dirigere i lavori e di calcolare eventuali ulteriori verifiche sulla consistenza dei tamponamenti da consolidare.
Infatti uno scollamento molto evidente e diffuso delle opere di tamponamento perimetrali potrebbe non essere attribuibile solamente ai motivi precedentemente esposti, ma potrebbe essere conseguente a dissesti di natura strutturale.
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