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Anche se personalmente non amo troppo i fiori recisi, non posso negare che una bella composizione contribuisce senz'altro a portare una nota di freschezza e colore alla casa e sia essa stessa un ottimo complemento d'arredo.
Una qualità caratteristica dei fiori è il loro profumo, ma i metodi di coltivazione attuali fanno sì che quelli acquistati dal fiorista l'abbiano quasi completamente perso.
Ogni composizione, sia di fiori freschi che di fiori secchi, deve però essere realizzata con attenzione e relativamente all'ambiente in cui va inserita.
Per ambienti il cui problema principale è una cattiva esposizione luminosa, l'adozione di piccole composizioni di fiori con nuance delicate provvederà ad armonizzare gli effetti di luce. Per contro, laddove si provvederà ad addobbare grandi sale ben illuminate, sarà opportuno adornarle con composizioni floreali voluminose e dai colori sgargianti.
Se pensate di acquistare dei fiori da un negozio specializzato è meglio orientarsi sulle specie stagionali, più semplici da trovare e di certo meno costose di quelle coltivate in serra.
Qualunque sia la vostra scelta, una bella composizione floreale di certo rallegrerà l'ambiente dove sarà posizionata. L'unico neo dei fiori freschi è che una volta recisi, nonostante le premure, non durano a lungo.
Ci sono tuttavia degli accorgimenti da seguire per allungare la vita dei nostri tesori naturali.
Per facilitare l'assorbimento dell'acqua gli steli teneri dovranno essere tagliati in diagonale e andrà praticata una fenditura verticale di circa 5 cm.
Per quelli più duri, invece, come quelli di rose e garofani, bisognerà tagliare la corteccia per 5 cm e schiacciarla prima di immergerli in acqua.
Gli steli che perdono resina, una volta tagliati, andranno sigillati immergendoli in acqua calda per qualche minuto.
L'acqua del vaso non deve essere troppo abbondante (deve coprire circa metà degli steli) e va cambiata ogni due giorni. Potete aggiungere anche un cucchiaino di zucchero per fornire glucosio con cui nutrire i fiori e un'aspirina per ridurre la perdita di acqua dalle foglie.
Per ridurre la carica batterica e rallentare la decomposizione potete aggiungere anche qualche goccia di candeggina.
Di notte si possono spostare i vasi all'aperto, così che possano trarre beneficio dall'aria fresca.
Togliete le foglie che finiscono in acqua, per evitare che imputridisca, ed eliminate sempre i fiori appassiti.
Le composizioni di fiori secchi non hanno nulla da invidiare a quelle di fiori freschi ma hanno il vantaggio di essere molto più durature.
I fiori secchi possono essere acquistati nei centri specializzati, sia in composizioni già pronte che sfusi, da comporre a piacimento.
Ma l'operazione di essiccamento non è molto complicata e si può fare benissimo da soli.
Bisogna cogliere i fiori freschi in una giornata calda e secca, in modo che la rugiada sia completamente evaporata, liberarli dalle foglie e legarli strettamente in mazzetti, dopodiché bisogna appenderli per un po' a testa in giù in un luogo asciutto, poco luminoso e con un buon ricambio d'aria.
Le specie più adatte per essere essiccate sono i sempreverdi come l'elicriso, o fiori come rose, ortensie e peonie. Meno successo si potrà avere da specie carnose e ricche d'acqua come orchidee e tulipani.
Per realizzare le composizioni sono molto utili quei materiali spugnosi usati dai fioristi per far stare dritti gli steli, solo che in questo caso non dovranno essere bagnati.
Le composizioni di fiori secchi stanno bene in cesti. Specie come peonie e ortensie stanno bene in quelli grandi mentre contenitori più piccoli vanno bene per fiori meno appariscenti, spighe e bacche.
Le idee originali da copiare per una composizione sono tante: in una cucina rustica, ad esempio, starà bene un cesto di vimini o una ciotola piena di fiori secchi, un vecchio camino spento può essere ravvivato da una composizione con fiori e spighe.
Per rendere più originali le composizioni si possono usare contenitori insoliti come vecchie zuppiere o vassoi, o un'antica stadera, ecc., ed arricchirle con rami verdi, bacche e spighe.
Una piacevole variazione sul tema è il classico pout pourri, una ciotola piena di petali di fiori secchi e profumati.
Le essenza più usate per realizzarlo sono i petali di rosa, la lavanda, la camomilla, la calendula, la melissa, la verbena, il geranio.
Per aumentare il profumo si aggiungono essenze come scorzette di limone o arancia, bastoncini di cannella, qualche chiodo di garofano e un po' di noce moscata.
Per realizzare il pout pourri anche in questo caso petali e foglie vanno raccolti in una giornata calda.
Fateli quindi essiccare in un luogo fresco e ombreggiato in modo che mantengano inalterato il loro colore.
Mettete quindi i petali in un sacchetto di carta scura e chiudetelo con un elastico.
Per intensificare il profumo si aggiunge qualche goccia di olio aromatico.
Conservatelo in luogo asciutto e caldo per un paio di giorni. Ogni giorno agitate il sacchetto in modo che i petali si mescolino: saranno pronti quando avranno raggiunto la consistenza della carta.
Lo stesso procedimento vale per scorze di agrumi e foglie colorate.
Queste ultime saranno pronte quando si sbricioleranno tra le mani.
Per la lavanda e le erbe, invece, vanno formati dei mazzetti da appendere a testa in giù come si fa per i fiori. Quando saranno pronti si butteranno via gli steli e utilizzeranno i fiori.
Naturalmente in commercio esistono anche confezioni di pout pourri già pronte ma a queste possono essere mescolate anche quelle preparate in proprio.
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