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Nelle case di vacanza di solito essendo frequentate soprattutto durante il periodo estivo, si vive molto di più lo spazio esterno.
Questo spazio viene generalmente identificato con un giardino o con un terrazzino, ed è nella maggior parte dei casi delimitato da un muretto perimetrale o da un cancelletto.
I cordoletti perimetrali o i muretti, essendo all'aperto, subiscono l'azione delle precipitazioni, del vento e dell'eccessivo soleggiamento, tutti fattori che portano al loro deterioramento.
Si potrà notare su di essi dapprima il loro sgretolamento seguito da una successiva apparizione di efflorescenze.
I muretti del giardino, infatti, essendo a stretto contatto con le piante e con la terra presentano spesso problemi di umidità di risalita capillare.
Questa si manifesta con la bollatura della superficie pittorica, dovuta al rigonfiamento dell'intonaco, oppure con la formazione di efflorescenze e muffa sulla superficie, segno appunto di un ambiente molto umido.
La prima cosa da fare è quella di mettere delle protezioni per pavimenti, battiscopa in cotto, rivestimenti con piastrelle, ecc., queste protezioni potranno essere fatte utilizzando un rotolo di scotch gommato che dovrà essere apposto su tutte quelle parti che rischiano di macchiarsi come il battiscopa o il bordo del muretto in cotto oppure utilizzando dei fogli di giornali per coprire il pavimento da eventuali schizzi e colature di pittura.
Essendosi formate bollature e muffa sulla superficie della parete o del cordoletto perimetrale al giardino, si dovranno eseguire una serie di passaggi, al fine di evitare che il fenomeno si ripeta nel tempo.
Per prima cosa bisogna pulire la superficie da trattare, questa operazione consiste nell'eliminare tutta la vernice bollata e la muffa presente attraverso l'utilizzo di una spatola morbida in metallo.
Durante la fase di pulitura bisogna fare attenzione a non rompere l'intonaco sottostante.
Qualora ciò dovesse accadere, vorrà dire che anche lo strato d'intonaco del muretto o della parete è ammalorato e quindi dovrà essere ripristinato.
Sarà necessario rifare completamente l'intonaco solo in quei punti dove è interessata l'intera superficie, se invece l'intonaco è diventato incoerente solo in alcuni punti, allora basterà riempire i vuoti con lo stucco.
Prima di stuccare le parti d'intonaco mancanti sarà necessario trattare la parete con dei prodotti antimuffa per evitare che la problematica si ripresenti a breve e poi sarà necessario passare una prima mano di fissativo.
Il fissativo è una sostanza che, come dice il termine, funge da collante per la vernice che verrà passata successivamente, ha una consistenza molto liquida, perché per poter essere applicato senza appiccicare va diluito con un grosso quantitativo d'acqua, all'incirca per ogni litro di fissativo sono necessari 5 litri d'acqua.
Dopo aver stuccato il muretto e dopo aver colmato i vuoti, questo dovrà essere carteggiato.
L'operazione di carteggiatura si esegue con la carta vetrata che è possibile acquistare in fogli in un qualsiasi negozio di fai da te o di ferramenta.
La carteggiatura ha la funzione di rendere liscia e complanare la parete, in questo modo il muretto o il cordoletto non presenteranno nessun eccesso di stucco.
Terminata la fase di stuccatura e carteggiatura bisognerà passare sulle superfici trattate una ulteriore mano di fissativo, che appunto servirà da collante per la pittura scelta.
Il fissativo ha un colore acquoso bianco, si dovrà aspettare che questo sia perfettamente asciutto per poi procedere con la pitturazione.
La fase di pitturazione finale prevede l'utilizzo generalemente di pitture al quarzo per esterni, che in questo caso però avendo a che fare con superfici molto umide possono essere sostituite con pitture traspiranti per esterni, che sicuramente assicureranno una maggiore durabilità al lavoro eseguito.
Un'altra alternativa potrebbe essere quella di utilizzare pitture silossaniche per esterni adatte per ambienti molto aggressivi.
Le fasi di ripristino di un muretto sono quindi più di una, ovviamente ogni fase prevede l'utilizzo di una strumentazione particolare che pemetterà la riuscita al meglio dell'intervento svolto.
Per la fase di pulitura viene utilizzata una spatola morbida, questo strumento presenta l'impugnatura lignea e una spatola metallica di forma trapezoidale, viene definita morbida, proprio per la flessibilità della parte metallica che essendo piuttosto sottile riesce ad incurvarsi.
La stessa spatola ma di forma un po' più piccola e meno flessibile viene utilizzata per passare lo stucco sulle parti di parete da ripristinare.
La carta vetrata è un foglio di cartoncino che presenta una superficie ruvida capace di esfoliare lo strato di stucco rendendolo più liscio.
Per passare lo strato di fissativo, essendo il composto molto liquido, si utilizza la pennellessa, un pennello molto largo che è capace di trattenere buona parte del prodotto permettendone anche un rapido stendimento sulla superficie.
Infine per dipingere la parete a seconda del tipo di muretto da verniciare potranno essere utilizzati tre differenti tipi di pennelli: la pennellessa per superfici molto estese, siano esse verticali o orizzontali, il pennello classico per pareti generalmente verticali di modeste dimensioni ed il pennello a becco, che invece viene utilizzato per raggiungere punti più difficili come angoli o parti piccole.
Ripristinare i muretti del proprio terrazzino è un'operazione che si può fare tranquillamente adoperando la tecnica del fai da te, l'importante è armarsi di pazienza e precisione.
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