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La casa bifamiliare unisce autonomia e vicinanza. Due unità distinte, ognuna con i propri spazi e ingressi, convivono nello stesso edificio, condividendo solo ciò che serve.
È una soluzione adatta a genitori e figli, a due nuclei della stessa famiglia o a chi desidera investire in un immobile flessibile, attento a consumi e qualità dell’abitare.
Il vantaggio principale di una casa bifamiliare sostenibile è economico: strutture e impianti in parte condivisi riducono costi di costruzione e gestione, senza rinunciare alla privacy.
Perché scegliere una soluzione bifamiliare - Getty Images
La convenienza cresce quando si pianifica l’uso nel tempo: oggi due famiglie, domani una sola con spazi studio, ospiti o locazione. La flessibilità progettuale rende l’immobile più longevo e facile da rivendere.
Prima di decidere la configurazione, è utile chiarire come cambiano spazi e abitudini.
La scelta dipende da dimensioni del lotto, vincoli urbanistici e orientamento solare. Un buon progetto valorizza luce naturale e ventilazione incrociata.
La qualità dello spazio interno nasce da percorsi chiari e da ambienti luminosi. In generale funziona bene una zona giorno ampia e comunicante, e una zona notte più protetta.
Prima di passare agli schemi, conviene considerare l’orientamento: soggiorno e cucina a sud o ovest, camere a est o nord per temperature più stabili.
Grandi aperture, lucernari o vetrate a tutta altezza migliorano comfort e riducono l’uso di luce artificiale.
La convivenza serena si costruisce anche con scelte tecniche mirate. Un corretto isolamento limita i rumori e tutela l’intimità di ogni nucleo.
Le scelte giuste per una convivenza serena - Getty Images
Prima di elencare gli interventi, è utile stabilire i punti critici: solai, parete comune, cavedi impianti e giunti finestra.
Questi accorgimenti aumentano comfort e valore dell’immobile.
L’impiantistica incide su consumi e benessere. Un approccio integrato permette di ridurre le spese e migliorare l’aria interna.
In un edificio di nuova costruzione o ristrutturato conviene valutare: pompe di calore per climatizzazione e acqua calda, impianti radianti a pavimento, ventilazione meccanica controllata (VMC), fotovoltaico con accumulo e gestione smart.
Per i prodotti è utile confrontare più realtà italiane. Ariston e Immergas offrono pompe di calore residenziali con buone rese anche a basse temperature. Aermec Spa e RDZ spa propongono VMC e sistemi radianti adatti a unità indipendenti, con regolazioni per zona.
Tutte le scelte da considerare - Getty Images
Per la domotica di base, bticino e Vimar consentono controllo di luci, temperature e schermature da app o comandi a parete.
La scelta dipende da clima locale, isolamento dell’involucro e abitudini d’uso. Una corretta progettazione impiantistica evita sovradimensionamenti e migliora il comfort in ogni stagione.
L’involucro protegge e caratterizza l’edificio. Facciate ventilate, cappotto con rasature minerali e serramenti performanti riducono manutenzione e consumi.
Colori neutri e rivestimenti materici (pietra locale, legno trattato, gres di grande formato) dialogano con contesti diversi, dal centro urbano alla campagna.
Parapetti in vetro o metallo sottile alleggeriscono i prospetti senza rinunciare alla sicurezza.
Tetti ventilati e coperture verdi migliorano sfasamento termico e comfort estivo, oltre a gestire l’acqua piovana con più efficienza.
La qualità della vita passa anche dal fuori. Ogni unità dovrebbe avere un’area privata definita e facile da gestire, mentre le parti comuni vanno pensate per favorire buone relazioni.
Prima di fare scelte definitive, vale una regola: percorsi chiari e confini morbidi.
Una progettazione del verde calibrata su stagionalità e manutenzione evita costi eccessivi e mantiene l’ordine nel tempo.
L’integrazione tra involucro efficiente e rinnovabili riduce bollette e emissioni. Un impianto fotovoltaico ben dimensionato, magari con accumulo, copre gran parte dei consumi elettrici.
Colonnine di ricarica in area comune servono entrambi i nuclei senza doppie infrastrutture.
La gestione intelligente di una casa bifamiliare - Getty Images
Sistemi di monitoraggio energetico aiutano a leggere i consumi per singola unità e a correggere abitudini poco convenienti. Piccole scelte, come elettrodomestici in classe elevata e illuminazione LED, completano il quadro.
Ogni intervento richiede verifiche urbanistiche, studio delle distanze dai confini, analisi sismica e valutazione energetica. Una relazione chiara tra progettista e committenti evita varianti in corso d’opera e ritardi.
Capitolati dettagliati, computi trasparenti e cronoprogramma condiviso aiutano a tenere sotto controllo tempi e costi. Anche le pratiche per eventuali agevolazioni vanno impostate fin dall’inizio, con documentazione completa e tracciabilità delle spese.
L’assetto del terreno condiziona il progetto, ma esistono soluzioni efficaci anche in spazi complessi.
Questi schemi migliorano luce, viste e ventilazione, rendendo l’edificio più piacevole e funzionale.
La casa bifamiliare permette di vivere vicini senza rinunciare alla libertà.
Con una buona progettazione, spazi interni chiari, impianti efficienti e aree esterne ben organizzate, si ottiene un’abitazione comoda, sostenibile e capace di adattarsi nel tempo.
Vale la pena una casa bifamiliare? - Getty Images
L’equilibrio tra autonomia e condivisione nasce da scelte semplici e coerenti. È un modo concreto di costruire valore: per la famiglia, per il quartiere, per l’ambiente.
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