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Integrare una lavatrice in un bagno cieco è una soluzione spesso adottata nelle abitazioni di dimensioni contenute, dove non è presente uno spazio lavanderia separato.
Spesso il bagno diventa l’unico ambiente adatto ad accogliere l’elettrodomestico, permettendo di ottimizzare gli spazi senza rinunciare alla funzionalità della casa.
Per ottenere un risultato pratico e duraturo, è necessario prestare attenzione ad alcuni aspetti tecnici fondamentali, quali la predisposizione degli impianti idraulici ed elettrici e la gestione della ventilazione.
Senza un ricambio d’aria adeguato, l’umidità prodotta dal bucato rischia di compromettere le superfici del bagno e favorire la formazione di muffa.
Per l'installazione di una lavatrice in un bagno cieco, il primo elemento da valutare è la ventilazione dell’ambiente.
Avere la lavatrice in un bagno cieco comporta un maggiore sviluppo di vapore e umidità durante i cicli di lavaggio e centrifuga.
Per evitare che si formino condensa e muffa e odori sgradevoli, è fondamentale creare le condizioni per il corretto smaltimento dell’umidità.
Per questo la normativa italiana (D.M. 5 luglio 1975) richiede che i bagni senza finestre siano dotati di impianti di aerazione meccanica forzata.
L'estrattore d’aria è un piccolo ventilatore installato a parete o a soffitto, collegato a una canalizzazione che convoglia l’aria umida verso l’esterno.
L’estrattore può essere attivato manualmente o essere collegato alla luce del bagno.
Alcuni modelli includono un timer che consente di farlo funzionare anche dopo che si è usciti dalla stanza, per completare l’aspirazione dell’aria satura di vapore.
Esempio di estrattore d'aria - Geom. G. Martelli
Nel caso di ambienti piccoli e molto umidi, una buona alternativa è rappresentata dalla ventilazione meccanica controllata (VMC), un sistema che permette il ricambio dell’aria in modo continuo.
Idealmente, la lavatrice va collocata vicino al punto acqua, così da evitare nuove canalizzazioni.
Composizione lavabo-lavatrice - Collezione Urban Lavanderia di Legnobagno
La soluzione più semplice è sfruttare la parete su cui si trova il lavabo, che già dispone di attacco idrico e scarico.
In alternativa, si può collegare la lavatrice allo stesso scarico del wc o del bidet, purché le tubazioni siano idonee a ricevere anche il flusso dell’elettrodomestico.
Per installare la lavatrice in sicurezza, è importante fare attenzione anche alla sicurezza dell’impianto elettrico.
Il bagno è suddiviso in aree che stabiliscono le zone a diverso rischio elettrico.
Quella vicino a vasca/doccia e lavabo è considerata più delicata per via dell’umidità.
Per questo motivo, la lavatrice va posizionata fuori da quest’area più a rischio, e la presa di corrente deve essere sicura, con messa a terra e un sistema che protegge da eventuali cortocircuiti.
In ogni caso, l’installazione deve essere eseguita da un elettricista abilitato, soprattutto se si interviene su un impianto già esistente.
Anche la scelta dei materiali interni ed esterni ha la sua importanza.
Per rivestimenti e pitture murali è preferibile usare prodotti traspiranti e resistenti all’umidità.
Esistono vernici specifiche antimuffa e anticondensa, studiate per ambienti come i bagni ciechi, che riducono i fenomeni legati alla permanenza del vapore acqueo e favoriscono la salubrità degli ambienti.
Anche i pannelli del mobile che accoglie la lavatrice dovrebbero essere trattati per resistere a variazioni di temperatura e umidità.
Inoltre, se l’elettrodomestico è chiuso in un vano, è utile che il mobile sia realizzato in modo che ci sia spazio per il passaggio dell’aria, ad esempio con una griglia nella parte bassa o una fessura posteriore.
Quando si progetta o si ristruttura un bagno, trovare il giusto spazio per la lavatrice può rappresentare una sfida, soprattutto in poco spazio, dove ogni centimetro conta.
Integrare questo elettrodomestico in modo funzionale, senza compromettere l’equilibrio estetico del locale, è possibile grazie a una serie di soluzioni su misura, pensate per adattarsi a diversi tipi di spazi e configurazioni.
Colonna lavanderia integrata nell'arredo - Getty Images
Negli ultimi anni, molte aziende di arredo hanno iniziato a progettare mobili e soluzioni integrate che permettono di nasconderla alla vista, mantenendo ordine e coerenza nello stile complessivo.
Una delle opzioni più diffuse consiste nel realizzare un mobile a tutta altezza, chiuso da ante scorrevoli.
Questa soluzione consente di ridurre l’ingombro in apertura rispetto a un’anta a battente e allo stesso tempo di sfruttare l’intera altezza della parete.
All’interno dell’armadio, oltre alla lavatrice, è possibile inserire una colonna di ripiani regolabili, utili per organizzare, prodotti per la pulizia, accessori per il bucato o biancheria da bagno.
Il risultato è un vano tecnico perfettamente organizzato ma visivamente ordinato, completamente nascosto alla vista una volta chiuso.
Un armadio di questo tipo può essere realizzato su misura da un falegname oppure scelto tra le proposte modulari dei produttori di arredo bagno.
Una nicchia, invece, può diventare un vano funzionale dove inserire la lavatrice.
In questi casi si può optare per un’anta a libro o pieghevole, che occupa meno spazio in apertura e lascia l’accesso agevole all’elettrodomestico.
Vano lavatrice in nicchia - Getty Images
Per rendere l’uso più comodo in ambienti ristretti, è possibile orientarsi su modelli di lavatrici slim, con profondità ridotta, oppure su una lavatrice a carica dall’alto, che ha il vantaggio di non richiedere spazio frontale per l’apertura dell’oblò.Lavatrice con carica dall'alto - Getty Images
Anche un semplice vano con tende in tessuto idrorepellente può diventare una soluzione temporanea o economica, senza rinunciare all’ordine.
Una soluzione interessante è quella di inserire la lavatrice all’interno di un mobile bagno progettato per accoglierla in modo integrato.
Esistono modelli di lavatrici da incasso che possono essere abbinati a lavabi con top continuo o a piani d’appoggio coordinati.Soluzione per lavatrice integrata nell'arredo - Collezione Urban Lavanderia di Legnobagno
In questo modo, l’elettrodomestico viene nascosto dietro ante a battente o scorrevoli, mantenendo pulita la composizione e rispettando lo stile scelto per l’arredo.
Questo tipo di soluzione è particolarmente adatto nei bagni dove si desidera una resa estetica minimale.
Nel caso in cui non sia possibile nascondere completamente la lavatrice, è comunque possibile ridurne l’impatto visivo inserendola in una struttura contenitiva parziale.
Soluzione per lavatrice semi integrata nell'arredo - Collezione Urban Lavanderia di Legnobagno
Si tratta di mobili che lasciano a vista solo il frontale o la parte superiore dell’elettrodomestico, ma che ne incorniciano la presenza e ne limitano l’ingombro percepito.
Un esempio, il mobile proposto da Legnobagno con la collezione Urban Lavanderia.
Una semplice mensola sopra la lavatrice, abbinata a qualche contenitore, può aiutare a integrarla con discrezione nel contesto.
L’effetto finale è ordinato e coerente, anche senza nascondere del tutto l’apparecchio.
Ogni soluzione va naturalmente adattata alle dimensioni effettive del bagno, alla posizione degli impianti esistenti (scarichi, prese elettriche, attacchi dell’acqua) e allo stile complessivo dell’ambiente.
In un bagno moderno, ad esempio, può funzionare bene una struttura minimale in MDF laccato con maniglie a scomparsa; in un bagno classico o rustico si può preferire una chiusura in legno naturale o verniciato, magari in tinta con gli altri mobili presenti
Nei bagni ciechi, uno dei problemi principali è asciugare la biancheria.
Appendere panni bagnati in un ambiente senza finestra, anche se dotato di aspiratore, favorisce facilmente l’accumulo di umidità.
In questi casi, una lavasciuga può rappresentare la soluzione ideale, combinando lavaggio e asciugatura in un unico ciclo.
I modelli più recenti offrono programmi eco, consumano meno acqua e prevedono cicli delicati adatti anche ai tessuti sintetici.
Durante l’asciugatura, l’umidità presente nell’ambiente aumenta rapidamente, quindi è consigliabile far funzionare contemporaneamente il sistema di ventilazione meccanica per mantenere il bagno asciutto.
Alcuni modelli avanzati integrano sensori che rilevano il tasso di umidità residua, regolando automaticamente la durata del ciclo per ottimizzare l’efficienza e preservare i tessuti.
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