Cambiare residenza: come e cosa comunicare all'anagrafe

La redidenza, ossia la dichiarazione del luogo in cui si vive, dev'essere comunicata agli uffici dell'anagrafe del Comune interssato perché è la legge a imporlo.
Pubblicato il

ResidenzaLa residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale.

Questa la stringata definizione contenuta nell'art. 43, secondo comma, c.c.

La dimora, in mancanza di definizione legislativa, è il luogo in cui una persona abita.

Indicare la propria residenza (reale) è un obbligo imposto dalla legge.
Se non lo fa l'interessato, la legge conferisce il potere di eseguire questo adempimento agli ufficiali dell'anagrafe.

Siccome la dichiarazione di residenza confluisce in un atto pubblico, dichiarare il falso comporta sanzioni anche e soprattutto dal punto di vista penale.
In poche parole: fare giochetti per usufruire di vantaggi d'ogni natura (in primis di carattere fiscale) non solo è caldamente sconsigliabile ma è anche e soprattutto illegale.
In questo contesto, come si suole dire con la legge alla mano, vale la pena comprendere che cosa bisogna fare per la corretta dichiarazione di residenza.


Residenza e obblighi del cittadino


Recita il primo comma dell'art. 2 legge n. 1228/1954:
È fatto obbligo ad ognuno di chiedere per sé e per le persone sulle quali esercita la patria potestà o la tutela, la iscrizione nell'anagrafe del Comune di dimora abituale e di dichiarare alla stessa i fatti determinanti mutazione di posizioni anagrafiche, a norma del regolamento, fermo restando, agli effetti dell'art. 44 del Codice civile, l'obbligo di denuncia del trasferimento anche all'anagrafe del Comune di precedente residenza.

Tizio si trasferisce dalla città Alfa a quella Beta:
egli avrà l'obbligo per sé e per la sua famiglia (intendendo con questo termini solamente i figli minori) di denunciare all'ufficio del Comune Beta tale variazione.

Dichiarazione di residenzaAi sensi del secondo comma del medesimo articolo, l'assenza temporanea dal Comune di dimora abituale non produce effetti sul riconoscimento della residenza.

Insomma se Tizio torna nella sua città di nascita per le vacanze o comunque si assenta per cause di lavoro e sempre per brevi periodi, ciò non fa cambiare nulla ai fini della fissazione della residenza.

Vale la pena ricordare che gli atti riguardanti la residenza sono atti pubblici consultabili da chiunque.

Ai fini legali il trasferimento della residenza non può essere opposto ai terzi di buona fede, se non è stato denunciato nei modi prescritti dalla legge (art. 44, primo comma, c.c.).

Insomma se Tizio non dichiara d'essersi trasferito nel Comune Beta non potrà lamentarsi se tutta la corrispondenza continua ad essergli recapitata (e magari a tornare al mittente) all'indirizzo precedente.


Residenza e persone senza fissa dimora


Che cosa accade se per sfortuna o per scelta una persona non ha la fissa dimora?

Si pensi, per fare l'esempio più classico e tristemente noto, ai clochard o, per guardarla diversamente a chi decide, per scelta volontaria, di vivere in un camper non avendo nemmeno una casa in affitto o comunque agli stessi clochard per scelta.

In tali casi, a dirlo sono i commi terzo e quarto dell'art. 2 della legge n. 1228/1954:

Ai fini dell'obbligo di cui al primo comma, la persona che non ha fissa dimora si considera residente nel comune dove ha stabilito il proprio domicilio.
La persona stessa, al momento della richiesta di iscrizione, è tenuta a fornire all'ufficio di anagrafe gli elementi necessari allo svolgimento degli accertamenti atti a stabilire l'effettiva sussistenza del domicilio. In mancanza del domicilio, si considera residente nel comune di nascita.


È comunque istituito, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, presso il Ministero dell'interno un apposito registro nazionale delle persone che non hanno fissa dimora. Con decreto del Ministro dell'interno, da adottare nel termine di centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono stabilite le modalità di funzionamento del registro attraverso l'utilizzo del sistema INA-SAIA.

I siti istituzionali contengono tutte le informazioni riguardanti l'istituzione ed il funzionamento del registro delle persone senza fissa dimora.

In questi casi le notificazioni, ai fini legali, debbono essere fatte al domicilio.


Residenza e ruolo dell'ufficiale d'anagrafe


Il Sindaco di ogni Comune, per legge (l. n. 1228/54), è l'ufficiale d'anagrafe.

Egli, solitamente, delega tale compito ai funzionari dell'ente.
Ai sensi degli artt. 4 e 5 della più volte citata legge n. 1228 spetta all'ufficiale dell'anagrafe il compito di verificare la verità delle dichiarazioni di residenza, nonché l'aggiornamento dell'anagrafe della popolazione residente anche in caso di trascuranza dei cittadini.

In particolare, a stabilirlo è l'art. 5:
L'ufficiale d'anagrafe che sia venuto a conoscenza di fatti che comportino la istituzione o la mutazione di posizioni anagrafiche, per i quali non siano state rese le prescritte dichiarazioni, deve invitare gli interessati a renderle.

Certificato di residenzaIn caso di mancata dichiarazione, l'ufficiale di anagrafe provvede di ufficio, notificando all'interessato il provvedimento stesso.

Contro il provvedimento d'ufficio è ammesso ricorso al prefetto
.

Per comprendere meglio la norma si pensi sempre a Tizio ed al suo cambio di residenza dalla città Alfa a quella Beta; se egli non dice nulla ma, poi, viene scoperto, allora potrà essere l'ufficiale dell'anagrafe a sistemare le cose.

È bene ripetere, perché spesso si usa, per i più svariati motivi, spostare la residenza laddove non si dimora effettivamente, che questa pratica elusiva è illegale e se scoperta comporta responsabilità di carattere penale oltre che la perdita di tutti i benefici fino ad allora goduti e la necessaria restituzione dei medesimi.

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Come fissare e quando cambiare la residenza
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  • Mtabrardi
    Mtabrardi
    Sabato 28 Gennaio 2023, alle ore 09:25
    Ottimo.
    rispondi al commento
  • Marta.m
    Marta.m
    Giovedì 5 Dicembre 2019, alle ore 09:18
    Il 01/11/2019 ho stipulato insieme al mio fidanzato un contratto di affitto 4+4 per un appartamento.
    Lui abitava già nel comune in cui abbiamo affittato (ma in un altro indirizzo) ed ha richiesto il cambio di residenza.
    Io attualmente ho la residenza a casa dei miei genitori, in una regione diversa da quella dell'abitazione appena affittata.
    Sono obbligata a cambiare la residenza, abitando in questa nuova casa ed essendo il nuovo contratto di affitto anche a mio nome?
    Avendo in progetto di restare in questo comune 2/3 anni e poi spostarci nuovamente, volevo evitare di fare le pratiche due volte e dover cambiare nuovamente il medico di base nel giro di un paio di anni.
    Il comune non sa darmi risposte certe in merito.
    rispondi al commento
  • Adilson
    Adilson
    Venerdì 17 Maggio 2019, alle ore 18:35
    Abito in Brasile e voglio andare in Italia per cercare lavoro.
    Per iniciare un lavoro é obligo cambiare di residenza?
    Oppure sollo comunicare un indirizzo del domicilio?
    rispondi al commento
    • Lucag1979
      Lucag1979 Adilson
      Mercoledì 22 Maggio 2019, alle ore 17:06
      Chiedi informazioni all'ambasciata italiana di quel paese.
      rispondi al commento
  • Luluna92
    Luluna92
    Giovedì 11 Aprile 2019, alle ore 22:13
    Vivo a Roma da due anni con contratto di locazione 4+4 ( NON per fuori sede).
    Se faccio la domanda di residenza adesso, in quanto intestataria di contratto di locazione, la residenza risulterà effettiva dal momento della registrazione di quest'ultimo, il quale appunto fa fede, oppure dal momento in cui faccio la domanda?
    rispondi al commento
    • Lucag1979
      Lucag1979 Luluna92
      Mercoledì 24 Aprile 2019, alle ore 11:35
      Dal momento della domanda.
      rispondi al commento
  • Tescky
    Tescky
    Martedì 10 Luglio 2018, alle ore 16:18
    Devo cambiare residenza a casa della nonna per una settimana.
    Può causare problemi? 
    rispondi al commento
  • Dark1
    Dark1
    Giovedì 28 Giugno 2018, alle ore 22:11
    Mi sono trasferita in un'altra regione a casa del mio ragazzo e sto per essere assunta con contratto regolare a tempo determinato.
    Devo fare cambio residenza e/o domicilio ?  
    rispondi al commento
  • Lucag1979
    Lucag1979
    Lunedì 4 Giugno 2018, alle ore 11:17
    Se vivrà a Roma, sì. Altrimenti no.
    rispondi al commento
  • Danny1
    Danny1
    Martedì 22 Maggio 2018, alle ore 18:12
    Il mio fidanzato ha cambiato residenza dal comune di Roma a Venezia (dove lavora), la pratica è stata inviata per email da tre giorni, quindi dovrebbe essere effettivo a Venezia.
    Per problemi con l'assicurazione vorrebbe tornare alla sua vecchia residenza di Roma e tornare nello stato di famiglia originario.
    Si può richiedere di nuovo la residenza a Roma nonostante siano passati solo pochi giorni dal cambio?
    rispondi al commento
  • Johnny2
    Johnny2
    Sabato 2 Settembre 2017, alle ore 11:31
    Vorrei spostare la residenza a casa della mamma del mio ragazzo dalla quale andrò a vivere (cambio comune).
    Non sarò usufruttuaria né comodataria né ovviamente proprietaria.
    Che titolo indico nella dichiarazione di cambio residenza?
    Se può essere utile, nella citta dove intendo trasferire la residenza lavoro con un contratto a tempo indeterminato.
    rispondi al commento
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