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Il comportamento e le prestazioni di un edificio e delle sue parti che svolgono la funzione portante è verificato dal collaudo, a proposito del quale le Norme Tecniche delle Costruzioni 2008 (NTC 2008) precisano che: Il collaudo statico, tranne casi particolari, va eseguito in corso d'opera quando vengono posti in opera elementi strutturali non più ispezionabili, controllabili e collaudabili a seguito del proseguire della costruzione.
L'esito favorevole del collaudo statico definisce il momento a partire dal quale l'edificio può svolgere, in sicurezza, le funzioni per cui è stato progettato e realizzato.
Il collaudo statico prevede la verifica di quanto prescritto dalle norme sia per gli edifici realizzati con materiali disciplinati dal DPR 6/6/2001 n. 380, leggi n. 1086/71 e n. 64/74, sia per quelli realizzati con materiali diversi.
Generalmente il collaudatore viene designato in fase di progettazione dell'opera, tuttavia esso può essere nominato anche in corso di realizzazione dell'opera o eventualmente sostituto. In ogni caso, il collaudatore deve effettuare tutte le ispezioni necessarie per l'opera nelle varie fasi costruttive, con particolare attenzione alle ispezioni sugli elementi strutturali.
Le ispezioni strutturali dell'opera devono essere sempre eseguite alla presenza del Direttore dei lavori e del Costruttore; il collaudatore deve verificare, in primis, la conformità del costruito con i progetti, che siano state realizzate tutte le prescrizioni progettuali ed infine che siano state realizzate le prove sperimentali sui materiali adottati.
Un caso particolare è quello delle costruzioni eseguite in procedura di garanzia di qualità, il collaudatore, in tal caso, oltre alle verifiche precedentemente descritte deve prendere conoscenza anche dei contenuti dei documenti di controllo qualità e del registro delle non conformità.
I certificati sui provini dei materiali utilizzati per le nuove costruzioni devono essere prodotti da laboratori certificati.
La procedura di raccolta dei provini, l'identificazione e la loro classificazione deve essere effettuata dal direttore dei lavori, mentre il collaudatore effettua a sua volta delle verifiche sui seguenti elementi: numero dei prelievi per i provini di cemento effettuati; conformità alle norme delle procedure eseguite; certificati dei controlli in stabilimento e nel ciclo produttivo dei materiali; contenuto dei verbali e dei risultati di tutte le prove dei laboratori fatte eseguire dal Direttore dei lavori.
Il collaudatore ha, inoltre, la possibilità di esaminare tutto quanto possa destare dei dubbi sulle opere realizzate e le procedure adottate, infatti le norme precisano che:
il Collaudatore, nell'ambito delle sue responsabilità, dovrà inoltre esaminare il progetto dell'opera, l'impostazione generale della progettazione nei suoi aspetti strutturale e geotecnico, gli schemi di calcolo e le azioni considerate, esaminare le indagini eseguite nelle fasi di progettazione e costruzione come prescritte nelle norme, esaminare la relazione a strutture ultimate del Direttore dei lavori, ove richiesta.
Inoltre, ancora le NTC affermano che il Collaudatore potrà richiedere di effettuare tutti quegli accertamenti, studi, indagini, sperimentazioni e ricerche utili per formarsi il convincimento della sicurezza, della durabilità e della collaudabilità dell'opera.
Per alcuni edifici, durante il collaudo, può essere necessario realizzare delle prove di carico, le quali descrivono il comportamento di un edificio o di alcune sue parti sotto le azioni di esercizio, prodotte, ad esempio, con dei carichi noti costituiti da gommoni pieni d'acqua; in tal modo si simulano le sollecitazioni massime per le strutture, previste in fase di progettazione.
Anche in questi casi, il collaudatore è responsabile della scelta dei tipi di prove da eseguire, che devono essere realizzate, in pratica, secondo le indicazioni del Direttore dei lavori (responsabile del cantiere). Se è necessario, tali prove possono essere ripetute su più cicli temporali, le valutazioni finali spettano, in ogni caso, al collaudatore.
Tra i principali fattori che devono essere considerati dal collaudatore per valutare i risultati delle prove di carico, ci sono: le deformazioni degli elementi portanti delle strutture che accrescano in maniera quasi proporzionale con i carichi, l'assenza di fratture, fessurazioni, deformazioni o dissesti che possano compromettere la sicurezza.
Infine, il collaudatore può affiancare alle prove descritte ulteriori prove che, adottando le dovute precauzioni, possono produrre anche la rottura di alcuni elementi strutturali.
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