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Il legno è un materiale ecosostenibile, molto affidabile e adatto per numerosi scopi. In edilizia lo troviamo infatti:
- nella realizzazione delle strutture portanti di coperture e solai (travi maestre, capriate e orditura minuta) o in nord e centro Europa di interi edifici secondo la tecnica del graticcio;
- negli infissi interni ed esterni: porte e portoni, finestre e vetrate, scuri, persiane e tapparelle;
- nei pavimenti anche esterni in listoni, quadrotti o parquet, molto diffusi negli ultimi anni;
- negli elementi esterni come tettoie, pergolati, pensiline o frangisole;
- nei mobili di qualsiasi tipologia;
- come rivestimento (boiserie) in stanze con arredamento in stile classico;
- come opera provvisionale in puntelli, centine di archi e volte, casseforme per il calcestruzzo o recinzioni provvisorie.
Il legno massiccio ha ottime prestazioni da qualsiasi punto di vista: se protetto adeguatamente si comporta molto bene al fuoco, non crea ponti termici, è un isolante naturale ed è dotato di un'eccellente resistenza a trazione e flessione e una durabilità pluri-secolare.
Alcune essenze, tra cui il teak, sopportano infine egregiamente le intemperie, l'esposizione al sole e alla salsedine.
Queste caratteristiche variano tuttavia considerevolmente in base all'essenza, cioè al tipo di pianta, alla stagionatura e alla presenza di eventuali difetti: il legno per usi commerciali viene quindi classificato secondo diversi criteri.
Il primo tiene conto della sua provenienza, cioè del tipo di albero: abbiamo dunque il legno di conifera (pino, abete bianco e rosso, larice), con una forte componente resinosa, e di latifoglie, cioè degli alberi che in autunno perdono le foglie.
Possiamo inoltre distinguere il legno in:
- duro: ad esempio quercia, abete, frassino e platano;
- dolce: pioppo, castagno e betulla;
- fine e duro, ritenuto pregiato e molto diffuso nella fabbricazione di mobili: noce noce, ciliegio, olivo, ebano, palissandro, mogano e teak.
Le classi del legno, stabilite da svariate Norme UNI in funzione delle diverse essenze, dei vari prodotti (ad esempio travi, morali, tavoloni, etc), sono invece molto articolate e servono principalmente a garantire la buona qualità del legno per usi strutturali. In generale alle classi più alte corrisponde infatti il legno migliore, privo di gravi difetti e ben stagionato, mentre a quelle inferiori il legno più scadente, di solito riservato all'esecuzione delle casseforme per il calcestruzzo, alle recinzioni da cantiere o alla fabbricazione dei prodotti derivati.
Il legno per usi strutturali può essere massiccio o lamellare.
Le travi di legno massiccio si ricavano da interi tronchi che vengono semplicemente scortecciati, sagomati nella forma voluta e selezionati scartando i pezzi difettosi: le applicazioni più ricorrenti riguardano la sostituzione o integrazione di antichi tetti e solai in legno o la nuova costruzione di villette e piccoli edifici. Risultati di notevole pregio si ottengono con strutture miste in legno e acciaio come questa copertura a una falda realizzata dall'azienda Prolegno, sostenuta da eleganti travi reticolari.
Il legno lamellare è invece un materiale altamente innovativo, ampiamente utilizzato per la costruzione di coperture di notevole luce (fino a 30-40 m) con profili curvi o particolarmente complessi.
Le applicazioni più suggestive si ottengono quindi in spazi molto ampi come palestre, padiglioni espositivi, grandi magazzini o showroom: l'azienda bolognese Proholz Emilia ne offre alcuni esempi interessanti.
Il legno viene tagliato in sottili lamelle (da cui il nome) con le estremità a dente di sega che vengono incollate una all'altra con un adesivo strutturale in una sovrapposizione di strati sottili: in questo modo si costruisce un elemento con qualsiasi forma e dimensione.
Le giunzioni tra gli elementi avvengono generalmente mediante piastre bullonate o incollaggi. Il legno lamellare ha un'ottima resistenza al fuoco, ai funghi e agli insetti xilofagi grazie agli appositi trattamenti a cui viene sottoposto durante la produzione.
I derivati del legno sono invece ottenuti da piccole particelle, lamine o sottili fogli di legno, assemblati mediante incollaggio in vari modi.
I più diffusi sono il compensato, il truciolare, i pannelli tamburati o nobilitati,e infine l'OSB. Molto economici e lavorabili facilmente, sostituiscono il legno massiccio in numerose applicazioni.
Uno dei più diffusi è sicuramente il compensato, prodotto sovrapponendo almeno tre sottili fogli di legno (con spessore di circa 1-2 mm) per comporre un pannello più spesso.
Per una resistenza migliore e caratteristiche meccaniche più uniformi, si dispongono le fibre dei vari strati ortogonalmente tra loro. In base poi al numero e spessore degli strati, alle caratteristiche del collante e all'essenza di base si hanno compensati per usi strutturali, cioè per costituire pannelli prefabbricati per le pareti verticali o i solai degli edifici in legno, o lastre più sottili per l'esecuzione di porte, mobili o rivestimenti.
Grazie infatti alla sua facilità di lavorazione, il compensato trova larga applicazione nella produzione di mobili ergonomici come seggiole e scrivanie.
Il truciolare o fibra di legno si ottiene invece dagli scarti della lavorazione dei tronchi: il materiale di partenza sono infatti trucioli o segatura imbevuti con appositi collanti e assemblati in pannelli rigidi con spessore prestabilito. Trova largo uso nella produzione di mobili come armadi, credenze o librerie ma deve obbligatoriamente essere rifinito.
Il truciolato rivestito con materiali a supporto cellulosico come carte sintetiche, PVC o ABS è detto quindi nobilitato: costituisce le superfici in vista di molti mobili a basso costo. Può essere in tinta unita o riprodurre fedelmente le venature del legno naturale.
I tamburati, estremamente leggeri, sono invece ideali per le ante dei mobili, le porte interne e gli elementi strutturali di armadi o librerie. Sono formati da un'anima interna di sottili listelli di legno incrociati tra loro o da robusti e spessi fogli di cartone a nido d'ape; il tutto viene poi ricoperto da due fogli di compensato.
L'OSB, Oriented Strand Board, pannello a scaglie orientate, si caratterizza infine per il suo aspetto inconfondibile dovuto al metodo di fabbricazione: i trucioli di legno lunghi e piatti vengono infatti incollati con una resina sintetica e successivamente pressati in diversi strati secondo specifiche giaciture. Il risultato è una lastra di notevole rigidezza e stabilità morfologica, che riduce drasticamente il rischio di rigonfiarsi per le variazioni di umidità.
Le applicazioni sono molto diverse: i pannelli più scadenti vengono infatti utilizzati per la costruzione di casse da imballaggio, casseforme o recinzioni provvisorie, mentre quelli più pregiati trovano impiego nel rivestimento di costruzioni leggere o come base per mobili e pavimenti. Ma la tipica texture del materiale suggerisce anche inedite soluzioni a vista in paraventi o pareti mobili, rivestimenti o bacheche per appuntare foto, biglietti e messaggi di vario tipo.
Tranne il nobilitato, tutti i prodotti descritti, di cui l'azienda Lamicolors offre una vasta scelta, vengono generalmente laccati o impiallacciati, cioè ricoperti con un sottile foglio di legno pregiato per migliorare l'estetica della superficie.
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