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L'acquisizione di pratiche progettuali e costruttive ecosostenibili sta prendendo piede in maniera sempre più rapida e con diffusione costantemente maggiore, segno che la consapevolezza ecologica applicata alle attività antropiche più aggressive, quali sono, appunto, quelle delle costruzioni, è un messaggio importante e, al tempo stesso, è diventato un ottimo filone commerciale per le imprese che hanno voluto e saputo crederci.
Ragionando in materia di contenimento dei consumi energetici, atteggiamento che si traduce in minori costi di gestione relativi agli impianti di riscaldamento/raffrescamento e, di conseguenza, in minori emissioni di anidride carbonica in atmosfera, il concetto più semplice e chiaro nel mondo delle costruzioni è quello di casa passiva, cioè un organismo edilizio costruito in maniera tale da non aver bisogno di apporti impiantistici per gestire lo scambio energetico con l'ambiente esterno e garantire il comfort interno in qualunque periodo dell'anno.
L'obiettivo principale è raggiungibile attraverso buone pratiche di progetto e costruzione e grazie all'utilizzo di ottimi materiali, preferibilmente di origine naturale, che partecipino ad un organismo edilizio classificabile come energeticamente autosufficiente.
Un esempio molto interessante è quello della prima casa passiva in legno di tutta la Lombardia, inaugurata di recente a Fagnano Olona (VA) e realizzata da BLM Domus, divisione del Gruppo Bevilacqua, su progetto dell'ufficio tecnico della stessa ditta, in maniera da rispettare lo standard CasaClima della classe Oro PLUS, sfiorando il pareggio del bilancio termico.
Questa villetta indipendente, di due piani fuori terra oltre l'interrato, è perfettamente isolata dal punto di vista termico e acustico e sfrutta al massimo le fonti naturali di energia come, ad esempio, il calore passivo emesso dagli elettrodomestici in funzione, dagli occupanti e dai raggi del sole che penetrano attraverso le grandi finestre orientate a Sud, ed integra questi apporti energetici naturali grazie ad un impianto fotovoltaico da 10 kW per la produzione di energia elettrica e pannelli solari per l'acqua calda sanitaria.
Nei mesi più freddi, inoltre, un impianto geotermico verticale aiuta la pompa di calore a riscaldare la casa, e lo stesso impianto aiuta a raffrescare l'abitazione a costo zero in estate.
L'edificio è completamente costruito in legno, materiale eco-compatibile per eccellenza nonché resistente, versatile e dotato di proprietà antisismiche, ad eccezione del cavedio perimetrale e della platea di fondazione in muratura, e grazie all'istallazione di dissipatori acustici sotto i solai, è in grado di garantire anche un notevole comfort acustico, evitando la propagazione dei rumori da calpestio.
Stesso approccio alla costruzione ecosostenibile e all'utilizzo di materiali naturali e buone pratiche costruttive è quello riscontrabile nell'interessante Casa Zero Energy, di Le Ville Plus, prima casa passiva del Gruppo Polo, progettata insieme con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università degli Studi di Trento, edificio pensato come prima casa passiva intelligente, perché autosufficiente dal punto di vista energetico ed in grado di gestire autonomamente i propri impianti.
La casa non è allacciata alla rete del gas metano, non utilizza nessun tipo di energia proveniente da fonti inquinanti e non rinnovabili ed è energeticamente autonoma perché produce energia da fonti naturali.
Casa Zero Energy è costruita utilizzando il sistema costruttivo brevettato da Gruppo Polo Le Ville Plus, antisismico e dalle ottime capacità elastiche, composto da una struttura portante di travi e pilastri in legno lamellare di grossa sezione, tagliati su misura e sagomati per poi essere montati in cantiere con l'ausilio di carpenterie metalliche oppure con collegamenti ad incastro.
Le partizioni interne leggere, inoltre, sono realizzate in pannelli in legno ed elementi isolanti, con isolamento in fibra di legno naturale verso l'interno e rivestimento in sughero sul lato esterno.
Il valore di casa intelligente sarà assicurato dall'utilizzo di un sofisticato impianto domotico che, monitorando le variazioni di temperatura, umidità e luminosità, permetterà di gestire e controllare gli impianti (quello di climatizzazione e riscaldamento, nonché la sicurezza dell'edificio attraverso il controllo della chiusura di porte e finestre e il controllo di sensori contro le fughe di gas etc.) in tempo reale anche da postazione remota utilizzando un computer, un palmare oppure un cellulare.
L'autosufficienza dell'edificio è garantita grazie all'integrazione di pannelli solari, pannelli fotovoltaici, sistemi geotermici ed eolici; tali impianti sono di ausilio al comportamento passivo dell'abitazione, che sfrutta l'energia solare per garantire il riscaldamento ed il raffrescamento dell'ambiente attraverso i meccanismi naturali di acquisizione e trasferimento degli apporti energetici di calore.
Per maggiori informazioni:
www.ablegno.it
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