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CAM Criteri Ambientali Minimi, spieghiamo bene cosa sono, a cosa servono e perché è importante conoscerli. Per cominciare proviamo a definirli.
I CAM sono i requisitiambientali minimi da rispettare nelle varie fasi di un processo di acquisto, volti ad individuare la soluzione migliore dal punto di vista ambientale.
Il rispetto dei CAM viene richiesto anche per accedere al bonus 110%.
Cerchiamo di fare chiarezza.
La soluzione migliore sarà quella che avrà rispettato i CAM nelle sue diverse fasi di:
Deduciamo, quindi, che dovrà aver rispettato i CAM nel corso di tutto il suo ciclo di vita (LCA, Life Cycle Assessment). I CAM sono definiti nell'ambito del piano di sviluppo per la sostenibilità ambientale dei consumi della P.A.(Pubblica Amministrazione).
Principalmente, il criterio è sempre lo stesso e cioè che la pubblica amministrazione è il settore trainante nell'ambito dei consumi, quindi, il rispetto dei criteri minimi ambientali e la loro applicazione quotidiana e a regime in ambito pubblico consentirà il diffondersi di tecnologie e prodotti ambientalmente migliori (ecosostenibili) producendo un effetto leva sui mercati in generale e condizionando i produttori meno virtuosi ad adeguarsi al sistema e alle nuove pretese della pubblica amministrazione.
Inoltre l'applicazione dei CAM permetterà di rivedere i consumi della PA riducendo ove possibile le spese economiche, oltre a contribuire alla qualità ambientale e al rispetto quindi di criteri sociali e di ridistribuzione delle risorse e riduzione degli sprechi.
I consumi e le scelte della PA incidono notevolmente sui consumi globali.
Ad oggi i CAM entrati in vigore sono stati pubblicati per le seguenti categorie di forniture ed affidamenti:
Non si vuole fare grande pubblicità e non c'è alcuna intenzione di farci capire la quantità di scorte da magazzino che dobbiamo ancora comprare e consumare, ma stiamo assistendo, ormai da oltre 30 anni a una rivoluzione nel mondo della produzione per una autocorrezione dei processi produttivi eccessivamente inquinanti e per una riduzione nella produzione di materiali non rinnovabili (plastiche e gomme sintetiche provenienti dall'industria chimica).
Contemporaneamente si sta lavorando sul recupero e riciclo di quanto erroneamente o eccessivamente già prodotto così da ridurre i rifiuti tossici e non deteriorabili, rimettendoli in uso per scopi diversi.
Tipico esempio sono le bottigliette di plastica e tutte le termoplastiche che per definizione sono lavorabili e vengono riciclate e riutilizzate per scopi diversi rispetto a quello originario, divenendo per esempio, isolanti termici per l'edilizia. Gli obiettivi sono quelli noti di Agenda 2030.
Sentiamo parlare di danni ambientali gravi, di cambiamenti climatici e abbiamo il sentore che dipenda dal nostro inquinamento perché ormai ci hanno riempito la testa.
Siamo anche a conoscenza dell'importanza della raccolta differenziata perché i rifiuti e la plastica inquinano. Siamo a conoscenza, inoltre, che i rifiuti invece di risultare un problema in molti altri Paesi del mondo sono una risorsa; ciò nonostante, qualcuno ancora decide spontaneamente di non differenziare.
Nell'attesa che anche gli ultimi negligenti imparino a differenziare, il mondo produttivo e il mondo dell'arredamento e dell'edilizia sta comunque riconvertendo le proprie produzioni da tempo.
Si sta riconvertendo tutto il sistema della produzione e vediamo che anche a livello legislativo si sta operando per far adeguare le imprese e le produzioni italiane ai criteri ambientali minimi previsti.
Una cosa è certa, i prodotti obsoleti finiranno comunque sugli scaffali e saranno venduti a tutela dei produttori, per smaltire le scorte di magazzino per un po' di tempo, ma tendenzialmente ormai il processo di riconversione ecologica della produzione è avviato nella gran parte dei settori merceologici e produttivi e deve solo completarsi e stabilizzarsi.
Nostro compito è incentivare ed effettuare acquisti intelligenti, informarci, non rimanere ignoranti e saper leggere le etichette.
Per quanto concerne la casa, a noi interessano i CAM del punto 1. Arredi per Interni di cui al DM 11 gennaio 2017, in G.U. n. 23 del 28 gennaio 2017 Adozione dei criteri ambientali minimi per gli arredi per interni, per l'edilizia e per i prodotti tessili. E nel campo dei lavori di ristrutturazione di cui oggi parliamo tanto, visti gli innumerevoli incentivi disponibili ed Ecobonus 110%, ci potrebbe interessare l'applicazione dei CAM in Edilizia di cui al DM 11 ottobre 2017, in G.U. Serie Generale n. 259 del 6 novembre 2017 Decreto ministeriale.
Il Decreto Rilancio parla chiaramente del rispetto del decreto DM 11 ottobre 2017, per ottenere la detrazione del 110%. L'allegato al decreto specifica al punto 2.4.2.9. tutte le caratteristiche che devono avere i prodotti isolanti utilizzati per il cappotto al fine di poter usufruire della detrazione del 110%.
Il criterio è chiaro, quindi, per usufruire della detrazione bisogna utilizzare materiali isolanti che rispettano i CAM, criteri ambientali minimi, così come citati nel paragrafo suddetto.
Inutile tediarvi con le caratteristiche richieste ai materiali isolanti, vi basti verificare con la direzione lavori e/o il progettista che l'isolante prescelto sia certificato CAM.
Nel caso in cui l'azienda produttrice dell'isolante, non si sia ancora adeguata alla normativa di certificazione specifica dei CAM, dovrà comunque attestare e/o autocertificare la percentuale di materia prima riciclata, tramite una delle seguenti certificazioni.
La percentuale di materia riciclata deve essere dimostrata tramite una delle seguenti opzioni:
I materiali isolanti adeguati a essere applicati per l'Ecobonus 110% sono:
Nel Rapporto dell'Osservatorio Recycle di Legambiente, troviamo i 100 materiali per una nuova edilizia, rapporto reperibile anche online con una fitta catena di aziende che hanno investito sulla riconversione ecologica della loro produzione e risultano certificate ai CAM.
Non possiamo non menzionare Manifattura Maiano azienda italiana leader nella produzione di materiali isolanti innovativi provenienti prevalentemente da materiale di riciclo e quindi conformi ai CAM.
L'azienda propone il pannello Sintherm Evo come isolante termoacustico in PET riciclato,a prestazioni superiori, riuscendo ad ottenere ottimi isolamenti con spessori anche ridotti rispetto ad altri composti. L'isolamento in fibre di poliestere riciclato risulta ottimo in tutte quelle applicazioni con esigenza di prestazioni di resistenza al fuoco.
Il PET, poliestere riciclato, viene prodotto principalmente dal riciclo delle bottiglie di plastica.
Le sue caratteristiche principali, che bene si adattano all'uso come isolante termico e acustico in edilizia sono appunto la sua bassa conduttività, la sua facile lavorabilità, idrorepellenza, leggerezza e resistenza. Per tutti questi motivi e soprattutto per il suo elevato potere isolante risulta un ottimo alleato per l'isolamento termico.
Inutile sottolineare come gli isolanti termici in fibra di legno siano da sempre i prediletti perché naturali, privi di sostanze tossiche e oggi anche conformi ai Cam.
Citiamo la ditta Naturalia Bau azienda leader in ricerca e innovazione sul naturale e sui materiali e sistemi ecologici nell'edilizia; da sempre impegnata nella divulgazione e realizzazione di edilizia ecologica di qualità.
Tutti i pannelli isolanti in fibre naturali, dalla fibra di legno alla canapa al sughero, hanno certificazioni di prodotto conformi ai Cam, essendo materiali naturalmente rinnovabili.
Nella foto sopra vediamo la fibra di legno della BetonWood srl ad alta densità, utilizzata per l'isolamento di un solaio. Le prestazioni della fibra di legno in alti spessori sono eccezionali perché aggiungono al potere isolante la capacità termoregolatrice naturale del legno anche nei confronti dell'umidità e hanno ottime prestazioni anche in periodo estivo per lo sfasamento dell'onda termica.
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