|
Le caldaie e gli elettrodomestici a gas fanno parte di quegli apparecchi sui quali molte persone nutrono dubbi relativi ai rischi connessi al loro utilizzo.
Prima dell'installazione di tali apparecchi, occorre valutare con attenzione le caratteristiche degli ambienti nei quali devono essere installati: la guida di riferimento in tale settore è la norma UNI CIG 7129: impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione e manutenzione.
Già nella versione del 2001, la norma aveva introdotto in maniera chiara ed univoca il divieto di installazione di apparecchi a gas, in vani o ambienti classificati con pericolo di incendio, con esplicito riferimento a garage, box, rimesse etc.
Tale divieto è stato riconfermato dall'ultima versione di tale norma, pubblicata nel 2008: per meglio comprenderne il contenuto, di seguito vengono qui descritti la terminologia ed alcuni casi particolari di installazione.
È fondamentale chiarire i termini e le definizioni normative che si adottano circa l'installazione delle caldaie nei casi prima menzionati. Per autorimesse si intendono aree coperte che sono destinate esclusivamente al ricovero, alla sosta ed alla manovra degli autoveicoli con i relativi servizi annessi. Le autorimesse possono essere isolate o miste.
Le autorimesse isolate sono quelle situate in edifici destinati esclusivamente a tale uso, ed eventualmente adiacenti ad edifici destinati ad altri usi. Tutti gli altri tipi di autorimesse sono identificate come autorimesse miste. In funzione della organizzazione e degli spazi interni, le autorimesse ed i locali sono denominati in modo differente.
Il tipo più comune di autorimessa è quella detta a box nella cui tipologia non rientrano le tettoie aperte almeno su due lati.
Un box auto è un volume racchiuso da strutture di resistenza definita REI 30 (resistenza al fuoco per 30 minuti) e di superficie minore o uguale a 40 metri quadrati. Quando il locale è utilizzato per il ricovero di un solo automezzo, tipicamente il posto auto della villetta singola, è definito garage.
Qualora ci si trovi nella situazione di avere vecchie caldaie installate da molti anni in ambienti che rientrano tra le tipologie sopra descritte, chiaramente non più a norma, una possibile soluzione può essere la realizzazione di uno specifico locale tecnico, dimensionato in modo da permettere le operazioni di controllo e di manutenzione dell'apparecchio.
Tale locale deve essere dotato di aperture di ventilazione/aerazione secondo quanto previsto dalla norma UNI 7129 e di una porta di separazione RE 120 (resistenza al fuoco 120 minuti), in caso sia comunicante direttamente con il garage.
Relativamente ai canali da fumo ed ai condotti di aspirazione e scarico di apparecchi a tiraggio forzato (caldaie tipo C) , questi devono restare all'interno del locale tecnico: tali elementi sono, infatti, considerati parte integrante dell'apparecchio e come tali sono soggetti agli stessi divieti dell'apparecchio o caldaia.
Diverse sono le considerazioni relative all'impianto di adduzione del gas. Per le tubazioni del gas, la norma UNI 7129 descrive la possibilità di attraversare vani o ambienti classificati con pericolo d'incendio, tra i quali gli ambienti come rimesse, garage, box, magazzini di materiali combustibili, ecc.
Tali possibilità restano valide purché le tubazioni abbiano solo giunzioni a saldare e non ad avvitare e siano protette con materiali aventi classe 0 di reazione al fuoco. Infine, può accadere che un garage non venga utilizzato come tale e sia destinato, invece, ad altri usi. In tali casi, molti credono di poter lasciare o installare la caldaia nel locale semplicemente perché non c'è l'automobile. Tuttavia, un ambiente destinato ad uso di garage è un ambiente con pericolo di incendio e la presenza della caldaia in esso non è prevista, indipendentemente dall'uso effettivo o prevalente del locale.
In questo caso, una possibile soluzione è quella del cambiamento di destinazione d'uso del locale che, classificato come locale tecnico, può essere adibito all'installazione della caldaia, fatto salvo, naturalmente, il non utilizzo ulteriore come garage. La pratica per comunicare al catasto ed all'ufficio tecnico del comune competente il cambiamento di destinazione d'uso può essere redatta da qualunque tecnico abilitato, essa può avere un costo di alcune centinaia di euro.
|
||