La calce idraulica è uno dei materiali da costruzione più antichi ed al contempo moderni, disponibili per la realizzazione di opere e lavorazioni in edilizia.
Cos'è la calce idraulica?
In Passato la calce si ricavava attraverso un processo di cottura di pietre calcaree, realizzata utilizzando la legna come combustibile.
Oggi, invece, sono utilizzati altri combustibili, tra i quali il più adoperato è il gasolio.
Dopo la cottura, tecnicamente detta calcinazione, si procedeva allo spegnimento della calce viva con l'acqua, ottenendo, in tal modo, la calce spenta o aerea, detta anche grassello; tali passaggi di lavorazione, sebbene ottimizzati e modernizzati, vengono realizzati ancora oggi.
La calce viva, bagnata continuamente, ad un certo punto ed a seguito dell'evaporazione dell'acqua si trasforma in idrato di calcio e si presenta come la classica polvere di colore bianco.
Caratterizzata da una rapida e salda presa, procedimento che si realizza con la semplice presenza dell'aria, per alcune lavorazioni occorre mescolarla con sabbia, ottenendo una malta che può essere utilizzata come legante per mattoni.
Applicazioni della calce idraulica
La calce trova anche applicazioni nella esecuzione di rappezzi agli intonaci e nella realizzazione di opere d'arte, dalla pittura alla scultura.
Negli anni passati, aggiungendo stechiometriche quantità di argilla, nel procedimento sopra descritto, si otteneva la calce idraulica naturale, oggi realizzata con prodotti artificiali e procedimenti industriali.
In ogni caso il grado di idraulicità della calce idraulica dipende dal rapporto tra argilla (o additivi artificiali) e pietra calcarea.
La caratteristica fondamentale della calce idraulica è la capacità di far presa e di indurirsi anche in acqua con tempi estremamente più lunghi rispetto a quelli sopra descritti, dell'ordine di diversi mesi.
Per realizzazioni di rappezzi sull'intonaco la calce può essere realizzata anche in piccoli secchi o contenitori, fino ad una decina di chilogrammi di materiale, tenendo presente che, per la qualità del prodotto, è significativa anche la modalità di impasto adottata, oltre alle proporzioni dei vari componenti.
L'utilizzo di due secchi, uno dei quali per permettere la continua aggiunta di acqua al materiale che si sta preparando, consente di minimizzare la probabilità di formazione di grumi.L'aggiunta dell'acqua deve essere effettuata solo quando la calce nel primo secchio, lavorata a mezzo di una cazzuola, si presenta omogenea.
Per quantità superiori alla decina di kg è necessario l'utilizzo di una betoniera, in genere fornita da ditte specializzate e con operai abilitati.