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La calce è un materiale antichissimo, utilizzato da millenni per la realizzazione di intonaci, tinteggiature e malte da allettamento per murature in pietra o mattoni.
In effetti la biocalce è un tipo particolare di calce, storicamente conosciuto sotto il nome di calce idraulica naturale.
Esistono infatti due principali varietà di calce:
A loro volta le calci idrauliche attualmente in commercio appartengono a due diverse tipologie: naturali o artificiali, nelle quali la caratteristica dell'idraulicità viene conferita in seguito a trattamenti particolari.
La biocalce appartiene esclusivamente alla prima tipologia e si riconosce facilmente per il suo color nocciola chiaro.
Utilizzando la biocalce si può dunque migliorare notevolmente il pregio e il comfort ambientale della propria abitazione.
La calce idraulica naturale si ricava dalla calcinazione di calcari marnosi, cioè composti da una miscela naturale di calcare e argilla, a una temperatura compresa tra 1100 e 1250 °C.
Per prima cosa si raccoglie la materia prima, generalmente costituita dagli scarti di lavorazione della pietra o da sassi da calce estratti in specifiche cave.
Si prepara quindi la calcinazione, che può avvenire in forni tradizionali detti calchere oppure in impianti più moderni di tipo industriale.
Alcune aziende del settore come la Calchera San Giorgio utilizzano ancora gli antichi procedimenti: le fornaci sono costituite da strutture di forma tronco-conica o tronco-piramidale in mattoni refrattari o blocchi di pietra, privi di copertura e con una bocca da fuoco su un lato.
I blocchi di pietra sono inseriti nella fornace secondo una disposizione specifica.
Il fuoco è alimentato da fascine o blocchi di legna e viene seguito con cura dai fornaciai, artigiani specializzati in queste lavorazioni. Una buona calcinazione richiede anche una settimana.
Il risultato è la calce viva, un materiale molto caustico che si presenta in zolle untuose, friabili e di colore leggermente variabile in base al tipo di calce.
A questo punto, dopo un congruo raffreddamento, si svuota la fornace e si passa allo spegnimento: la calce viva è infatti molto instabile e non può essere utilizzata in edilizia.
Lo spegnimento tradizionale avviene in apposite fosse o vasche di spegnimento aspergendo le zolle di calce viva con abbondante acqua: si innesca una violenta reazione chimica che sviluppa molto vapore e calore.
Nel caso della calce aerea, a questo punto si ottiene il grassello, una pasta cremosa di calce idrata, pronta per la confezione di malte o intonaci. Lo spegnimento dev'essere eseguito a regola d'arte per evitare la formazione dei calcinelli, grumi di calce non spenti che possono generare una malta scadente. Un buon grassello dev'essere inoltre lasciato stagionare in un'apposita vasca di decantazione per almeno tre mesi, ma i migliori grasselli sono invecchiati fino a due anni.
Tuttavia, poiché la calce idraulica naturale fa presa in presenza di acqua, risulta impossibile mantenere stabile il relativo grassello: la biocalce viene dunque commercializzata sotto forma di polvere di calce idrata, cioè spenta, ottenuta dalla macinazione della calce spenta indurita.
La Banca della Calce ne propone ad esempio due varietà prodotte in Italia, entrambe appartenenti alla linea CalceQualità: la calce idraulica naturale NHL 3.5 e NHL 5.
Risultano particolarmente adatte per la confezione di malte per la costruzione di muri in pietra o mattoni, per il consolidamento di murature lesionate mediante iniezioni localizzate o ristilatura profonda dei giunti o infine per l'esecuzione di intonaci.
Si possono anche utilizzare per le finiture superficiali come la tinteggiatura di muri asciutti secondo la tecnica del fresco-secco (pittura a calce) o per un vero e proprio intonachino: occorre tuttavia considerare che a causa del suo colore nocciola chiaro i pigmenti tradizionali a base di ossidi e terre non hanno una resa ottimale perché i colori appaiono leggermente falsati.
La sfumatura terrosa della biocalce restituisce però una nuance delicata, sobria e molto adatta ad ambienti in stile minimalista. Contribuisce inoltre a sanificare le murature contrastando la formazione di macchie di muffa.
Un'ottima malta prevede ad esempio un rapporto in volume tra legante e aggregato di 1:2 e risulta formata da 25 kg di calce idraulica naturale NHL 3,5, 80 litri di buona sabbia di fiume ben lavata (8 secchi da muratore con capacità di 10 litri) e 28 litri d'acqua: con questa miscela si possono anche eseguire risarciture di intonaci tradizionali, paramenti a finto bugnato o modanature di intonaco sagomato.
I prodotti della linea CalceQualità richiedono quindi la preparazione della malta direttamente in cantiere secondo le antiche ricette: occorre dunque avvalersi di un bravo artigiano.
Per risolvere questo problema alcune aziende specializzate hanno ideato alcune linee di prodotti premiscelati a base di biocalce che riproducono fedelmente le caratteristiche di una malta tradizionale.
Rudus Muratura della Calchera San Giorgio è una malta a base di calce idraulica naturale e aggregati calcareo-silicei di granulometria selezionata compresa tra 0 e 3 mm specifica per il consolidamento di murature storiche in pietra o mattoni.
Esiste poi una linea di preparati appositamente studiati per la stesura di un intonaco biocalce.
Rudus Intonaco AR 12 è una malta premiscelata per la realizzazione di un intonachino fine, mentre Rudus Intonaco AR 30 appare più grossolano e risulta perfetto per uno strato preparatorio molto simile a un rinzaffo storico. Sovrapponendo queste due malte si ottiene invece un ottimo intonaco a civile, traspirante e poroso.
Il biointonaco di fondo di TERRAGENA è invece specificamente pensato per la realizzazione di un rinzaffo o l'esecuzione di intonaci di aspetto rustico. La sua finitura naturale è Rasobio, un rasante a base di calce idraulica naturale adatto sia per l'esterno che per l'interno e utilizzabile appunto come strato di finitura di un intonaco a civile o per correggere i difetti e livellare la superficie di un intonaco esistente.
La biocalce è anche un ottimo legante per intonaci ad azione deumificante.
Calcesan delle Fornaci Calce Grigolin è un premiscelato a base di calce idraulica naturale NHL 3,5 di origine certificata, caolino calcinato (argilla bianca), sabbie alluvionali e geo-pozzolana micronizzata particolarmente indicato per il rinzaffo e l'esecuzione di intonaci in murature soggette ad umidità di risalita capillare. A basso contenuto di sali idrosolubili, previene la formazione di efflorescenze e subefflorescenze saline e può essere impiegato anche in edifici di pregio storico-artistico.
Un'ultima applicazione della biocalce riguarda infine la formazione dei massetti di allettamento dei pavimenti. Negli edifici storici è infatti opportuno evitare i classici massetti di calcestruzzo alleggerito, soprattutto al piano terra o in contesti aggressivi come il centro storico di Venezia.
Il comune cemento contiene infatti parecchi sali idrosolubili, che potrebbero facilmente provocare efflorescenze e subefflorescenze saline con conseguenti aloni biancastri particolarmente antiestetici o gravi danni a un intonaco tradizionale o un antico pavimento di cotto, assai poroso e delicato.
Prodotti come Biopav NHL 3.5 di Terragena e Palladio BS 90 delle Fornaci Grigolin risolvono drasticamente questo problema, essendo due massetti tradizionali a base di calce idraulica naturale e inerti di granulometria selezionata, privi di cemento o altri additivi e perfettamente compatibili con il riscaldamento a pavimento.
A ritiro controllato, possiedono una buona lavorabilità e fungono da strato di allettamento per pavimenti di cotto, gres, klinker, legno, graniglia o cementine.
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