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Per chi dispone di una abitazione di proprietà, arriva prima o poi il momento di modificare la distribuzione degli spazi interni in relazione delle mutate necessità del nucleo familiare rispetto a quelle originarie che ne condizionarono l'acquisto.
Se tale operazione si limita solamente ad una riorganizzazione degli spazi mediante lo spostamento di porte interne o di qualche parete, senza la necessità di dover ampliare il numero dei vani, tutto prosegue senza particolari difficoltà operative.
Le cose cambiano quando occorre aumentare il numero dei vani per dotare l'abitazione di nuovi servizi, al fine di rendere più vivibile e funzionale lo spazio domestico.
Una delle necessità che più di frequente si riscontra durante i suddetti lavori è quella di realizzare un nuovo bagno, al fine di soddisfare le esigenze quotidiane dei residenti in maniera diversa, come ad esempio il desiderio di avere un bagno in camera, ecc..
Come al solito tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, difficoltà che nel nostro caso è rappresentata dalle diverse problematiche che una tale realizzazione comporta dal punto di vista tecnico e legale, oltre alla necessità di non compromettere i rapporti di buon vicinato.
Se prendiamo in esame un appartamento situato all'interno di un condominio, ci rendiamo subito conto che i problemi da risolvere sono diversi.
Per prima cosa, bisogna tener in conto che non sarà possibile aprire nuove finestre sulla facciata condominiale senza l'autorizzazione del condominio; sarà necessario inoltre organizzare i lavori in maniera tale da evitare al massimo i disagi ai condomini limitrofi, con particolare attenzione per quelli che occupano l'abitazione sottostante alla propria.
È fortemente consigliabile effettuare un'accurata verifica delle condizioni di integrità delle colonne di scarico, al fine di evitare soluzioni che ne compromettano la funzionalità.
Qualora fosse prevista una nuova pavimentazione per tutta la casa, sarà bene prendere in esame la possibilità di impiegare pavimentazioni di limitato spessore da sovrapporre con idonei collanti su quella esistente.
Quest'ultima accortezza eviterà di danneggiare, in caso di demolizione del pavimento e massetto esistente, l'abitazione sottostante e di spendere una cifra maggiore per far trasportare a discarica i materiali provenienti dalla demolizione del pavimento esistente.
Una volta verificate e valutate con attenzione le problematiche sopradescritte, sarà possibile procedere previa richiesta documentata alle competenti autorità Comunali, all'affidamento dei lavori da eseguire.
Di seguito illustrerò una soluzione distributiva in cui, per realizzare il secondo bagno, sono state necessarie alcune particolari soluzioni che hanno permesso di risolvere il problema in modo semplice e funzionale, senza arrecare particolare disagio a nessuno dei condomini.
La soluzione che mi accingo ad illustrare, si riferisce ad un immobile realizzato negli anni 60, situato all'interno di un parco condominiale ben tenuto e disciplinato da un rigoroso regolamento condominiale che limita, in maniera puntuale ogni tipo di innovazione lesiva del decoro e degli spazi condominiali.
L'abitazione in questione ha una superficie interna di 85 mq ed è composta da una saletta di ingresso, una cucina, un soggiorno, due camere da letto, un solo bagno e un piccolo ripostiglio.
Oltre alla richiesta di ridistribuire in modo più moderno e funzionale gli spazi attuali, la committenza ha palesato la necessità di realizzare un nuovo blocco servizi, costituito da un bagno con accesso dalla camera da letto matrimoniale ed un secondo bagno ad esso adiacente a servizio della restante abitazione.
La soluzione adottata per inserire il secondo bagno ha dovuto tener conto del fatto che la colonna fecale esistente è disposta a confine tra l'attuale bagno e la cucina, per cui la distanza tra il nuovo scarico e l'attuale colonna non permette l'inserimento a pavimento della tubazione senza dover intervenire sul solaio sottostante per avere la pendenza sufficiente per lo scarico.
Preso atto di ciò, si è deciso di creare un cavedio interno adiacente al muro perimetrale, che avesse la doppia funzione di poggiolo per tutti e due i bagni e passaggio per le tubazioni, le quali, vista la disponibilità di spazio e la maggior altezza dell'innesto dello scarico della serie di igienici sospesa adottata, raggiungono in maniera adeguata la colonna fecale.
Al fine di rendere agevole e a norma lo smaltimento dei liquami del nuovo bagno, sono stati impiegati degli igienici sospesi della IdealStandard, serie Connect, che hanno permesso di poter configurare la pendenza della tubazione di scarico in maniera adeguata.
Il sistema, adottato per motivi di natura idraulica, ha fornito l'occasione per caratterizzare gli interni dei due bagni attraverso un rivestimento a tappeto che unificasse la pavimentazione e il muretto-cavedio alle spalle degli igienici, cosa che, come si può ben vedere dagli elaborati di progetto allegati, risulta gradevole.
Per ovviare alla impossibilità di aprire una nuova finestra a servizio del secondo bagno, si sono adottati due accorgimenti progettuali consistenti nella realizzazione di un divisorio tra i due bagni, costituito da vetrocemento provvisto di formelle basculabili, e si è installato nel bagno privo di finestra un aspiratore proporzionato in maniera adeguata, capace di consentire un numero di ricambi d'aria giornaliero sufficiente.
Le formelle basculabili di vetrocemento, poste da terra ad una altezza di m.2,20 contribuiscono ad arieggiare il bagno privo di finestra, qualora l'aspiratore dovesse manifestare un guasto.
La parete divisoria tra i due bagni, realizzata con vetrocemento, provvede ad illuminare sufficientemente l'ambiente del secondo bagno. Se tale illuminazione risultasse insufficiente, è sempre possibile realizzare un controsoffitto con all'interno un dispositivo Solatube capace di veicolare la luce, catturata da un piccolo foro esterno, all'interno del locale.
La soluzione adottata, oltre a migliorare il confort abitativo, aumenta il valore economico dell'immobile in maniera sensibile rendendo economicamente vantaggioso l'intervento descritto, in rapporto alla spesa sostenuta.
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