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Il bagno cieco è una soluzione spesso inevitabile in un'abitazione di piccole dimensioni o nel caso si voglia realizzare un secondo bagno per gli ospiti.
La mancanza di una finestra, che garantisce il naturale ricambio d'aria, può comportare un eccesso di umidità (a una temperatura di circa 21°C questa deve mantenersi intorno al 40-60% e diminuire quando la temperatura aumenta per avere un ambiente sano).
I locali umidi sono terreno fertile per la comparsa della muffa.
Oltre a essere sgradevole da un punto di vista estetico e causare cattivi odori, risulta pericolosa per la salute.
Come dire addio a umidità e muffa in un bagno cieco, con alcuni accorgimenti:
La prima regola per prevenire la formazione di umidità è quella di aerare gli ambienti.
Come fare in un bagno cieco. Dopo la doccia, tenete aperte la porta del bagno e la finestra di una stanza attigua per favorire il ricircolo d'aria.
Non chiudete il box doccia, ma asciugatelo dopo ogni utilizzo, fate lo stesso con le piastrelle.
Avete la tenda doccia? Lavatela spesso per evitare la comparsa di muffa.
Stendete all'aria tappeti e asciugamani.
Ricordate di pulire con regolarità i sanitari, le fughe delle piastrelle attraverso l'impiego di uno spazzolino da denti e usare l'acqua calda con parsimonia, farete un favore al portafogli e all'ambiente.
In un bagno cieco, non può mancare un sistema di aspirazione controllata che aspira l'aria umida dall'interno e immette aria asciutta dall'esterno, riducendo il livello di umidità nella stanza.
Per funzionare, basta un collegamento alla rete elettrica e un canale di sfogo.
Tanti i modelli tra cui scegliere: da quelli che si avviano insieme all'interruttore della luce a quelli dotati di accensione indipendente, da quelli radiali a quelli a forma elicoidale, capaci di muovere grandi quantità di aria con una pressione bassa.
Variabile anche il livello di rumorosità (i più silenziosi si mantengono tra i 26 e i 34 decibel) e di consumo, in relazione a potenza e velocità di funzionamento si va dai 4 ai 15 watt.
Il costo di un aspiratore varia dai 20 ai 100 euro.
Indispensabile in un bagno cieco è l'installazione di un buon impianto di ventilazione naturale o meccanica.
La ventilazione naturale usa il movimento di convenzione dell'aria, dato dalla differenza di temperatura tra quella interna ed esterna.
In questo caso, basta installare due griglie di aerazione: una bassa per l'entrata dell'aria fresca e l'altra alta per l'uscita di quella calda.
Per una maggiore efficienza, le bocchette non devono essere coperte da mobili.
Il sistema di ventilazione meccanica è costituito da una ventola, solitamente azionata tramite l'interruttore principale della luce, che estrae aria dall'interno e immette aria dall'esterno, limitando gli eccessi di umidità.
I modelli di ultima generazione recuperano anche il calore dall'aria in uscita, trasferendolo a quella in ingresso e riducendo i costi di riscaldamento.
Un altro valido alleato in un bagno cieco è il deumidificatore, elettrodomestico che consente di ripristinare il corretto grado di umidità nell'ambiente.
È dotato di un umidostato che permette di regolare l'umidità e fermare il funzionamento dell'apparecchio una volta raggiunto il valore ideale.
È molto efficace ma al contempo può essere ingombrante e rumoroso.
In caso di scarsa ventilazione, odori stagnanti e temperature caldo-umide, va collocato al centro della stanza per aumentare il flusso d'aria.
Se invece si vogliono contrastare macchie di umidità alle pareti o muffe, posizionatelo con la griglia di uscita dell'aria rivolta verso la zona interessata.
Deumidificatore fai da te con sale grosso, Foto di Oreana Tomassini da Pixabay
Se non volete investire nell'acquisto di un deumidificatore, potete crearne uno fai da te, sfruttando il potere assorbente del sale grosso.
Ecco come:
Dopo tre-quattro giorni, infilate il sale per qualche minuto nel forno a 50°C e sarà di nuovo pronto all'uso.
Che ne dite di abbellire un bagno cieco con le piante?
Una scelta estetica che può rivelarsi valida per contrastare l'eccesso di umidità.
Orchidea in bagno, Foto di juan roman da Pixabay
Tra le specie più adatte troviamo:
Le piante in bagno sono utili e belle da vedere.
Siete in fase di ristrutturazione?
Affidatevi alle idropitture. Si tratta di vernici idrorepellenti che, grazie alla presenza di microsfere di vetro o ceramica, resistono alla formazione di condensa e muffa in prossimità dei ponti termici. In più, sono facilmente lavabili.
In commercio, ne esistono di differenti colori, adatte a diversi gusti ed esigenze.
Possono essere applicate a rullo o a pennello su tutte le pareti o sull'ultima porzione, sopra le piastrelle.
La resa varia in relazione alla ruvidità, porosità e all'assorbimento della superficie.
Le pitture antimuffa, invece, hanno l'obiettivo di attaccare ed eliminare la muffa già formata.
Tanti gli accorgimenti da adottare pure in fase di progettazione.
Per cominciare, potete coibentare le pareti con pannelli in poliestere estruso.
È un materiale impermeabile all'acqua che assicura un'ottima tenuta per quanto riguarda umidità e infiltrazioni. Possono essere tagliati e sagomati in base alle varie esigenze applicative.
Come dire addio a umidità e muffa in un bagno cieco, da Lavorincasa.it
L'ideale poi è rivestire tutte le pareti con materiali quali la ceramica o il gres porcellanato.
Quest'ultimo, infatti, è idrorepellente, resistente nel tempo e, vista l'assenza di fughe, risulta facile da pulire e garantisce uniformità, rendendo visivamente più ampio un bagno cieco di piccole dimensioni.
Inoltre, può essere personalizzato, spaziando dalle soluzioni che imitano il caldo senso di accoglienza del legno o l'eleganza classica del marmo.
Un'alternativa meno conosciuta, ma di grande impatto, è il rivestimento in terra cruda, materiale anallergico che possiede:
Sono tante le possibilità per dire addio all'umidità e alla muffa in un bagno cieco. Trovate quella più adatta alle vostre esigenze.
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