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I mattoni sono gli elementi tradizionali del costruire e, presenti sul mercato in una gran varietà di forme e dimensioni più o meno standardizzate, oltre al laterizio non disdegnano la compagnia del calcestruzzo, eventualmente arricchito di prodotti di alleggerimento.
Quelli studiati per scopi decorativi si presentano poi sotto le vesti trasparenti e variamente colorate del vetro e costituiscono, negli ambienti della casa o dell'ufficio, partizioni tra diverse aree funzionali che, invece di creare divisioni opache nette, dialogano con la luce e da essa traggono maggior efficacia espressiva.
Ma i mattoni, grazie alla loro modularità, economicità e facilità di reperimento e acquisto, sono per molti anche l'ingrediente principale di alcuni piccoli lavori fai da te, nello spazio interno dell'abitazione come in giardino o in balcone.
Un'idea intelligente da spendere in un soggiorno giovane e dal carattere metropolitano la rubo al sito della giovane Anna Vecchi, architetto di Mantova.
Si tratta di uno scaffale low cost realizzato utilizzando i comuni laterizi forati (per intenderci quelli che in sezione misurano 25 x 8 cm e hanno due file di 5 buchi) abbinati a una serie di tavole in legno verniciate in giallo, colore vivace e solare. Anche queste ultime, come i mattoni, dichiarano, esplicitamente o a un occhio esperto in materia, la loro origine da cantiere; sono infatti sottratte alla loro consueta funzione che le vede elementi costitutivi delle casseforme da getto in calcestruzzo e, tagliate a misura nel senso della lunghezza, si trasformano in altro da sé, stimolante e ricco di potenzialità espressive.
Le varie parti della libreria così realizzata sono state rese solidali, durante la posa in opera, con l'uso di un collante specifico e calibrate in modo da poter sostenere il peso di libri e oggetti collocati sui ripiani.
Una versione design di questo arredo, resa mobile, leggera e non necessariamente vincolata alla parete alla quale è applicata, è la libreria Ladrillos della collezione Me Too di Javier Mariscal per Magis, tutta dedicata ai bambini e al loro mondo di favola.
In questo caso i laterizi lasciano il passo a divertenti supporti a mattoncino in polietilene, lavorato con la tecnica dello stampaggio rotazionale. Colore ed espressioni buffe rubate ai cartoon sdrammatizzano il carattere funzionale dell'arredo che, in termini puramente tecnici, funziona grazie all'incastro di supporti con alcune tavole in HPL percorse, per tutta la loro lunghezza, da un'apposita scanalatura.
Ma usciamo in giardino, ora, e affidiamoci alla solidità e alle prestazioni dei mattoni e dei blocchi in cemento alleggerito per realizzare fioriere e portavasi dalle forme più disparate.
In questo caso non c'è alcun limite all'inventiva personale. Studiata la configurazione più convincente, di per sé e in relazione al contesto, non ci resta che metterla in opera. Ammassi più o meno ordinati di mattoni, simili a sculture di gusto contemporaneo, possono essere alternate a basse bordure di aiuole e dar vita a un insieme variegato, da arricchire con fiori e piante scelti con cura.
Chi invece non ha dubbi sulla durezza e la ruvidezza superficiale del mattone dovrà ricredersi vedendo all'opera il gruppo di progettisti giapponesi Torafu Architects con i Soft Blocks. Elementi modulari dall'apparenza tradizionale si rivelano morbidi e confortevoli e possono, liberamente combinati tra loro, dar vita alle forme di un divano, di un divisorio, di un comodo giaciglio.
Ancora allo stadio di prototipo, prodotto in occasione della loro presentazione, i blocchi potrebbero forse presentare qualche problema in corso d'opera. Non so infatti quali tipi di vincoli siano previsti tra loro e se, per ciascuna costruzione, siano presenti delle specifiche tecniche delle quali tenere conto. Staremo a vedere gli sviluppi di un'idea che, in quanto a ispirazione, sembra assolutamente buona e originale.
Una coppia di fratelli designer brasiliani, infine, si è divertita a regalare nuova dignità a un materiale da costruzione povero per eccellenza.
Fernando e Humberto Campana hanno infatti plasmato il ripiano del loro Cobogò Coffee Table assemblando un certo numero di omonimi elementi da rivestimento tradizionali delle case brasiliane e intercalandoli con una colata di resina.
Il prezzo dell'oggetto è disponibile su richiesta sul sito della galleria PlusDesign. Sappiate comunque che è stato prodotto in un numero davvero ristretto di esemplari (appena 21) e questo potrebbe incidere notevolmente sul suo valore e il suo costo.
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