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In greco olos sta a significare il totale; l'olismo è un principio secondo il quale un sistema, formato da un insieme di parti, non può essere identificato attraverso la sommatoria delle stesse, che sarà sempre differente dalla somma delle prestazioni delle singole parti.
Pertanto, un organismo, un fenomeno deve essere considerato e studiato sempre nella sua totalità.
La diffusione di questa visione viene fatta risalire ai primi del Novecento, ma trova la sua genesi nelle filosofie orientali e, a seconda del periodo storico e della localizzazione geografica, assume diverse connotazioni.
Inoltre, essendo una dottrina, trova applicazione in numerosi ambiti: in medicina, in fisica, in filosofia, in psicologia e in architettura. Ed è proprio su quest'ultima che focalizzeremo la nostra attenzione, per comprendere al meglio in quali modi possa trovare applicazione il principio della totalità in ambito architettonico.
Che cos'è l'architettura olistica? E come si traduce il pensiero olistico in questo settore?
Un'architettura, una costruzione può definirsi olistica quando è stato posto alla base della sua realizzazione il raggiungimento dell'armonia; in essa l'uomo deve sentirsi pienamente appagato ed in grado di raggiungere l'equilibrio interno e con tutti gli elementi naturali che lo circondano.
In questo assunto di base troviamo piena corrispondenza con le antiche filosofie orientali e con le moderne concezioni dell'architettura bioclimatica, sostenibile.
Per il raggiungimento di questo equilibrio, in fase di progettazione, è necessario tenere bene a mente alcuni aspetti fondamentali.
Vediamo insieme quali sono.
Potrebbe sembrare una dottrina di difficile comprensione, ma alla base dell'olismo in architettura ci sono alcuni dei principi del Feng Shui, dell'architettura organica e della bioedilizia, per cui, tenendo bene in mente pochi ma fondamentali parametri, sarà possibile realizzare un edificio in grado di rispettare i labili equilibri tra natura e costruito e trasferire pace, armonia, serenità a chi abiterà questi spazi.
E se lo spazio in questione è una abitazione, i benefici di tale metodologia di progettazione saranno visibili nell'immediato.
Un primo aspetto da considerare è la localizzazione del manufatto, come esso si relaziona con il territorio: è molto importante, durante la fase primordiale del progetto, partire dallo studio del contesto e delle forze della natura peculiari del luogo.
Sarà necessario studiare l'orientamento, l'intensità e la direzione dei venti, l'esposizione, la geomorfologia del sito, in maniera tale da dar vita ad un manufatto che non impatti sull'ambiente circostante, ma che si relazioni con esso, sfruttandone a pieno le risorse: l'acqua, il vento, la luce sono alcune delle fonti di energia di rinnovabile da cui è possibile attingere per entrare in sinergia con l'ambiente.
La riduzione dei consumi, dei campi elettromagnetici, la realizzazione di un organismo che tenta di impattare il meno possibile sull'ambiente, si tramuteranno nella diffusione di un senso di pace e di armonia tra uomo e natura.
In fondo, tutto ciò sopra decritto, è sempre stato alla base delle antiche costruzioni dei luoghi di culto: le piramidi, i templi, le cattedrali, ma anche intere città, fortificazioni, sorgono in posizioni strategiche e secondo orientamenti che rimandano a simbolismi e forze cosmiche, in quanto, secondo studi e concezioni religiose, in grado di influire in maniera determinante sullo spazio.
I materiali sono alla base di tutte le costruzioni: che si tratti di un manufatto tradizionale o bioclimatico, la scelta dei materiali migliori e altamente prestazionali, contribuisce in maniera determinante alla qualità e alla sua durata nel tempo.
Per l'architettura olistica i materiali impiegati devono rispettare a pieno la natura e l'uomo: devono essere riciclabili, con una fase di produzione a basso consumo energetico, privi di componenti volatili (VOC) o privi di solventi.
Nella scelta dei materiali da costruzione sarà quindi opportuno scegliere il legno, i mattoni vegetali,la paglia, o la canapa; a tal proposito citiamo alcuni sistemi molto interessanti per le costruzioni sostenibili.
Il primo è Blick, blocco prefabbricato in Calcecanapa, prodotto in varie dimensioni e perfetto per la realizzazione di strutture in legno, acciaio o cemento armato, tramezzature, etc.
La sua posa in opera avviene attraverso l'incastro perfetto tra gli elementi: il risultato è una muratura continua con un'alta resistenza meccanica, traspirabilità e durata nel tempo.
Inoltre, grazie al suo elevato potere isolante, non sarà più necessario installare cappotti termici.
Il secondo è il muro ecologico di Fornace Fonti, formato limo, sabbia, argilla ed eventuali stabilizzanti come fibre vegetali, paglia, canapa, cellulosa o minerali, polvere di carbone, sabbie, calci, etc. I vantaggi di questa tecnica di realizzazione risiedono in un elevato potere di accumulo termico ed isolamento acustico, caratteristiche che rendono l'abitazione estremamene confortevole ed autosufficiente.
Inoltre, essendo le materie prime esenti da cottura e da necessità di smaltimento a fine vita, risultano estremamente compatibili con l'ambiente.
Sempre parlando di materie prime, infine, citiamo gli isolanti che dovranno essere in sughero o in fibre vegetali, e le finiture che saranno effettuate con vernici e solventi biologici,in maniera tale da non rilasciare nell'ambiente componenti tossiche.
Insomma, tutto deve contribuire alla realizzazione di un ambiente in relazione con la natura.
Un'altra fase determinante nell'atto di costruzione di un manufatto secondo i dettami dell'olismo è la progettazione degli spazi e la loro configurazione.
Gli spazi, le stanze devono essere progettate seguendo un percorso fluido, naturale di funzioni, individuando quelli che sono gli spazi topici dell'abitazione e, intorno a questo fulcro, posizionare i restanti ambienti. La casa diventa, così, una spirale di attività, localizzate secondo le esigenze della committenza e con un occhio di riguardo ai principi bioclimatici.
Secondo questi dettami, gli spazi di servizio quali bagni, vano scale, autorimesse possono essere collocate a nord, dove l'esposizione alla luce risulta ridotta; ad est e a sud, invece, trovano la giusta collocazione gli spazi più vissuti, quali soggiorno e camere da letto.
Lo sfruttamento della luce naturale ha in questo modo una doppia valenza: in primo luogo rappresenta una risorsa per l'illuminazione e quind, per l'efficientamento energetico; in secondo luogo influisce in maniera determinante sull'umore di chi abita questi spazi, che risultano sempre valorizzati dai raggi solari.
Se lo spazio lo permette, seguendo le filosofie orientali, sarebbe opportuno progettare un luogo per la cura di sé, sia a livello mentale che fisico: un piccolo studio, una camera nella quale dedicare del tempo a delle attività che migliorano l'umore, e aiutano nel raggiungimento dell'armonia con sé stessi e con gli altri.
Infine, particolare attenzione va posta anche alla progettazione degli impianti: essi devono essere posizionati in maniera tale da ottimizzare la produzione e ridurre i rischi da esposizione e da rumore. Ad esempio, l'impianto idrico ed elettrico dovrebbero essere posizionati lontano dai luoghi di riposo.
Infine, l'arredamento: anch'esso influisce in maniera determinante sulla realizzazione di uno spazio armonico. Per questo motivo esso deve essere scelto in seguito ad un'analisi attenta condotta su due fronti: sull'analisi della committenza e dello spazio.
È indispensabile in primo luogo analizzare le attitudini, i gusti e le volontà di chi abiterà lo spazio, per scegliere nella maniera più giusta ciò che esalti i caratteri per condurli in maniera naturale al raggiugimento dell'equilibrio: non c'è nulla di più appagante del tornare a casa e sentirsi in pace con se e con la natura, abitando uno spazio appositamente pensato per se stessi.
A tale fine, è molto importante studiare preliminarmente lo spazio: sarà necessario valorizzare con la luce artificiale spazi poco luminosi, esaltare pareti con tinte armoniche e scegliere lo stile d'arredo più idoneo.
Tutti gli aspetti descritti costituiscono le singole parti della totalità: per dar vita ad un manufatto secondo i dettami dell'olismo è necessario studiarli e progettarli nel miglior modo possibile, in maniera tale da dar vita ad un organismo che sia in grado di funzionare, non come sommatoria funzionale di questi, ma come insieme, come olos.
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