Eliminazione barriere architettoniche: ecco le novità
Con il decreto interministeriale n. 67 del 27 febbraio 2018 arrivano alle Regioni i fondi per lavori di abbattimento delle barriere architettoniche.
Dal 2003 il fondo per concedere i contributi ai cittadini che ne facevano richiesta, era privo di risorse.
Il decreto Delrio, approvato lo scorso 15 febbraio dalla Conferenza Stato Regioni a sostegno delle Regioni, è stato pubblicato sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La somma, che ammonta a 180 milioni di euro per gli anni dal 2017 al 2020, consentirà alle Regioni di coprire il fabbisogno necessario a finanziare le spese relative alla eliminazione delle barriere architettoniche. Lo scopo è quello di agevolare coloro che per disabilità necessitano dell'esecuzione di opere che consentano la deambulazione.
Viene così finanziato il Fondo speciale per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.
Il provvedimento entrerà in vigore il prossimo 30 maggio. Le risorse del fondo sono ripartite sulla base dei criteri indicati dall'articolo 10 della legge 9 gennaio 1989, n. 13.
Le risorse complessive di 180 milioni verranno suddivise in 20 milioni per l'anno 2017, in 60 milioni per gli anni 2018 e 2020 e in 40 milioni per il 2019.
Si tratta di fondi che, a fronte delle esigenze dei cittadini, erano stati richiesti dalle Regioni per coprire i fabbisogni non soddisfatti fino al 2017 e resi noti ultimamente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
I finanziamenti, una volta ottenuti dalle Regioni, verranno successivamente conferiti ai Comuni che dovranno contribuire alle spese sostenute dalle famiglie con soggetti portatori di handicap.
La ripartizione fra le Regioni del fondo avverrà secondo il seguente criterio: Abruzzo 4,4 milioni; Basilicata 15,2; Campania 13,5; Emilia-Romagna 29,3; Lazio 19,2; Liguria 275 mila euro; Lombardia 25,3 milioni; Marche 11,3; Molise 1,1; Piemonte 25,7; Puglia 4,0; Sardegna 3,2; Sicilia 4,4; Toscana 2,9; Umbria 11; Veneto 8,4.
Ricordiamo che la legge n. 13 del 1989 è il più importante strumento legislativo contro le barriere architettoniche. La normativa concede contributi ai cittadini che devono effettuare interventi finalizzati all'abbattimento delle barriere architettoniche di immobili privati anche se questi fanno parte di un condominio, all'interno dei quali hanno residenza soggetti portatori di disabilità.