|
È necessario appendere i quadri alla parete in modo diverso a seconda delle loro dimensioni e delle caratteristiche delle cornici. I quadri fino ad una dimensione massima di 50x50 cm (a meno che non siano dotati di una cornice molto pesante) si forniscono di apposite attaccaglie, ovvero gancetti o elementi ad occhiolo di varia foggia che si applicano posteriormente nella parte superiore della cornice con una coppia di chiodini a testa larga. Tali elementi di sospensione vanno poi agganciati al chiodo che viene collocato a parete.
Se il quadro ha dimensioni rilevanti conviene sospenderlo utilizzando due attaccaglie applicate sulla parte superiore della cornice, ad alcuni centimetri dagli angoli.
La sospensione si realizza per mezzo di una cordicella (oppure una catenella o altro elemento) con la quale si forma un anello che passa all'interno delle due attaccaglie e che si aggancia al chiodo o al gancio collocato a parete.
L'elemento di sospensione posto nella parete deve essere particolarmente robusto: per quadri molto pesanti è senz'altro utile inserire un tassello ad espansione che garantisce una forte tenuta.
Usate un tassello anche quando temete che la parete non sia in grado di ricevere un chiodo.
Un sistema particolarmente interessante permette di sospendere i quadri senza che nulla sia visibile. In pratica si applicano due attaccaglie lungo le aste verticali delle cornici a circa due terzi di altezza, partendo dal basso. Quindi si realizza una sospensione con un cavetto ad anello come quello prima descritto con la differenza che l'elemento a parete non è sopra il quadro ma dietro di esso.
Questo sistema permette anche di tenere il quadro leggermente inclinato verso il basso. Questo è particolarmente utile nel caso di grandi quadri con vetro, in quanto il quadro può assumere una lieve inclinazione che elimina ogni riflesso sia dell'illuminazione artificiale sia delle finestre, potendo essere ammirato da qualsiasi posizione all'interno della stanza.
Le regole estetiche che valevano un tempo sulla disposizione dei quadri sono state ormai abbandonate: oggi vige una ampia libertà nella loro collocazione. Diamo, però, alcune indicazioni che possono essere utilizzate come spunto per valorizzare al massimo le proprie immagini in cornice.
Un grosso quadro, da solo, è meglio valorizzato se viene collocato al centro dello spazio vuoto disponibile. Per quadri di dimensione media, è preferibile che l'altezza della base non sia inferiore a 1,5 metri dal pavimento.
Se su una parete si accostano più quadri, è bene alternare dimensioni diverse e cornici di vario tipo. Il bordo superiore di più quadri affiancati, anche di dimensione diversa, dovrebbe essere lungo una linea orizzontale che conferisca continuità e ordine alla composizione. Il dinamismo sarà invece dato dall'accostamento di quadri con dimensioni diverse e cornici di vario tipo.
L'alternanza di elementi dalle caratteristiche diverse è molto importante per evitare di creare zone troppo simili tra loro e in netto stacco con quelle adiacenti.
La composizione risulterà più ordinata e ben studiata se sarà caratterizzata dalla collocazione di un quadro più grande degli altri disposto tra essi, che possa diventare immediatamente il fulcro visivo: in questo caso il quadro di dimensioni maggiori verrà collocato al centro, con tutti i quadri più piccoli intorno.
In questo modo si otterrà una sorta di ulteriore cornice decorativa per l'immagine centrale, circondata di altre rappresentazioni che potranno avere un filo conduttore nello stile oppure nel tema rappresentato.
Per riuscire a far risaltare un quadro di particolare bellezza o di particolare valore, oppure un ritratto, invece, lo si collocherà distanziato da tutti gli altri, in modo tale da lasciare che spicchi in modo netto e che se ne colga chiaramente la rilevanza. In ogni caso, è meglio evitare l'accostamento di elementi troppo diversi tra loro, come dipinti e fotografie, oppure quadri realizzati con materiali e tecniche in eccessivo contrasto.
Non va sottovalutata, poi, l'illuminazione della parete: una illuminazione specifica con un faretto posto lateralmente in alto permette una visione migliore dei quadri esposti. Attenzione, invece, alle lampade al neon o alle luci fluorescenti, poiché possono modificare i colori percepiti.
Una illuminazione erronea potrà vanificare l'attento studio della disposizione dei quadri, rovinandone la percezione finale e rendendo vana la volontà di far risaltare i migliori pregi delle singole rappresentazioni fissate a parete.
|
||