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La malta bastarda è una tipologia di malta che ha la caratteristica fondamentale di avere due o più leganti anziché soltanto uno, come avviene nelle malte comuni.
Le malte bastarde vengono usate per la costruzione di murature, applicazione di intonaci, sarcitura delle lesioni, allettamento di pavimenti o rivestimenti ed esecuzione di stucchi e decorazioni plastiche.
Le malte bastarde hanno due leganti diversi. Foto Getty Images
Esistono perciò numerose formulazioni per le malte bastarde, tutte diverse per tipo di leganti e aggregati, la presenza di eventuali additivi e rispettive applicazioni.
Le malte bastarde hanno come ingredienti legante, inerti o aggregati, additivi e acqua.
Il primo è naturalmente il legante, che come dice lo stesso nome serve sia a legare (cioè amalgamare) le diverse componenti della malta, sia soprattutto a conferire alla malta indurita la propria resistenza meccanica.
La sabbia è l'inerte più comune delle malte bastarde. Foto Getty Images
Fondamentali sono poi gli inerti o aggregati, necessari per impedire il fenomeno del ritiro, cioè la caratteristica riduzione di volume durante presa (o indurimento) delle malte di calce, gesso o cemento.
Gli additivi, non sempre presenti, hanno invece la funzione importantissima di attribuire alla malta alcune caratteristiche peculiari tra cui ad esempio una lavorabilità migliore, una colorazione specifica (fatto importante soprattutto per le malte da stuccatura usate nei cantieri di restauro) e ovviamente l'idraulicità, cioè la capacità di fare presa anche in presenza di acqua.
L'acqua rende plastica una malta bastarda. Foto Getty Images
Quest'ultima risulta infine fondamentale per amalgamare correttamente i componenti sopra descritti e conferire alla malta la consistenza plastica ideale per una lavorazione a regola d'arte.
Le malte bastarde di gesso e calce sono dette anche malte aeree, così chiamate perché possono fare presa solo in presenza di aria, o più precisamente di anidride carbonica, e hanno come leganti caratteristici il gesso, la calce magnesiaca e la calce aera comune.
Il gesso è uno dei leganti delle malte bastarde tradizionali. Foto Getty Images
Le malte aeree bastarde sono perciò formate soprattutto da gesso e calce.Si tratta di un materiale molto antico riservato soprattutto all'esecuzione degli stucchi e degli intonaci di finitura negli ambienti interni.
Questa miscela univa infatti la maggior resistenza all'umidità della calce, che garantiva una buona resistenza e durata nel tempo alle decorazioni, con i pregi del gesso, costituiti soprattutto dall'ottima lavorabilità e dalla presa molto veloce.
Ciò consentiva a sua volta l'esecuzione di elementi particolarmente complessi, con tempi e costi di lavorazione tutto sommato contenuti.
Una malta tradizionale con questa ricetta, specificamente predisposta per le decorazioni a stucco, è descritta in alcuni manuali di fine '800.
Il metodo di preparazione prevedeva la confezione preliminare di due diverse malte: una costituita da calce e sabbia fine setacciata; l'altra da una parte di sabbia e due di gesso. Una volta pronte, le due malte venivano amalgamate omogeneamente fra loro con un rapporto di 3 a 1.
Malta bastarda di gesso e calce Ytong Base 100 di Xella Ytong
Malte bastarde con una formulazione di questo tipo sono tuttora diffuse sul mercato.
Ytong Base G100 di Xella Ytong è ad esempio un intonaco premiscelato a base di gesso e calce appositamente studiato per la finitura delle murature interne in blocchi prefabbricati di calcestruzzo aerato autoclavato.
Le malte idrauliche, possono invece carbonatarsi anche in ambienti molto umidi o persino sott'acqua. Inoltre, si distinguono ulteriormente in base al legante: esistono infatti malte idrauliche di calce aerea, e malte idrauliche con legante idraulico.
Una probabile malta bastarda di calce e cemento. Foto Getty Images
Nelle prime l'idraulicità si ottiene con alcuni additivi come la pozzolana e il cocciopesto (polvere di laterizi macinati), già noti agli antichi Romani; mentre i leganti caratteristici delle malte del secondo tipo sono le calci idrauliche naturali e ovviamente i cementi.
A quest'ultimo tipo appartiene anche la malta bastarda attualmente più diffusa, a base appunto di cemento e calce (aerea o più spesso idraulica naturale): in essa, il ruolo del cemento è appunto quello di sostituire gli additivi che rendono la malta idraulica.
Intonaco di malta bastarda di calce e cemento. Foto Getty Images
Si tratta di una miscela già attestata nella seconda metà del XIX secolo, perché il cemento Portland fu scoperto nel 1824.
Le applicazioni della malta bastarda di calce e cemento sono in particolare due: la costruzione di murature (portanti, tramezzi o di tamponamento) e l'esecuzione di finiture interne o esterne.
Si tratta in particolare degli intonaci a civile, costituiti da due strati: un rinzaffo più grossolano, posto a diretto contatto con la muratura, e un arriccio superficiale a granulometria più fine.
Le malte bastarde sono diffuse negli intonaci a civile. Foto Getty Images
Secondo la procedura attualmente più diffusa, la malta bastarda viene schizzata sulla parete per mezzo di una cazzuola o spruzzata con apposite macchinette, e successivamente tirata su testimoni costituiti da listelli di legno con spessore prefissato. La finitura superficiale avviene invece a frattazzo.
In questo modo la lavorazione risulta agevole e veloce, con un risultato estetico soddisfacente.
In passato la malta veniva impastata direttamente in cantiere, secondo una procedura codificata.
La malta bastarda di calce e cemento si usa per costruire i muri. Foto Getty Images
Una delle più diffuse prevedeva ad esempio di mescolare tre parti di sabbia di cava o di fiume ben lavata, una parte di cemento e una di calce, fino ad amalgamarli molto bene. Occorreva quindi sagomarli a forma di cratere e infine aggiungere l'acqua gradualmente, mescolando costantemente con un marra o un badile per ottenere un composto dalla consistenza cremosa e senza grumi.
Anticamente la malta veniva dunque preparata a mano, con una lavorazione molto lunga e faticosa. Al giorno d'oggi si si preferisce invece utilizzare piccole betoniere meccaniche dalla capacità di circa 300 litri.
Inoltre, spesso risulta decisamente più comodo servirsi delle apposite malte premiscelate già pronte per l'uso, normalmente disponibili in sacchi da 25 kg.
Le aziende specializzate hanno studiato numerose formulazioni differenti.
Bacchi Spa propone ad esempio tre prodotti a base di calce, sabbia silicea e cemento Portland:
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