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Avete acquistato una casa nuova e siete alle prese con il rivestimento della cucina? Avete deciso di rinnovare il look di quella che possedete già?
In entrambi i casi, uno degli aspetti da prendere in considerazione è la scelta e il posizionamento delle piastrelle.
A che altezza metterle?
L'altezza delle piastrelle in cucina dipende da diversi fattori.
Per cominciare, bisogna tener conto di alcuni elementi pratici, quali ad esempio il regolamento edilizio del comune dove si vive o l'altezza di chi cucina, vivendo quell'ambiente a 360°.
Ma non solo: anche l'occhio, si sa, vuole la sua parte.
Spazio, quindi, ai gusti personali, in base allo stile del progetto e all'arredo delle altre stanze.
Ecco alcune idee e suggerimenti a cui ispirarvi.
Le piastrelle, disponibili in tante varianti stilistiche e cromatiche, assolvono a un doppio compito.
Da una parte, devono resistere alle tante sollecitazioni dell'ambiente cucina (alte temperature, vapori di cottura, schizzi d'acqua, graffi, urti), garantendo resistenza, igiene, idrorepellenza e praticità di pulizia.
Dall'altra, devono soddisfare certi criteri estetici.
Una doppia funzione spesso resa più facile dalla piastrellatura a tutta parete.
Questa permette di variare la disposizione dei moduli della cucina o di sostituirli senza dover cambiare il rivestimento. Ciò implica, però, un maggiore investimento iniziale.
L'idea in più? Rivestite anche una parte del pavimento.
Il risultato? Si crea una sorta di L che mette in risalto la cucina quasi come una cornice.
Chi è solito stare ai fornelli sa che fumi, oli e schizzi di cottura sono la norma.
Piastrellare le pareti della cucina è un'esigenza pratica, in termini di igiene e pulizia.
Fino a che altezza?
Secondo i regolamenti edilizi di molti comuni, le pareti della cucina devono essere rivestite fino a 2 metri di altezza oppure, in alternativa, essere di materiale lavabile e disinfettabile.
Per un buon compromesso sia da un punto di vista funzionale che estetico, rivestite solo la parte di parete visibile, ovvero la fascia centrale che va da 80 a 160 cm di altezza per poi dipingere fino al soffitto.
Giocate con il contrasto tra piastrelle classiche e una pittura contemporanea o, viceversa, optate per una pittura neutra e rivestimenti dal formato e tocco moderno.
Se da un lato della cucina la parete prosegue (non è presente alcuna parete laterale), rivestite anche la fascia verticale collocata al di sotto del piano di lavoro.
Questo non vale per la parte superiore in quanto ostacolerebbe il corretto fissaggio dei pensili.
Avete una cucina total white o dai toni neutri?
Personalizzatela con delle piastrelle colorate da posare fino al margine superiore dei pensili. Il colpo d'occhio sarà assicurato!
Potete giocare con piastrelle dal taglio e dall'effetto particolari.
Ancor più se, al posto dei pensili, avete deciso di inserire delle mensole dello stesso materiale.
Bella l'idea di mensole di materiale diverso, in legno o metallo, accentuate dall'uso di piastrelle di formato o colori diversi.
Che ne dite di un mobile a vista?
Le piastrelle dietro metteranno in risalto il mobile stesso, così come i libri di cucina, le stoviglie di famiglia, gli oggetti che conterrà, dando vita a un angolo di grande suggestione che salterà subito all'occhio.
Per proteggere la base sotto al lavello che non presenta il fondo, affidatevi invece a una pittura lavabile che ne agevola la pulizia.
Avete una cappa a vista? Piastrellate fino a questa, arrivando a un'altezza di 170-180 cm da terra per creare una sensazione di rivestimento totale.
Sarà, inoltre, più semplice e immediato pulire la cappa.
I pensili non ci sono? Se sopra al piano cucina avete, ad esempio, una finestra che dà sul giardino, rendete protagonista la parete con un rivestimento d'impatto.
Sbizzarritevi nella scelta delle piastrelle.
In molti regolamenti comunali, il requisito essenziale per rendere la cucina di casa agibile è che sia opportunamente piastrellata. Non sempre, però, occorre partire da terra.
È possibile, ad esempio, piastrellare una fascia di 60 cm che va dalla base del piano della cucina ai pensili, una superficie minima rispetto al resto della stanza, con tutto quello che comporta in termini di risparmio economico.
Questa va calcolata tenendo conto dell'altezza di chi cucina e del piano di lavoro.
Se chi cucina, ha un'altezza media di 160-175 cm, il piano di lavoro sarà posto a circa 90 cm da terra, le piastrelle a partire da 85 cm da terra fino a 155 cm.
Ciò significa che 60 cm di piastrelle rimangono a vista, 5 cm continuano sotto al top di lavoro.
Vanno tolte eventuali porzioni coperte da colonne, quali la colonna frigo o forno, che non necessitano di rivestimento posteriore. Per rivestire questa striscia, potete puntare su piastrelle particolari, in linea con lo stile e i colori dei pensili della cucina.
Nella parte posteriore occupata da basi, pensili e colonne, optate per piastrelle bianche più economiche, dato che non si vedono, fino ad arrivare a 2-3 cm prima dell'aggancio alla parete dei pensili, per evitare di forare le piastrelle con il rischio di rovinarle.
In alternativa, prediligete una pittura lavabile.
I fondi dei mobili da cucina moderni sono realizzati in laminato, dunque sono immarcescibili, anche se esteticamente sono in legno, e a esclusione del fondalino di 3-4 cm presente sulle basi, nessun mobile o pensile poggia direttamente sul muro.
L'aerazione di mobile e parete, quindi, è garantita.
In cucina, l'area che tende maggiormente a sporcarsi è quella dove si trova il piano cottura.
Per sgrassarla più facilmente e mantenerla pulita più a lungo, potete piastrellare solo questa zona, evitando di mettere rivestimenti in altre parti della cucina.
Basta una fascia di 30 cm per proteggere la zona cottura e lavaggio.
Una scelta funzionale che si rivela particolare pure sotto il profilo estetico.
Volete optare per una soluzione che si distingua per la sua creatività?
Inserite le piastrelle ad altezze differenti in base alle diverse aree della cucina; ciò vi permetterà di dividerle a colpo d'occhio.
Il risultato finale sarà molto originale e dinamico, soprattutto se deciderete di usare le piastrelle dal formato esagonale che consentono di dare vita a margini sfrangiati di notevole impatto.
Per contenere i costi potete prediligere piastrelle decorate dall'effetto particolare per la fascia da 60 cm e modelli più economici per le altre aree, nel caso, ad esempio, di una piastrellatura a tutta parete.
Le piastrelle vanno posizionate anche sulle pareti laterali della cucina se vicine all'area del lavello e del piano cottura. Acqua, vapore, schizzi di vario tipo sono facilmente pulibili su queste.
Al posto delle piastrelle, è possibile abbinare una pittura lavabile.
Esistono oggi delle resine che dal punto di vista funzionale garantiscono un risultato impermeabilizzante mentre, sotto il profilo estetico, sembrano pitture.
Avete una cucina con isola o penisola? Rivestite pure la parte frontale del piano di lavoro. Per contenere i costi, scegliete piastrelle di grande formato.
Dopo questa carrellata di idee e ispirazioni, non vi resta che decidere a che altezza mettere le piastrelle in cucina.
Avete già trovato la soluzione che si adatta al meglio alle vostre esigenze e gusti?
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