Semplice Manutenzione per gli Impianti Fotovoltaici
Gli impianti fotovoltaici non hanno bisogno, in generale, di una impegnativa attivita' di manutenzione tuttavia la frequenza di pulizia della superficie superiore, generalmente in vetro, è consigliata dalle case produttrici almeno una o due volte l'anno.
Naturalmente la natura dell'ambiente circostante influenza notevolmente la frequenza di pulizia superficiale dei pannelli fotovoltaici. Se i pannelli sono immersi in un ambiente naturale i problemi maggiori possono essere provocati dagli animali e dalle loro attività fisiologiche.
In città o nelle zoneindustriali sono gli strati di polvere che si formano sulle superfici dei pannelli a ridurne le prestazioni, e non sono trascurabili nemmeno le polveri trasportate dai venti caldi, come lo Scirocco, che interessano principalmente l'Italia cento meridionale.
La pulizia delle superfici dei pannelli fotovoltaici va sempre eseguita senza esercitare forti pressioni sulle stesse superfici, utilizzando semplicemente acqua, al più demineralizzata, o prodotti indicati dalle case produttrici, che naturalmente sconsigliano l'uso di prodotti chimici, solventi, alcol, benzina e similari.
Un controllo visivo e periodico dei pannelli può essere utile per prevenire diversi problemi verificandone l'integrità, l'efficacia di collegamenti e connessioni di tutte le parti elettriche e meccaniche e la colorazione, che, cambiando, potrebbe indicare un'alterazione delle celle con conseguente abbassamento della resa.
La pioggia in generale non crea problemi ai pannelli fotovoltaici, mentre l'accumulo di sporcizia ne può diminuire la resa fino al 20% annualmente. Anche se la maggior parte dei pannelli fotovoltaici in commercio sono assicurati e/o certificati contro gli agenti atmosferici, tra i maggiori rischi corsi dai pannelli fotovoltaici ci sono quelli generati da forti venti e neve, che possono lesionare i vetri dei moduli.
Le temperature particolarmente rigide possono, a seguito del congelamento dell'acqua accumulata nelle intercapedini delle strutture, provocarne un'alterazione con conseguenze sull'orientamento degli stessi pannelli.
Mentre il nemico per eccellenza degli impianti fotovoltaici, nelle zone marittime, come tutte le strutture esposte all'esterno degli edifici è la salsedine, e per questa problematica le case produttrici devono fornire garanzie legate a specifici test di resistenza.
Il monitoraggio periodico dell'impianto fotovoltaico si completa con la lettura dei parametri elettrici disponibili sul display dell'inverter e dalla differenza tra potenza resa dall'impianto e quella attesa su base annua. Nei sistemi fotovoltaici più evoluti, ilcontrollo dei parametri elettrici può essere effettuato anche via Internet.
Fulmini sugli impianti fotovoltaici
Le scariche elettriche atmosferiche costituiscono un caso particolare di rischio, perché sono tanto imprevedibili quanto pericolose per gli impianti in generale, compresi quelli fotovoltaici.
Esiste una mappatura ufficiale della probabilità di caduta di fulmini nel nostro Paese che è il punto di partenza per la realizzazione di un impianto di protezione dalle scariche atmosferiche.
Tuttavia, per quanto riguarda gli impianti elettrici e quindi quelli fotovoltaici, anche se è prevista la realizzazione di sistemi di protezione dalle scariche elettriche (gabbia di Faraday), qualora tali sistemi non fossero realizzati e ci fossero danni ad impianti e/o edifici per le scariche elettriche atmosferiche, non sono previste pene per i progettisti e/o installatori degli impianti.
Quest'ultimo fatto contribuisce negativamente alla diffusione e alla realizzazione degli stessi impianti di protezione dalle scariche atmosferiche, spesso necessari anche per gli impianti fotovoltaici, trovandosi, questi ultimi, nelle zone più alte degli edifici ed aventi maggiori probabilità di essere colpiti rispetto alle strutture circostanti e più basse.