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Quando si devono realizzare piccoli lavori in casa, come il rifacimento del bagno o la tinteggiatura delle pareti interne, è frequente rivolgersi ad un singolo operaio piuttosto che ad una ditta, vuoi per ragioni economiche, perché così si può risparmiare, vuoi per motivi di tempo, perché rivolgendosi ad una ditta bisognerà attenderne la disponibilità se impegnata in altri lavori.
Tuttavia, per evitare il ricorso al lavoro in nero e per tutelare la sicurezza del lavoratore, è necessario ottemperare agli obblighi contributivi nei suoi confronti.
Lo si può fare con l'utilizzo dei voucher Inps per il lavoro accessorio quelli, per intenderci, che utilizza chi, per esempio, ha bisogno dell'intervento occasionale di una badante o di una persona per le pulizie.
Vediamo quindi cosa sono i voucher e come utilizzarli per l'edilizia.
Il voucher è in sostanza un buono lavoro che deve essere acquistato presso l'INPS.
Per prima cosa è necessario ricordare che i voucher possono essere utilizzati per prestazioni di lavoro esclusivamente di tipo occasionale: nell'ambito della casa, ad esempio può essere l'impiego dell'imbianchino per tinteggiare la casa, ma il discorso può estendersi anche al giardiniere che dà una sistemata alle piante o a una persona da impiegare saltuariamente per i lavori domestici.
Per maggiore precisione occorre dire che tali tipi di prestazioni di servizi, rientrano nella categoria di lavoro occasionale accessorio, così come definito dalla legge Biagi, che prevede che il lavoratore possa percepire un reddito massimo annuo non superiore a 5.000 euro per rientrare in questa categoria.
Il sistema dei voucher è un modo semplice ed efficace per fare le cose in regola, senza che sia necessario stipulare una forma di contratto con i lavoratori.
Tuttavia i buoni lavoro non possono essere utilizzati per l'impiego di manodopera extracomunitaria priva di permesso di soggiorno, perché richiedono un codice fiscale e, pertanto, presuppongono l'esistenza di tale permesso.
Un carnet di voucher si può acquistare in diverse modi. Uno di questi consiste nel recarsi presso una delle sedi provinciali dell'Inps, esibendo un documento di riconoscimento e la ricevuta del pagamento effettuato su c.c. 89778229 intestato ad INPS DG LAVORO OCCASIONALE ACC. Prima di andare a ritirare i buoni lavoro, è consigliabile informarsi telefonicamente se la sede presso cui ci si intende recare segue questo tipo di pratiche, perché non tutte lo fanno.
Oppure si possono acquistare:
- direttamente online sul sito dell'Inps;
- nelle tabaccherie autorizzate esibendo la tessera sanitaria o il codice fiscale;
- presso gli sportelli bancari o gli uffici postali.
In quest'ultimo caso è previsto il pagamento di una commissione sul valore dei buoni.
L'importo da acquistare sarà proporzionale all'entità del lavoro richiesto e comunque un multiplo di 10, 20 o 50 euro (il taglio in cui sono suddivisi i voucher).
Almeno un giorno prima dell'inizio della prestazione d'opera deve essere inviata all'Inail una Denuncia Nominativa Assicurati, in cui deve essere riportato il codice fiscale del datore di lavoro e quello dell'operaio, oltre al periodo di tempo per il quale ci si intende avvalere della sua manodopera.
L'invio della DNA va fatto tramite fax al numero verde 800.657657.
Una volta ottenuti i voucher essi possono essere utilizzati per pagare l'operaio.
Ricordiamo che i voucher sono in bianco, per cui, una volta acquistatane una certa quantità, essi possono essere usati per pagare diversi tipi di lavoratori.
Tuttavia sono nominali, quindi su di essi deve essere riportato lo stesso nominativo della persona denunciata all'INAIL, per cui ogni volta che si utilizzano per una persona diversa, la denuncia deve essere ripetuta.
Per i buoni non utilizzati è possibile richiedere il rimborso entro 24 mesi, ma il controvalore restituito sarà di 9,5 euro per i buoni da 10 euro, 19 euro per quelli da 20 euro, 47,50 euro per quelli da 50 euro.
In caso di furto o smarrimento, invece, è necessario recarsi presso una sede Inps con la denuncia, per ricevere assistenza.
Al momento di pagare l'operaio, gli si rilascia una parte del voucher, mentre l'altra resta al committente come ricevuta.
Il lavoratore ha diversi modi per riscuotere i voucher, a seconda di come sono stati pagati.
Per quelli cartacei può recarsi in un ufficio postale per ritirare in contanti il suo compenso.
Nel caso di buoni telematici può riceverli tramite INPSCard, se attiva, o mediante bonifico domiciliato.
A seconda delle diverse modalità sono previsti tempi minimi per andare a riscuoterli e tempi massimi, che comunque non sono superiori a 24 mesi.
A questo punto è necessario fare una precisazione sugli importi. Il valore del buono è lordo e non netto, per cui il lavoratore percepirà una somma decurtata del 25%. Per un buono del valore di 10 euro, ad esempio, il lavoratore riceverà 7,5 euro.
Per questo motivo è importante pattuire chiaramente i compensi prima di dar vita a questa forma di rapporto di lavoro.
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