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Le cucine moderne non solo sono attente alle linee e allo stile. Sono soprattutto frutto di studi sui nuovi materiali per le strutture e le finiture, che devono essere in linea con le direttive comuni sulle produzioni ecosostenibili.
Ricerca prima di tutto: le nuove cucine del futuro devono rispettare l'uomo e l'ambiente, devono essere destinate a durare a lungo con prestazioni sempre al top, arrivando a fine ciclo di vita pronte per poter essere di nuovo disassemblate per un utile riciclo.
Tutto questo non frena in alcun modo, comunque, la ricerca dal punto di vista estetico, anzi. È altamente stimolante dover conciliare sostenibilità e creatività, ricercare materiali che non danneggino la natura e piegarli ai nuovi stili contemporanei: una bella sfida, non c'è che dire.
Prendete ad esempio il modello di cucina Meccanica di Demode , di cui ho parlato qualche tempo fa in un articolo sulle cucine ecocompatibili.
Minimo consumo di materie prime e di energia, lunga durata, riciclabilità, finiture atossiche, queste, in sintesi, le linee guida alla base del progetto Meccanica, un sistema fondato sulla dematerializzazione del mobile per cucina, per come è stato inteso finora.
Le ante della cucina Meccanica hanno una intelaiatura light fatta da singoli elementi tenuti insieme da giunzioni meccaniche, senza alcun uso di collanti, con una possibilità di riutilizzo pari all'80% e una riciclabilità del 100% a fine ciclo di vita.
I materiali per le ante di questo programma sono: legno multistrato di abete naturale verniciato all'anilina in modo da far risaltare le venature naturali; ferro con telaio in alluminio anodizzato riciclabile al 100%; tela di teflon, tessuto elastico high tech antimacchia, lavabile e intercambiabile.
Ovviamente tutte le soluzioni sono intercambiabili tra loro per una personalizzazione assolutamente libera della composizione.
Tutti e tre i materiali garantiscono resistenza al vapore, all'acqua e al calore.
Estetica, ergonomia, prezzi accessibili, qualità e rispetto dell'ambiente vanno di pari passo, a dimostrazione che non è impossibile ridisegnare il futuro in modo diverso rielaborando e promuovendo una nuova cultura dell'abitare.
Quando un'azienda con alle spalle trent'anni di progettazione di cucine professionali per grandi strutture ricettive quali hotel, navi da crociera e centri congressi, decide di mettere a disposizione tutto questo know how a favore di quanti operano in un semplice ambiente domestico, allora…
…allora nascono progetti come Abimis, design Alberto Torsello, la nuova cucina tutta in acciaio realizzata a mano in Italia dall'azienda veneta Prisma.
Abimis, presentata ufficialmente a Venezia lo scorso 29 giugno, è l'idea perfetta della cucina pensata nei minimi particolari: ogni zona di lavoro o di conservazione dei cibi è progettata ad hoc, basandosi su anni di studio sulle abitudini e le necessità di chi opera in cucina, sui movimenti effettuati, sugli spazi effettivi necessari alla preparazione e alla conservazione dei cibi.
Nulla è lasciato al caso. Il risultato, però, non è un modello di cucina freddo ed essenziale, spoglio, pur adottando l'acciaio come materiale unico per la struttura e le ante.
Il disegno arrotondato degli angoli delle ante, i vassoi estraibili dei contenitori con gli angoli interni raggiati per una pulizia facile, la cura nei dettagli per sottolineare la scelta di certi materiali solo per sfruttarne le doti di igienicità e di durata nel tempo, sono tutte accortezze che rendono questo modello perfetto per l'ambiente domestico, mantenendone intatte le caratteristiche tecniche tipiche degli impianti industriali.
Per quanto riguarda la conservazione dei cibi, ad esempio, la temperatura interna è a tre aree diversificate: sotto zero, dispensa fredda e temperatura ambiente. Le maniglie sono ergonomiche per una facile e sicura presa, i ripiani sono estraibili per sfruttare tutto lo spazio e trovare subito quanto si sta cercando.
Le ante hanno la struttura alveolare rivestita in acciaio, sono quindi robuste ma leggere. La chiusura è morbida grazie all'aria all'interno dell'anta stessa che forma una specie di cuscinetto che attutisce il colpo quando viene chiusa.
Tutto questo unito ad una tipologia compositiva che agevola i movimenti e il lavoro: il piano è monolitico senza giunzioni antigieniche, è profondo 70 cm e le basi sono più alte dello standard.
Ancora: la pattumiera è refrigerata per ridurre la proliferazione dei batteri, il lavello è più ampio del normale per stoviglie grandi, la lavastoviglie è di quelle professionali con i cesti di ricambio. Per la zona cottura sono previsti elementi a gas, a induzione elettromagnetica e a griglia professionale Fry Top, per dare ad ogni ricetta la sua cottura ideale, capace di esaltare al meglio le caratteristiche gustative.
Insomma una vera e propria postazione professionale adattata all'ambiente domestico, tecnicamente ed esteticamente ineccepibile.
Sempre per restare in tema di alte prestazioni tecniche, sicuramente da citare è la cucina Icon, di Ernestomeda, design Giuseppe Bavuso, recentemente insignita del Red Dot Award 2013.
Funzionalità, design e pulizia estetica sono le caratteristiche essenziali di questo modello, caratterizzato dall'innovativa anta Air, soluzione brevettata che rivede il concetto stesso di anta, non solo intesa qui come chiusura, ma come elemento attivo per il contenitore a cui è applicata.
L'anta di Icon è infatti dotata di un filtro di aerazione nascosto nel pannello, per un' ottimale azione di ricambio dell'aria e la conseguente migliore conservazione dei cibi. Se poi l'anta in questione si trova vicino a fonti di calore (forno) oppure a variazioni di pressione (cappa), allora le prestazioni migliorano. Grazie all'ermetica chiusura perimetrale con guarnizioni apposite non si verificano infiltrazioni di polvere e particelle di sporco in genere.
Altre caratteristiche della cucina Icon sono i diversi tipi di chiusura e apertura dei vari elementi, come ad esempio il pensile Flex, la cui apertura è prima scorrevole verticalmente, poi rotante in modo da rendere accessibile l'interno in maniera completa.
C'è poi la penisola estraibile Evolution, da utilizzare come snack (chiusa) oppure come tavolo pranzo (aperta), poiché è modulabile a seconda dei commensali. È disponibile in diversi materiali e nella versione fissa Annex.
Anche le armadiature sono particolari, con due diversi sistemi, Can-do e Indoor, per aperture complanari o con ante rientranti. Entrambe possono accogliere al loro interno gli elettrodomestici, sia a vista che a scomparsa, grazie al sistema di sicurezza Ernestomeda Safety Oven Switch Off che legge elettronicamente la potenza assorbita dall'elettrodomestico in funzione a porta chiusa nell'armadio, avvertendo con segnale acustico ed eventualmente spegnendolo, oltre una certa soglia.
Move Up è invece il mobile di contenimento con sistema motorizzato per avere tutto in ordine e tutto a portata di mano contemporaneamente, grazie allo scorrimento verticale a scomparsa tramite pulsantiera touch. Lo schienale luminoso Reflex, retroilluminato a led, offre un'illuminazione diffusa che sfrutta anche il riverbero delle cappe in acciaio satinato.
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