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Fin dalla fine del XIX secolo, con lo stile liberty prima, e successivamente l'Art Déco e il Movimento Moderno, il vetro è stato uno dei materiali più diffusi e utilizzati nell'architettura o nella creazione di mobili e complementi.
Infatti, i cinque principi di Le Corbusier teorizzano l'uso del vetro per la creazione di facciate molto libere e ariose con finestre a nastro e vetrate a tutta altezza; mentre i laboratori della scuola di arte applicata del Bauhaus, che rilanciò e diede un notevole impulso all'industrial design, crearono mobili e complementi con piani di vetro e sottili strutture portanti in metallo cromato, per l'epoca assolutamente rivoluzionari e futuristici.
Si trattava tuttavia di prodotti in serie realizzati secondo procedimenti industriali e standardizzati, ben diversi dunque dagli antichi mestieri, in grado di creare oggetti unici e irripetibili.
Perciò, numerosi mastri vetrai e laboratori artigianali, come le famosissime vetrerie di Murano, ben consapevoli di doversi adeguare ai mutamenti del gusto e alle nuove tendenze in fatto di architettura di interni, hanno adattato la propria produzione ideando vetrate artistiche e complementi d'arredo in stile contemporaneo.
Le lavorazioni sono quelle di sempre: la soffiatura, la plasmatura a caldo con la canna da vetraio, la foggiatura a stampo e la vetrofusione, ma le linee si fanno sinuose, astratte e minimaliste; mentre le sottili canne di vetro colorato, le gocce in rilievo, le dorature o le piccole murrine simili a delicati fiori multicolori diventano rari e preziosi gioielli da dosare con cura sapiente.
Uno degli usi in cui il vetro è diffuso fin dal Medioevo è la creazione di vetrate artistiche e pannelli ornamentali di vario tipo, che in un ambiente moderno risultano decisamente versatili. Una vetrata o un pannello artistico progettato su misura può infatti venire inserito in una finestra o in una porta, magari a tutta altezza e scorrevole all'interno della parete, diventare un elemento fisso di separazione tra due zone (ad esempio il soggiorno e la cucina, il soggiorno e l'ingresso o la zona pranzo e la zona studio o relax), o infine costituire un inedito controsoffitto retro-illuminato.
Le tecniche di lavorazione sono tre:
- la creazione di veri e propri mosaici di piccole lastre colorate tagliate a misura, fissate da sottili listelli di piombo o alluminio, secondo procedimenti rimasti praticamente invariati per quasi un millennio;
- la pittura su grandi lastre traslucide o trasparenti con colori appositi, che una volta sottoposti a cottura diventano parte integrante del vetro e garantiscono una durata pressoché illimitata;
- la vetrofusione a stampo, che produce pannelli più spessi con sorprendenti texture ed effetti in rilievo: con questo sistema le varie lastrine colorate sono infatti accostate a freddo in uno stampo che riproduce il soggetto voluto, e successivamente portate al punto di fusione e indissolubilmente saldate tra loro senza bisogno di grappe o listelli.
La gamma disponibile sul mercato è varia e articolata.
Tra le vetrate realizzate con la tecnica tradizionale vorrei segnalare le collezioni di IKO Vetrate Artistiche, caratterizzate dalla riedizione in chiave contemporanea di motivi ornamentali tradizionali come la spirale o le composizioni modulari, oppure la creazione di pannelli figurativi come una donna con un gatto o l'inquietante allegoria dell'inferno e del paradiso con una composizione di teschi e pistole.
Il laboratorio In Domo si è invece specializzato nella vetrofusione, dando vita a una serie di composizioni ispirate ai grandi maestri dell'arte contemporanea come Kandinsky, Mondrian o Mirò, o a elementi figurativi come i mazzi di fiori e le nature morte.
Ma il vetro si presta benissimo anche alla creazione di una gamma praticamente infinita di complementi d'arredo come vasi, lampadari, applique e abat jour, piccole cornici, statuette, fermacarte e piatti da esposizione.
La Murrina, storica azienda del settore con una fornace nella famosissima isola di Murano a Venezia, si è specializzata proprio nella produzione di questi oggetti, coniugando la creatività di architetti e designer con l'abilità di esperti artigiani e maestri vetrai.
Nella collezione di corpi illuminanti spicca ad esempio Ganimede, un innovativo lampadario con luce a led, che alle alte prestazioni energetiche (è infatti inserito nella classe A) associa un aspetto decisamente ricercato, caratterizzato da un globo di vetro satinato simile a un pianeta avvolto da uno strato di nubi perenni.
Praticamente infinita anche la gamma di oggetti ornamentali, perfetti per idee regalo e liste nozze.
Un classico sono le statuette di animali, di aspetto classico (come la tartaruga, l'elefante e il rinoceronte) o più moderno e spiritoso, tra cui un simpaticissimo bassotto e un gattino con grandi baffi e lunghe zampe.
Molto interessanti anche le sculture a soggetto umano, come gli innamorati di Idillio, i due pagliacci di Carnevale o le donne africane della serie Mamy, o ancora i multipli astratti come Percorsi, in cui tre globi trasparenti nei colori primari sembrano rincorrersi lungo una sinuosa linea blu.
Di aspetto simile è Contrarieux, un sottile tubo in vetro ripiegato su se stesso pensato per ospitare, e soprattutto valorizzare, due soli fiori.
La gamma dei vasi comprende invece elementi decisamente interessanti, tra cui:
- la serie People, formata da quattro ironici vasi-personaggi come un nerissimo e improbabile africano o un accigliato signore coi baffi;
- Blues, una collezione di tre vasi dalle forme classiche ma dall'inedita decorazione con linee colorate avvolte a spirale su se stesse;
- Trame e Tracce, perfettamente trasparenti ma con un reticolo di sottili linee colorate in rilievo;
- Ice, Polare e Boreale, in cui le linee (questa volta bianche o nere) sono invece sapientemente inglobate all'interno del vetro;
- Etnie, un contenitore cilindrico molto slanciato con sobrie linee bianconere simili a colature di colore;
- Mistral Grecale, Orizzonti, e Astratto, in cui le tradizionali e piccole murrine si dilatano e deformano, rielaborando in chiave astratta una decorazione già nota da millenni;
- Fragranza, con le murrine trasformate in delicate margherite;
- Mambo e Bandolero, dove i colori e le trame dei tessuti andini sembrano solidificarsi in insoliti drappeggi;
- Materico, una serie di vasi perfettamente trasparenti in cui chiazze nei tre colori primari si sovrappongono dimostrando l'esattezza della teoria dei colori;
- Caregol, una conchiglia di mare trasfigurata in una scultura perfettamente trasparente.
Tra i centrotavola e i piatti da esposizione sono infine particolarmente significativi due modelli:
- Spire, un grande piatto ornamentale e centro tavola caratterizzato da un ampio disco nero da cui parte una sottile spirale bianca, simile a una galassia contro i buio dello spazio profondo;
- Aquarius, un grande disco con il bordo sfumato in blu e una bolla semisferica simile a un vero e proprio piccolo acquario cristallizzato, in cui piccoli pesciolini multicolori sembrano nuotare fra sottilissime alghe arrotolate, piante sottomarine e miriadi di bollicine azzurre.
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