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Il vetro è un materiale particolarmente apprezzato per le sue caratteristiche di trasparenza, lucentezza e riflessione della luce.
Questo aspetto viene anzi fortemente utilizzato in numerose applicazioni tra cui la creazione di calici da vino che ne sottolineano il colore e la limpidezza naturale, vasi trasparenti per fiori e pot pourri o porta candele in grado di valorizzare la mutevolezza della fiamma.
Anche numerosi oggetti di design e complementi d'arredo come posacenere, soprammobili, centritavola, piatti decorativi, cornici vetro su vetro, lampadari, abat jour o pannelli da parete sfruttano questo principio giocando con le trasparenze, le superfici sfaccettate od opaline, piegando in vetro secondo angoli particolari o dosando sapientemente l'uso del colore.
Il riflesso diventa dunque una parte fondamentale della caratterizzazione di uno spazio.
Alcune volte tuttavia la riflessione delle fonti luminose diventa un difetto da evitare sia nell'arredamento di interni sia nella progettazione di edifici.
Nel 2013 creò ad esempio molto scalpore la curiosa storia di un grattacielo londinese che, grazie alla propria forma concava e al rivestimento in lastre di vetro fortemente riflettenti, si comportava come un gigantesco specchio ustore fondendo le finiture in plastica delle automobili parcheggiate nella strada sottostante. In altri casi meno eclatanti il riflesso del sole può causare un semplice fastidio o abbagliare un guidatore.
In musei, gallerie d'arte e spazi commerciali il problema sono invece i riflessi delle luci artificiali come neon o faretti che, interponendosi sul vetro delle teche, disturbano la visione degli oggetti esposti. I vetri di sicurezza e multistrato sono particolarmente soggetti al fenomeno, perché ogni lastra si comporta come un piccolo specchio: un lampadario riflesso da un vetro a tre strati si trasforma ad esempio in tre punti luce affiancati strettamente.
Anche i monitor, i touch screen e i pannelli interattivi per informazioni turistiche o di pubblica utilità possono essere resi di difficile lettura in caso di
All'interno dell'abitazione i riflessi delle luci risultano infine fastidiosi sulle cornici dei quadri, gli schermi televisivi o le ante trasparenti di mobili e credenze.
Per tutti questi casi esiste una soluzione semplice ed efficace: installare speciali vetri antiriflesso messi a punto dalle aziende del settore, disponibili per interni o esterni, in versione semplice o di sicurezza, totalmente trasparenti o nel lieve verde-azzurro del vetro naturale.
Esistono numerose tipologie di vetri antiriflesso, ciascuna delle quali adatta a uno specifico utilizzo.
In generale il trattamento antiriflesso consiste nel depositare un sottilissimo strato di particolari sali minerali od ossidi metallici sulla superficie di una lastra in vetro float allo scopo di ridurre il riverbero della luce che disturba la vista e compromette la nitidezza delle immagini.
Lo spessore del film antiriflesso è generalmente pari a un quarto della lunghezza d'onda della luce incidente: il trattamento per la luce del sole può perciò variare rispetto a quello per le luci artificiali.
Talvolta una lente o un vetro trattato si riconoscono per il caratteristico riflesso colorato, perché il trattamento antiriflesso non interferisce con l'intera banda della luce visibile: le lunghezze d'onda più distanti dal valore scelto vengono perciò riflesse normalmente.
Un tipico esempio sono le sorgenti di luce artificiali che, specchiate dalle lenti degli occhiali, appaiono rossastre oppure verde acceso.
I trattamenti antiriflesso più comuni sono due: pirolitico o magnetotronico.
Entrambi prevedono la posa di un sottilissimo strato di metalli nobili ma differiscono per il momento di esecuzione: dopo la produzione nel caso del vetro magnetotronico (Soft Coating) e durante la fabbricazione per il vetro pirolitico (Hard Coating).
Il rivestimento pirolitico risulta generalmente più efficace ma meno resistente.
Il trattamento antiriflesso può essere applicato a una o entrambe le facce delle lastra, come dimostra la gamma di vetri antiriflesso di Pilkington:
Le applicazioni ottimali sono vetri per vetrine dei negozi e vetro antiriflesso museale anche in teche di sicurezza antisfondamento.
OptiView™ Ultra Therm e Ultra Therm Protect, rispettivamente multistrato e stratificato con rivestimento magnetronico su una superficie e basso e basso emissivo ottimizzato sull'altro lato sono invece particolarmente indicati come vetri antiriflesso per finestre.
Esistono inoltre alcune tipologie di uno specifico vetro per quadri.
Il vetro conservativo di Vetroservice è ad esempio un vetro anti uv appositamente progettato per la protezione ed esposizione di stampe e fotografie, che l'esposizione alla luce solare diretta tende a scolorire o ingiallire.
Anche il Museum Glass, ideato specificamente per gli allestimenti museali, è un vetro monolitico che abbina l'effetto antiriflesso alla protezione dai raggi ultravioletti filtrandone almeno il 97%.
É perciò la soluzione ideale per i collezionisti di reperti particolarmente delicati come tessuti antichi, pizzi, ricami, arazzi, stampe, disegni o capi d'abbigliamento, che potranno valorizzare adeguatamente i propri oggetti senza rovinarli.
Anche i vetri polarizzati sono antiriflesso ma le loro caratteristiche sono un po' diverse.
Il loro funzionamento si basa infatti sul fenomeno della polarizzazione che, semplificando molto, consiste nell'allineare nella stessa direzione tutte le onde elettromagnetiche che passano attraversano un certo filtro.
Anche se le applicazioni più comuni dei vetri polarizzati sono in oggetti molto piccoli come occhiali da sole e particolari filtri per le macchine fotografiche, è comunque possibile ricavare ampie lastre per finestre ed allestimenti espositivi: Zero Glass è appunto una di queste.
Si tratta infatti di un vetro extra chiaro con ottime caratteristiche prestazionali:
I vetri polarizzati sono efficaci per la luce artificiale o naturale.
In particolare la luce solare proveniente da qualsiasi punto del cielo che raggiunge una persona a terra risulta parzialmente polarizzata lungo la direzione perpendicolare al piano definito da questa posizione, il sole e l'occhio dell'osservatore.
Un vetro polarizzato diminuisce quindi nettamente alcuni effetti fastidiosi per la vista come il riverbero dovuto all'incidenza della luce su acqua, ghiaccio, neve, sabbia o asfalto; migliora la percezione dei contrasti e della profondità; non falsa i colori e non affatica la vista aumentando il comfort visivo.
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