|
Difendere il piano terra degli edifici dall'umidità è fondamentale per preservare le murature e i pavimenti dal degrado, garantire la salubrità degli ambienti e migliorare il comfort degli utenti.
Il nemico principale è l'umidità di risalita capillare proveniente dal terreno, soprattutto se imbibito d'acqua per la presenza di falde acquifere superficiali o perdite da canalizzazioni.
Anche se il problema riguarda soprattutto le murature portanti in materiali porosi come mattoni fatti a mano, tufo e arenaria, in un solaio di cemento armato o laterocemento a diretto contatto col terreno potrebbero crearsi vistose migrazioni di sali che tendono a formare efflorescenze nelle fughe della pavimentazione.
Per risolvere il problema sono state elaborate varie strategie fin dall'antichità: una delle più efficaci fa uso dei vespai ventilati, formati da uno spesso strato di ghiaia posto immediatamente sotto il solaio del piano terra degli edifici.
I vantaggi di un vespaio sono infatti numerosi:
Ne esistono due tipologie principali: il vespaio semplice o gattaiolato e il vespaio aerato.
Il primo è costituito da due strati di pietrame sovrapposti: quello inferiore in stabilizzato di cava (una particolare ghiaia a pezzatura grossolana con clasti a spigoli vivi ottenuta dalla frantumazione artificiale delle rocce) con spessore di circa 25-30 cm; quello superiore di ghiaia più minuta con spessore di 8-10 cm. Ciascuno strato viene ben spianato e compattato con un rullo compressore meccanico oppure manuale, mentre alcuni tubi a intervalli regolari assicurano il drenaggio e il deflusso dell'acqua piovana o di falda.
Il vespaio ventilato costituisce un'evoluzione del semplice vespaio in pietrame e garantisce una migliore protezione dall'umidità grazie alla creazione di un'intercapedine o vuoto sanitario collegata con l'esterno tramite aperture di ventilazione protette da griglie o reticelle per evitare l'intrusione di animali.
Si tratta di un sistema antichissimo, già utilizzato ai tempi dei Romani per la creazione di un sistema di riscaldamento a pavimento: il piano di calpestio veniva infatti soprelevato grazie alle cosiddette suspesurae, pilastrini di mattoni, colonnine in pietra o terracotta, oppure veri e propri piccoli muretti su cui venivano posate lastre o tavelle in terracotta per sostenere il pavimento.
Con poche modifiche, questo metodo è tuttora utilizzabile per la costruzione dei vespai aerati ma risulta scomodo e costoso a causa dei lunghi tempi di lavorazione.
Per velocizzare l'esecuzione dei vespai sono stati perciò introdotti degli igloo in plastica, piccole casseforme a perdere vagamente semisferiche con quattro piedini negli spigoli.
Granchio di Project for Building è ad esempio in polipropilene riciclato, di forma rettangolare, dimensioni in pianta di 50x75 cm , un'altezza variabile tra 5 e 70 cm e la superficie nervata per una migliore aderenza del getto in calcestruzzo.
Gli igloo sono inoltre dotati di specifici accessori come bordi laterali in plastica per il getto delle travi oppure Betonstop, elementi in plastica corrugata a forma di tunnel con sezione a U appositamente progettati per chiudere le aperture laterali degli igloo Cupolex di Pontarolo Engineering: in questo modo è possibile eseguire il vespaio e le fondazioni con un solo getto.
Per una maggiore velocità di posa gli igloo vengono talvolta sostituiti da ampi pannelli in plastica dotati di appositi incavi ravvicinati che sostituiscono i piedini: Cupolex Windi è ad esempio formato da pannelli quadrati con lato di 56 cm e un'altezza di 5 o 10 cm.
L'esecuzione di un vespaio con igloo prevede varie fasi:
Lo stesso principio utilizzato per la costruzione di un vespaio areato con igloo è applicabile anche ai solai tradizionali. Project for Building propone infatti Sub, una cassaforma a perdere composta da due gusci modulari in plastica riciclata per la realizzazione di solai alleggeriti in cemento armato a orditura bidirezionale, particolarmente adatti per in presenza di carichi notevoli come il peso delle auto nelle autorimesse condominiali o nei parcheggi multipliano.
Sub è utilizzabile singolarmente in sostituzione delle tradizionali pignatte in laterizio oppure raddoppiato per solai particolarmente spessi. La chiusura avviene a incastro mentre le distanze per il getto dei travetti e la formazione del copriferro sono garantiti rispettivamente da piccoli regoli o puntali in plastica.
Esistono ovviamente anche modelli speciali di igloo per vespaio, necessari a coprire specifiche esigenze.
Un problema che si verifica abbastanza spesso riguarda la creazione di intercapedini più alte della media, indispensabili ad esempio per assicurare vuoti sanitari di altezza predeterminata, creare cavedi ispezionabili per gli impianti o riempire travi di fondazioni molto alte.
Al riguardo, ciascuna azienda ha studiato la propria soluzione. Projetc for Building propone Hercules e Superhercules, casseri a perdere formati da una base e relative gambe, con cui si possono raggiungere altezze comprese rispettivamente di 75-100 cm e 105-130 cm, con intervalli predeterminati di 5 cm.
Cupolex Rialto di Pontarolo Engineering è invece formato dagli igloo vespaio, tubi e basamenti che fungono da casseri per il calcestruzzo e con cui si può raggiungere un'altezza di 2,50 mt. Il montaggio avviene in più fasi: posa e fissaggio della base, inserimento dei tubi negli alloggiamenti predisposti, sistemazione degli igloo, posizionamento dell'armatura e infine getto del calcestruzzo.
Isocupolex Plus è infine un sistema brevettato per l'isolamento con igloo, che rende superflue le consuete coibentazioni a pavimento. Si compone di diversi pezzi:
Il montaggio prevede le seguenti fasi:
|
||