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Le vernici termoriflettenti migliorano l’efficienza energetica degli edifici, soprattutto nei mesi estivi.
Grazie alla loro capacità di riflettere i raggi solari e limitare l’assorbimento di calore, consentono di ridurre sensibilmente la temperatura superficiale di tetti e facciate.
Lastrico solare trattato con vernice termoriflettente - Foto LiquidPlast
Questo effetto si traduce in un minore utilizzo degli impianti di climatizzazione, con conseguente risparmio energetico e maggiore comfort abitativo.
L’evoluzione tecnologica ha permesso di sviluppare pitture riflettenti estive sempre più performanti, basate su pigmenti ceramici e nanotecnologici, ideali per tetti piani o inclinati, terrazzi e pareti esposte.
L'applicazione di questi rivestimenti contribuisce anche alla riduzione delle cosiddette isole di calore urbane, con benefici ambientali misurabili.
Le vernici termoriflettenti, spesso denominate pitture "cool roof", rappresentano una soluzione tecnologica avanzata per il contenimento del calore estivo.
Funzionamento vernice termoriflettente - Foto LiquidPlast
Si tratta di formulazioni che sfruttano pigmenti speciali e cariche ceramiche o nanotecnologiche per incrementare l'albedo delle superfici trattate.
Questo consente di riflettere una significativa percentuale dei raggi solari, limitando l'accumulo di calore e abbassando la temperatura superficiale fino a 20 °C rispetto a superfici non trattate.
Grazie alla riduzione dell'assorbimento termico, le vernici termoriflettenti per tetti e facciate migliorano l'efficienza energetica degli edifici, con minori consumi per il raffrescamento e un comfort abitativo superiore nei mesi caldi.
L'applicazione di vernici termoriflettenti tetti e facciate trova ampio impiego in diversi contesti edilizi.
Operaio a lavoro sulla facciata di un edificio - Foto Nanocubo
Prima di procedere, è importante valutare con attenzione le superfici più esposte all'irraggiamento solare.
Questi prodotti, infatti, offrono il massimo beneficio quando utilizzati su elementi costruttivi direttamente colpiti dal sole.
Le pitture termoriflettenti si applicano su:
Non vanno considerate sostitutive dell'isolamento tradizionale, ma come un'integrazione efficace, spesso più economica e di semplice applicazione.
Il risultato è un abbattimento dei carichi termici interni e un minor utilizzo dei sistemi di climatizzazione.
Negli ultimi anni, la ricerca nel campo delle vernici termoriflettenti ha fatto notevoli passi avanti.
Le formulazioni moderne includono additivi a base di microceramica e nanotecnologie che potenziano la capacità di riflessione e l’emissività termica.
Supporti idonei per vernice termoriflettente - Foto ThermoCamper
Grazie a queste innovazioni, le pitture riflettenti estive non solo respingono una quota elevata di radiazione solare diretta, ma favoriscono anche la dispersione del calore accumulato per effetto della radiazione infrarossa.
Questo duplice effetto è particolarmente utile nelle zone a clima caldo, dove la combinazione di alte temperature e forte insolazione estiva genera carichi termici significativi sugli edifici.
Per ottenere il massimo beneficio dalle vernici termoriflettenti è fondamentale rispettare le procedure di posa.
Riduzione temperatura interna edificio - Foto Sora
Prima di iniziare i lavori, è consigliabile analizzare le condizioni climatiche e lo stato del supporto.
Un corretto ciclo applicativo garantisce durabilità e prestazioni costanti nel tempo.
La sequenza consigliata è:
L'intervallo termico ideale per la posa è compreso tra 10 °C e 35 °C, evitando giornate ventose o piovose che potrebbero compromettere l'asciugatura e l'adesione del prodotto.
L’impiego diffuso di vernici termoriflettenti contribuisce anche a mitigare il fenomeno delle isole di calore urbane, tipiche dei centri abitati densamente costruiti.
La vernice termoriflettente migliora in comfort - Foto Nanocubo
Riflettendo una maggiore quota di radiazione solare, queste superfici riducono la temperatura complessiva dell’ambiente circostante, migliorando il microclima locale.
Tale effetto si traduce in una diminuzione del fabbisogno energetico su scala urbana e in una migliore qualità dell’aria, grazie alla ridotta formazione di ozono troposferico legato alle alte temperature estive.
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